Visco (Banca d'Italia): serve un fondo d'ammortamento per i debiti Covid nazionali
Visco (Banca d'Italia): serve un fondo d'ammortamento per i debiti Covid nazionali
Lo strumento ritirerebbe gli strumenti nazionali emettendo titoli europei

di Andrea Pira 21/10/2021 12:40

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Banca d'Italia lancia la proposta di un Fondo d'ammortamento per i debiti contratti dagli Stati durante la pandemia. La crisi sanitaria, ha ricordato il governatore, Ignazio Visco, in occasione della 97 Giornata mondiale del risparmio, ha mostrato i limiti degli attuali assetti europei, nonostante gli strumenti eccezionali, come il Next Generation Eu, messi in campo per contrastare le ricadute economiche.

A pesare è in particolare la mancanza di una capacità di bilancio comune, "con la possibilità di ricorrere all'indebitamento per finanziare progetti di investimento o l'attivazione di ammortizzatori sociali e programmi di welfare comuni" e che "permetterebbe di affiancare una politica di bilancio europea all'azione della politica monetaria nel contrasto di shock economici di vasta portata".

Il debito europeo, ha ricordato Visco, rappresenterebbe, quindi, uno strumento sovranazionale, con elevato merito di credito, "che faciliterebbe la diversificazione dei portafogli degli intermediari e l'integrazione dei mercati dei capitali europei". Per garantire in tempi rapidi liquidità e spessore al mercato di uno strumento di questo genere, Via Nazionale ha dunque lanciato la proposta di un fondo di ammortamento "che ritirerebbe gli strumenti nazionali emettendo titoli europei".

Questa parte dovrebbe almeno includere il debito contratto da tutti i paesi membri negli ultimi due anni per far fronte agli effetti della pandemia, ha aggiunto Visco. "I timori che da un tale meccanismo possano conseguire trasferimenti sistematici di risorse a favore dei Paesi più indebitati sono comprensibili, ma possono essere fugati con l'adozione di adeguati accorgimenti tecnici. L'urgenza del momento ha permesso durante la pandemia di superare paure e resistenze", ha concluso il governatore.

Per Visco, in ogni caso, il rilancio della crescita è anche la via maestra per ridurre il peso del debito che, ha ricordato, "costituisce un elemento di intrinseca fragilità della nostra economia, perché ci espone al rischio di shock finanziari e crea un'incertezza di fondo che si riflette sugli oneri di finanziamento e scoraggia l'investimento privato".

Anche l'elevato indebitamento di alcune imprese soprattutto nei settori più colpiti dalla crisi, spiega ancora Visco, "potrà rendere necessarie operazioni di ristrutturazione volte a consentire alle aziende in grado di superare le difficoltà causate dalla pandemia di disporre di un adeguato lasso di tempo per far fronte ai propri obblighi". (riproduzione riservata)