Stm: il quadro tecnico sta migliorando
Stm: il quadro tecnico sta migliorando

Nel corso delle ultime sedute la situazione tecnica di Stm è migliorata. Il titolo, dopo essere sceso fino ad un minimo di 18,21 euro, ha infatti compiuto un veloce recupero ed è risalito oltre i 21,30 euro. L’analisi quantitativa registra un rafforzamento della pressione rialzista : Macd, Parabolic SaR e Vortex si sono infatti girati in posizione long. Dopo una breve pausa di consolidamento è possibile pertanto un ulteriore allungo , con un primo target in area 21,80-21,90. Una chiusura giornaliera superiore ai 22 euro fornirà poi un’ulteriore dimostrazione di forza. (riproduzione riservata)

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Dax future: sotto le resistenze

Dax future: sotto le resistenze

Nella seduta di mercoledì 3 dicembre il Dax future ( scadenza dicembre 2025 ) è stato respinto da una prima zona di resistenza e ha poi subito una rapida correzione intraday. La situazione tecnica di breve termine rimane contrastata : prima di poter iniziare un trend rialzista di una certa consistenza sarà pertanto necessaria un’adeguata fase riaccumulativa. Un allungo dovrà comunque affrontare un duro ostacolo in area 24.140-24.160 punti . Soltanto la rottura del supporto grafico posto in area...

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Ecco come investire se aumenta l’inflazione secondo Wellington Management

I mercati sono attualmente orientati verso un «scenario idilliaco» di crescita non inflazionistica, sostenuto dalle aspettative legate all’intelligenza artificiale. Ma, secondo i money manager di Wellington Management, si tratta dell'esito meno probabile nel 2026. A loro parere, la crescita inflazionistica è infatti il risultato più plausibile . Le condizioni che alimentano queste  prospettive sono la combinazione di tassi reali globali negativi, un allentamento delle condizioni di prestito e politiche monetarie accomodanti, in un periodo in cui l'inflazione è già persistente. «La crescita nominale globale si mantiene forte, ma l'inflazione continua a superare l’ obiettivo del 2% nella maggior parte delle economie sviluppate. I policymaker mantengono una posizione accomodante, come evidenziato dalla liquidità globale vicina ai massimi storici e dall'imminente espansione fiscale, che vedrà le economie dei mercati sviluppati attuare il più forte allentamento fiscale dal 2010 (esclusi gli anni Covid)» spiegano in un report. Questi stimoli espansivi si manifestano in concomitanza con diversi shock inflazionistici dal lato dell’ offerta , come   l’imposizione dei dazi statunitensi e il conseguente aumento del protezionismo globale . Inoltre i tentativi della Cina di ridurre la capacità produttiva in diversi settori, anziché aumentarla, potrebbero contribuire a una rigida inflazione. I rischi di questo scenario Nonostante la crescita inflazionistica sia l’esito centrale, gli investitori devono tenere in considerazione anche rischi meno probabili, ma significativi. Esiste per esempio un rischio limitato di recessione nel 2026, che potrebbe essere innescato da una brusca correzione delle azioni se il mercato rivedesse al ribasso le aspettative sull’AI, influenzando la percezione di ricchezza delle famiglie. Un altro potenziale fattore scatenante sarebbe l’ aumento dei risparmi del settore privato in risposta all'incertezza, con un conseguente effetto fortemente deflazionistico, simile a quello osservato in Giappone negli anni Novanta. Se poi si verificasse una recessione , le azioni verrebbero vendute, le obbligazioni aumenterebbero (inizialmente) e gli spread creditizi si amplierebbero notevolmente. Infine, il pericolo estremo ma non impossibile è rappresentato dalla stagflazione . I segnali premonitori sarebbero l’aumento dell’inflazione, nonostante la diminuzione dell’occupazione. Questo scenario causerebbe danni ali mercati azionari e agli spread creditizi, spingendo al contempo al rialzo i rendimenti dei bond a causa dell’aumento dei premi a termine e dei tassi di breakeven. È quindi fondamentale, secondo gli esperti di Wellington Management, che gli investitori rimangano vigili, cerchino attivamente i segnali che indicano i cambiamenti del ciclo e adeguino di conseguenza le allocazioni degli asset, per sfruttare le opportunità e mitigare i rischi. Come investire se cresce l’inflazione Lo scenario considerato più probabile tende a favorire le attività rischiose , come le azioni. Nel mercato  obbligazionario , aumenta invece la probabilità di assistere a un incremento strutturale dei rendimenti nei mercati sviluppati. Il  rally degli asset rischiosi può persistere finché i policymaker mantengono la priorità sulla crescita e non intervengono per contenere l'inflazione attraverso una politica più restrittiva, oppure finché il mercato obbligazionario non impone un inasprimento attraverso un aumento dei premi a termine.  (riproduzione riservata) Leggi anche: I cigni neri del 2026 secondo Bg Saxo. Cosa succederebbe se si avverassero?

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Btp future: il trend primario rimane positivo

Btp future: il trend primario rimane positivo

Nella seduta di mercoledì 12 novembre il  Btp future  ( scadenza dicembre 2025 ) ha compiuto un veloce recupero ed è risalito oltre i 121,60 punti. Il trend di fondo rimane quindi positivo: da un punto di vista grafico, solo il breakout di quota 121,95 potrebbe fornire un segnale rialzista di tipo direzionale e aprire ulteriori spazi di crescita. Difficile per adesso ipotizzare un’inversione ribassista di tendenza : pericolosa tuttavia una discesa sotto i 120,90 punti in quanto potrebbe innescare una rapida correzione e spingere i prezzi verso il successivo supporto grafico situato in area 120,45-120,30 punti. (riproduzione riservata)

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Argento, l'analisi tecnica: delicato test del supporto a 57 dollari

Argento, l'analisi tecnica: delicato test del supporto a 57 dollari

Mattinata pesante per il Silver future (scadenza marzo 2026), che nelle ultime sedute era arrivato a un passo dalla soglia psicologica dei 60 dollari, senza però mai riuscire a centrare il bersaglio, iniziando poi a mostrare una progressiva perdita di momentum, che stamattina si sta rivelando in modo palese. Il quadro tecnico di fondo rimane costruttivo, ma nel breve il cedimento di quota 57 potrebbe favorire un ulteriore passo falso, con un target potenziale individuabile attorno a 53,50 dollari. Al momento l’analisi algoritmica fornisce ancora spunti costruttivi, con gli indicatori di tendenza sempre allineati in posizione long e gli oscillatori di forza relativa che stazionano all’interno delle rispettive aree d’ipercomprato. Graficamente, un nuovo impulso rialzista potrà arrivare proprio dal breakout di 60 dollari. (riproduzione riservata)

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Euro-dollaro: un veloce spunto rialzista

Euro-dollaro: un veloce spunto rialzista

{mfgraph} Nella giornata di mercoledì 3 dicembre il cambio Euro/Dollaro ( EUR/USD ) ha compiuto un veloce balzo in avanti e si è portato a ridosso di 1,1670. La situazione tecnica di breve termine rimane sta quindi migliorando, con diversi indicatori che registrano un rafforzamento della pressione rialzista . Proprio il breakout di 1,1670 aprirà ulteriori spazi di crescita, con un primo target a quota 1,17 e un secondo obiettivo in area 1,1725-1,1730. Difficile per adesso ipotizzare un’inversione ribassista di tendenza : da un punto di vista grafico, infatti, soltanto una discesa sotto 1,1470 potrebbe fornire un segnale negativo e innescare una flessione di una certa consistenza. (riproduzione riservata)

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