Nella seduta di giovedì 12 settembre il Dax future ( scadenza settembre 2024 ) ha tentato un recupero ma non è riuscito a superare i 18.610 punti. Il quadro tecnico di breve periodo appare contrastato: u n ulteriore rimbalzo dovrà affrontare un primo ostacolo in area 18.700-18.710 e una seconda barriera a 18.810-18.820 punti . Al rialzo, poi, soltanto il breakout di quota 19.030 potrebbe fornire un nuovo segnale long di tipo direzionale. Una discesa sotto i 18.200 punti fornirà invece un pericoloso...
Wall Street chiude positiva: Dow Jones +0,7%, S&P500 +0,5%, Nasdaq +0,7%. Per gli ultimi due indici è la milgiore settimana del 2024. Le possibilità che la Federal Reserve dia il via alla sua campagna di allentamento mercoledì 18 con un taglio dei tassi di interesse dello 0,50% sono tornate a salire. Secondo lo strumento FedWatch del Cme, le recenti contrattazioni dei futures sui tassi d'interesse implicano una probabilità del 49% che la Fed tagli i tassi in una fascia compresa tra il 4,75% e il 5%. Si tratta di una percentuale in aumento rispetto al 28% di giovedì e al 14% di mercoledì, come mostra FedWatch. Una prospettiva che per un attimo ha spinto il Bitcoin a 60.000 dollari (alla chiusura di Wall Street saliva del 2,3% a 59.692 dollari) L'indice di fiducia dei consumatori statunitensi elaborato dall’Università del Michigan, secondo la lettura preliminare di settembre, si è attestato a 69 punti, in linea con il consenso degli economisti e al di sopra del dato di agosto a 67,9. Oltre alle auto elettriche: Biden affronta anche i retailer Temu e Shein Oltre ai dazi già annunciati (vedi sotto), l’ amministrazione Biden si sta scagliando anche contro i giganti cinesi dell’e-commerce Temu e Shein. I due colossi riescono ad aggirare le imposizioni tariffarie, sfruttando una scappatoia nel regolamento commerciale che esenta ordini con un importo inferiore agli 800 dollari. Questa tipologia di condizione de minimis è stata anche riconosciuta dall ’Unione Europea come un punto debole nella politica commerciale. Le misure annunciate oggi dalla Casa Bianca includono una nuova proposta che impedirebbe alle spedizioni all'estero di prodotti soggetti a dazi doganali tra Stati Uniti e Cina di beneficiare dell'esenzione doganale. Ore 15:30. Le Borse Usa aprono positive. Cinque titoli da monitorare Wall Street apre la seduta del 13 settembre al rialzo dopo la pubblicazione di nuovi dati sull'inflazione e il taglio dei tassi della Bce di ieri. Alle 15:30 il Dow Jones guadagna lo 0,4%, l’S&P sale dello 0,2%, e il Nasdaq lo 0,1%. La Casa Bianca conferma la stretta commerciale contro la Cina L’amministrazione Biden ha confermato gli aumenti tariffari inizialmente annunciati a maggio sulle importazioni cinesi, tra cui un dazio del 100% sui veicoli elettrici , per rafforzare la protezione delle industrie nazionali strategiche dall'eccesso di capacità produttiva dello Stato cinese. Il rappresentante del commercio statunitense ha dichiarato che molte delle tariffe, tra cui il dazio sulle auto elettriche, uno del 50% sulle celle solari e del 25% su acciaio, alluminio, batterie per veicoli elettrici e minerali chiave, entreranno in vigore il 27 settembre. Leggi anche: Usa, meglio Trump o Harris? Come cambieranno le relazioni con la Cina I rendimenti dei Treasury decennali trattano in calo al 3,65% dopo la decisione di ieri della Bce di tagliare i tassi di 25 punti base. Il cambio euro-dollaro è in lieve rialzo a 1,11. Petrolio sempre positivo: il Brent sale dell’1,3% e il Wti dell’1,6%. Ecco cinque titoli da monitorare oggi: 1. Boeing Alle 15:30 le azioni di Boeing perdono l’1,5%. il 12 settembre il più grande sindacato dei lavoratori di del produttore di aeromobili, l'International Association of Machinists and Aerospace Workers, ha votato a stragrande maggioranza contro la proposta di contratto collettivo e a favore dello sciopero, fermando la produzione dei jet 737, 777 e 767. L’agitazione sindacale è la prima nella storia dell'azienda da 16 anni. Leggi anche: Leonardo , dal primo sciopero di Boeing dal 2008 ai contratti per 11 aerei M346 Master e 14 elicotteri Grey Wolf. Cosa bolle in pentola 2. Adobe Alle 15:30 il titolo di Adobe perde il 9,2%, dopo che la società ha tagliato la guidance per il quarto trimestre. La casa di sviluppo americana, riporta Cnbc , ha registrato per il terzo trimestre del 2024 un fatturato in crescita dell'11% su base annua a 5,41 miliardi di dollari, contro le attese degli analisti a 5,37 miliardi di dollari, mentre l'eps si è attestato a 4,65 dollari, al di sopra delle previsioni del consensus a 4,53 dollari. 