Unipol: l'utile balza oltre 1 miliardo grazie a Bper, dividendo di 0,28 euro
Unipol: l'utile balza oltre 1 miliardo grazie a Bper, dividendo di 0,28 euro
Nel 2019 il gruppo ha realizzato un risultato netto pari a 1.087 mln di euro (73%), un dato che comprende anche gli effetti positivi del primo consolidamento della partecipazione detenuta in Bper. Raccolta assicurativa a 14 mld (+13,5%). Combined ratio in calo al 93,7% Proposto un dividendo in crescita del 56%, ben oltre le attese, e confermati gli obiettivi del piano strategico 2019-2021. Rally del titolo in borsa

di Francesca Gerosa 14/02/2020 08:30

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L'utile 2019 di Unipol balza oltre 1 miliardo di euro grazie a Bper. Lo scorso anno il gruppo ha realizzato un risultato netto consolidato pari a 1.087 milioni di euro, in aumento del 73% rispetto ai 628 milioni dell'esercizio precedente. Banca Imi se lo aspettava leggermente più basso a 1.045 milioni.

Un dato che comprende anche gli effetti positivi derivanti dal primo consolidamento della partecipazione del 19,9% detenuta in Bper (pari a 421 milioni) e l'onere straordinario derivante dalla sottoscrizione, nel terzo trimestre dello scorso anno, degli accordi con le organizzazioni sindacali per il Fondo di solidarietà e altre forme di incentivazione all'esodo pari a circa 66 milioni (95,5 milioni al lordo delle imposte).

In base a tali accordi è prevista l'uscita anticipata da Unipol di circa 800 persone. I risultati 2018, invece, includevano una plusvalenza di 309 milioni legata alla cessione della partecipazione in Popolare Vita, oltre agli effetti della cessione della partecipazione detenuta in Unipol Banca per 338 milioni ed erano calcolati su un perimetro di consolidamento diverso.

Mentre il risultato netto consolidato normalizzato è cresciuto del 19,5% a 732 milioni. Quanto alla raccolta diretta assicurativa, al lordo delle cessioni in riassicurazione, si è attestata a 14.014 milioni, in crescita a doppia cifra, +13,5%, rispetto al 31 dicembre 2018 (12.245 milioni a perimetro omogeneo) e in linea con la stima di Banca Imi.

Più nel dettaglio, nel settore Danni la raccolta diretta è stata pari a 8.167 milioni (+2,7%, 8.174 milioni la stima di Banca Imi) con la raccolta dei premi Auto a 4.178 milioni contro i 4.183 milioni del 2018. Invece il comparto Non Auto ha registrato una raccolta pari a 3.989 milioni di euro (+5,8%) grazie soprattutto alla crescita del settore Salute (+11,2%). L'incremento di fatturato del comparto Danni ha interessato sia la compagnia UnipolSai, che ha segnato un +1,3% con premi per 6.990 milioni euro, sia le altre compagnie del gruppo.

UniSalute ha raggiunto premi pari a 448 milioni, in crescita del 9,3% e Linear, la compagnia diretta operante nel comparto Auto, ha totalizzato 184 milioni di premi, con un incremento del 2,4%. Particolarmente positiva anche la performance del comparto bancassicurativo dove Arca Assicurazioni ha registrato premi per 136 milioni (+13,1%) e Incontra Assicurazioni per 185 milioni (+35,8%).

Il combined ratio, che rappresenta l'indice di qualità tecnica della gestione danni, è risultato pari al 93,7% (Banca Imi lo vedeva calare meno al 94,3%), in miglioramento rispetto al 94,4% registrato nel 2018 e il loss ratio al 66,1% (67,2% al 31 dicembre 2018). Il risultato ante imposte normalizzato del settore Danni è stato positivo per 810 milioni di euro (727 milioni nel 2018).

Ancora più significativa la crescita del fatturato nel settore Vita. La compagnia ha, infatti, raggiunto, a perimetro omogeneo, una raccolta diretta pari a 5.847 milioni (+36,2%, 5.829 milioni la stima di Banca Imi) con UnipolSai che ha realizzato una raccolta diretta pari a 4.080 milioni (+30,4%) mentre, nel canale di bancassicurazione, Arca Vita ha evidenziato una raccolta diretta pari a 1.676 milioni (+55,6%) Il risultato ante imposte normalizzato del settore Vita è stato positivo per 236 milioni di euro (299 milioni nel 2018).

