Tim, tensione sulla governance. Consob conferma la richiesta di atti e verbali degli ultimi cda della società
Tim, tensione sulla governance. Consob conferma la richiesta di atti e verbali degli ultimi cda della società
La Commissione precisa che le verifiche riguardano le procedure e non la professionalità di Carta (la cui nomina è stata proposta da Vivendi). Lunedì 29 si terra un cda di Telecom, ma la cooptazione non è scontata. Intanto il sottosegretario Butti chiede tempi rapidi su Netco  

di di Manuel Follis 25/05/2023 20:00

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Adesso in Telecom Italia i fronti aperti sono tre. Il primo dovrebbe essere quello più importante e riguarda l'andamento del business, la parte che più riguarda l'amministratore delegato Pietro Labriola. I risultati industriali del primo trimestre hanno confermato il buon andamento della società, ma le pressioni restano e il mercato rimane complesso per tutti gli operatori.

Il secondo fronte è quello riguardante la possibile cessione di Netco, la costituenda società che raggrupperà tutti gli asset infrastrutturali di Tim. Kkr e il consorzio Cdp-Macquarie hanno fatto una prima offerta che è stata bocciata dal cda, poi dopo un mese e mezzo hanno ritoccato al rialzo le valutazioni, ma queste sono comunque state respinte dal board e ora hanno tempo fino al 9 giugno per alzare ulteriormente le rispettive proposte. Il primo azionista Vivendi non fa mistero di ritenere conclusa la fase delle offerte, visto che nessuna valutazione arrivata sul tavolo dei consiglieri si avvicina minimamente alle richieste dei francesi.

Proseguono le tensioni sulla governance

Ora però c'è un terzo fronte, anticipato da MF-Milano Finanza del 25 maggio e confermato da un comunicato di Consob. L'authority, facendo riferimento alle anticipazioni di MF ha precisato che «monitora da tempo e con la massima attenzione le complesse vicende relative a Tim nell’ambito di un’attività ordinaria, svolta abitualmente sulle società quotate in Borsa». Le verifiche, ha proseguito la Consob, «sono mirate ad accertare il rispetto delle normative vigenti in materia di corporate governance».

Tra le verifiche dell'autorità ci sono quelle sulle procedure in corso per la cooptazione del consigliere Luciano Carta, che secondo quanto risulta avrebbero portato gli uffici della Consob a chiedere a Tim la lettera con cui Vivendi avrebbe proposto la nomina dell'ex presidente di Leonardo. Verifiche che, come ha ribadito l'authority «non hanno alcuna attinenza con la professionalità e l’esperienza del professor Carta». Sul tema della cooptazione, Tim ha convocato un cda straordinario lunedì 29, anche se è difficile prevedere se già in quell’occasione verrà presa una decisione sulla nomina.

Il sottosegretario Butti chiede tempi rapidi su Netco

Per quanto riguarda invece la cessione di Netco, che poi dovrebbe essere nei piani del governo il primo passo per giungere alla fantomatica rete unica, ribattezzata dal governo Meloni «rete nazionale», ieri è tornato a parlare il sottosegretario con delega all'Innovazione tecnologica, Alessio Butti, a margine dello stakeholder forum di Inwit. Il dossier relativo alla rete unica di Tim è «talmente delicato che non intendo nemmeno lontanamente esprimere la mia opinione personale», ha spiegato Butti.

E' delicato, ha aggiunto, «perché ovviamente riguarda un'azienda privata, ci sono degli stakeholder che si stanno confrontando, speriamo che lo facciano in fretta, gli obiettivi del governo sono noti». Il riferimento è alla posizione condivisa dalla maggior parte degli esponenti della maggioranza che si debba arrivare a un solo soggetto di rete, unendo quindi in qualche modo le infrastrutture di Tim e di Open Fiber. Se fossimo in Venezuela, ha continuato Butti, «probabilmente qualcuno interverrebbe, ma qui siamo in uno Stato che rispetta il libero mercato e quindi è chiaro che il governo in questo momento deve solo capire e attendere quello che sta accadendo». (riproduzione riservata)