3. Oracle Alle 15:30 le azioni di Oracle balzano del 7%, in scia all'entusiasmo degli investitori per le nuove previsioni finanziarie fornite dall'azienda per l'anno fiscale 2026 e 2029. La società di software per il cloud prevede ora al meno 66 miliardi di ricavi per l’anno fiscale 2026, un’aumento di circa 1,5 miliardi rispetto al valore atteso dagli analisti. La società ha inoltre dichiarato che sta espandendo la propria offerta di infrastrutture cloud per supportare la crescente domanda globale di intelligenza artificiale e servizi cloud . 4. Mastercard Alle 15:30 il titolo di Mastercard sale dello 0,2%. L’operatore nel settore dei pagamenti acquisirà la società di intelligence e difesa informatica Recorded Future da Insight Partners per 2,65 miliardi. Il termine dell'operazione è previsto entro il primo trimestre del 2025, previa approvazione normativa. 5. Ge Healthcare Alle 15:30 le azioni di Ge Healthcare Technologies cedono lo 0,53%. La spinoff dello storico marchio Ge la dichiarato che la sua offerta pubblica secondaria di 15 milioni di azioni ordinarie è stata prezzata a 86 dollari l'una, con un aumento rispetto ai 10 milioni di azioni iniziali. Prima della chiusura dell'offerta, attesa il 16 settembre, Ge Aerospace prevede di scambiare le azioni Ge HealthCare vendute nella transazione con alcuni debiti della divisione dell’Aerospace. Se lo scambio debito-equity verrà portato a termine, Morgan Stanley, in qualità di azionista venditore, intende vendere le azioni di HealthCare ai sottoscrittori dell'offerta. (riproduzione riservata)
Nella seduta di giovedì 12 settembre il Btp future ( scadenza settembre 2024 ) è salito fino ad un picco di 120,98 punti prima di accusare una correzione intraday. Il trend di breve termine rimane quindi positivo anche se il forte ipercomprato registrato dagli oscillatori più reattivi può impedire un ulteriore allungo (che avrà un primo target a quota 121,25-121,30) e innescare una fisiologica pausa di consolidamento. Pericolosa solo una discesa sotto i 118,90 punti anche se, da un punto di vista grafico, soltanto la rottura del sostegno grafico situato in area 118,40-118,25 punti potrebbe provocare un’inversione ribassista di tendenza. (riproduzione riservata) Gianluca Defendi
Nuovo strappo rialzista per il Gold future (scadenza dicembre 2024), che ha finalmente rotto gli indugi dopo alcune settimane di consolidamento a ridosso dei 2.550 dollari, trovando un ampio spazio di allungo verso nuovi massimi storici: il metallo prezioso si è già portato a ridosso della soglia psicologica a quota 2.600, centrando di fatto il primo target naturale di questo nuovo spunto rialzista. Il quadro tecnico si conferma saldamente costruttivo e anche l’analisi algoritmica non può che recepire questi segnali di forza: gli indicatori di tendenza si stanno di nuovo allineando in posizione long, mentre gli oscillatori di forza relativa gravitano a ridosso o all’interno delle rispettive aree d’ipercomprato. Al ribasso, i principali supporti si collocano ora a 2.560-2.550 prima e 2.500-2.490 in seconda battuta, anche se un concreto segnale d’inversione si avrebbe solo con una discesa del metallo prezioso sotto 2.450. (riproduzione riservata)
Nella giornata di giovedì 12 settembre il cambio Euro/Dollaro ( EUR/USD ) si è appoggiato a quota 1,1005-1,10 ed è risalito verso 1,1060. Nonostante questo rimbalzo la struttura tecnica di breve termine rimane ancora contrastata : prima di poter tentare un nuovo allungo sarà pertanto necessaria un’adeguata fase riaccumulativa. Al rialzo, infatti, soltanto il breakout della resistenza grafica posta in area 1,1190-1,12 potrebbe fornire un nuovo segnale long di tipo direzionale. Pericolosa invece una discesa sotto 1,10 in quanto può innescare una rapida correzione verso i successivi supporti grafici situati a quota 1,0960-1,0955 e in area 1,0915-1,0905. Solo il ritorno sotto 1,0880 potrebbe provocare un’inversione ribassista di tendenza. (riproduzione riservata) Gianluca Defendi