Quanto al settore immobiliare la gestione continua a essere incentrata sulle attività di riqualificazione di alcuni immobili, soprattutto in zone di pregio sulla piazza di Milano funzionali alla loro messa a reddito. Mentre nel settore alberghiero (gruppo Una) si segnalano andamenti positivi grazie a un fatturato di oltre 127 milioni e a un risultato economico della società che ha raggiunto circa 4 milioni con un ebitda pari a 6,1 milioni dai 3,7 del 2018 (+65%).

UnipolReC ha chiuso l'esercizio 2019 con un risultato netto positivo di 12 milioni (6,9 milioni nel 2018). L'ammontare del portafoglio crediti deteriorati lordi è risultato pari a 3,465 miliardi, comprensivo del portafoglio di 1,2 miliardi acquisito nel mese di agosto da Bper. 516 milioni i crediti netti con un coverage ratio dell'85%. Il portafoglio crediti deteriorati lordi è diminuito nell'esercizio di 366 milioni a fronte di incassi per 110 milioni con un recovery ratio del 30% (invariato rispetto allo scorso esercizio). Il risultato ante imposte normalizzato dei settori Immobiliare e Holding e Altre ha registrato una perdita pari a 84 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai -166 milioni al 31 dicembre 2018.

Per quanto riguarda la gestione degli investimenti finanziari, la redditività lorda del portafoglio del gruppo ha mantenuto un rendimento significativo, pari al 3,7% degli asset investiti, di cui il 3,3% relativo alla componente di cedole e dividendi. E a livello patrimoniale l'indice di solvibilità ha visto un rapporto tra fondi propri e capitale richiesto pari al 181% rispetto al 163% del 31 dicembre 2018.

Il cda di Unipol proporrà all'assemblea dei soci del prossimo 30 aprile la distribuzione di un dividendo pari a 0,28 euro per azione, in aumento del 56% rispetto al 2018. Lo stacco dell'eventuale dividendo è previsto per il mese di maggio. I conti 2019 permettono di confermare i target finanziari delineati nel piano strategico 2019-2021. Il consenso FactSet per quest'anno si aspetta premi lordi in calo a 13.799 milioni, un combined ratio al 94% e un utile netto in contrazione a 509 milioni.

Il board di Unipol ha infine preso atto della prematura scomparsa del consigliere Francesco Berardini, non esecutivo e non indipendente. Era stato nominato dall'assemblea del 18 aprile 2019, nell'ambito della lista di maggioranza presentata dal patto di sindacato avente ad oggetto azioni Unipol, di cui facevano parte 19 candidati, 18 dei quali (fra cui lo stesso signor Berardini), poi eletti dall'assemblea, unitamente al primo nominativo della lista risultata seconda per numero di voti.

Considerato che l'ultimo designato della suddetta lista di maggioranza, candidato a sostituire l'amministratore cessato ai sensi dello Statuto sociale, ha comunicato di non poter, al momento, assumere la carica tenuto conto degli attuali impegni professionali e non residuando in tale lista ulteriori candidati da eleggere, l'organo amministrativo ha deliberato di rimettere alla prossima assemblea degli azionisti, prevista per il 30 aprile, ogni deliberazione in merito.

Forte di questi risultati il titolo Unipol balza del 6,21% a quota 5,248 euro stamani in borsa. "Prevediamo una reazione positiva del mercato ai solidi risultati di oggi, in particolare per Unipol che ha proposto un dividendo a 0,28 euro, con uno yoeld del 5,7%, nettamente superiore alle nostre attese a 0,22 euro per azione: riteniamo che l'attuale sconto holding, vicino al 30%, sia eccessivo, anche alla luce della progressiva convergenza più rapida del previsto tra i rendimenti dei dividendi di Unipol e di UnipolSai", si legge in una nota di Banca Imi che conferma il rating add e il target price a 6,1 euro sul titolo Unipol. Anche Equita (rating buy e target price a 6 euro) è rimasta stupita per il dividendo, se lo aspettava più basso a 0,26 euro per azione. (riproduzione riservata)