TikTok, il Senato Usa approva la legge che blocca l’app cinese. Ecco quali sono le opzioni per ByteDance
TikTok, il Senato Usa approva la legge che blocca l’app cinese. Ecco quali sono le opzioni per ByteDance
La norma «sell or ban» passa con 79 voti a favore e 18 contrari. Con la firma di Joe Biden, ByteDance ha tempo fino al 19 gennaio 2025 per scegliere se vendere la piattaforma o accettarne il bando dagli Usa. Ma la società cinese promette battaglia in tribunale  

di Sara Bichicchi 24/04/2024 11:55

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Il bando di TikTok negli Stati Uniti prende forma. Dopo il via libera della Camera, martedì 23 aprile il Senato americano ha approvato, all’interno di un pacchetto di norme più ampio, la legge «sell or ban» che impone alla cinese ByteDance, proprietaria della piattaforma di video, di scegliere tra la vendita delle attività o il bando negli Usa. Il presidente Joe Biden ha ratificato il provvedimento, dando a ByteDance circa nove mesi di tempo: avrà tempo fino al 19 gennaio 2025 per decidere come procedere. 

Il voto 

Dopo settimane di confronti, dubbi e trattative, la legge anti-TikTok è passata in Senato con 79 voti a favore e 18 contrari. Con la firma di Joe Biden è partito il countdown per ByteDance. 

La società cinese è però pronta a dare battaglia: «Al momento della firma del disegno di legge, ci recheremo in tribunale», aveva dichiarato il capo della politica pubblica di TikTok per le Americhe, Michael Beckerman, in una nota diffusa prima della ratifica da parte del presidente Usa.

Tra marzo e aprile il destino di TikTok ha riacceso le tensioni tra Stati Uniti e Cina, con i primi che da almeno un anno sostengono che la società sia un pericolo per la sicurezza nazionale americana. La Cina, dal canto suo, ha replicato accusando gli Usa di voler sopprimere la libertà di espressione.   

Chi vuole TikTok?

Nelle scorse settimane, dopo il semaforo verde della Camera alla legge «sell or ban», hanno iniziato a circolare diverse indiscrezioni su possibili compratori dell’app cinese. In particolare, il Wall Street Journal ha fatto il nome di Bobby Kotick: l’ex amministratore delegato di Activision Blizzard sarebbe disposto a mettere insieme una cordata di investitori per rilevare la piattaforma. Ma non finisce qui, perché tra i pretendenti ci sarebbe anche l’ex segretario di Stato americano Steven Mnuchin.  (riproduzione riservata)