Tesmec conferma i risultati della guidance 2020 e vola alla borsa di Milano. Dopo la pubblicazione dei risultati preliminari il titolo quotato a Piazza Affari si muove in rialzo del 4,55% a 0,13 euro. Il player delle tecnologie dedicate alle infrastrutture per il trasporto di energia elettrica, di dati e di materiali, nonché di tecnologie per la coltivazione di cave e miniere di superficie, ha comunicato nella mattinata odierna i principali risultati preliminari consolidati relativi all’esercizio 2020, i quali sono risultati in linea con le guidance 2020 e con quanto espresso nel piano industriale del gruppo per il triennio 2020-2023, nonostante un primo semestre dell’anno influenzato negativamente dalla diffusione dal Covid-19 e dalle conseguenti azioni intraprese dalle autorità pubbliche per contenerla.
Il presidente e amministratore delegato, Ambrogio Caccia Dominioni, ha sottolineato la resilienza mostrata dal gruppo, che nonostante l’anno difficile, caratterizzato da eventi di natura straordinaria e non prevedibili, ha conseguito risultati “in linea con le previsioni del piano industriale 2020-2023 presentato al mercato durante il roadshow relativo all’aumento di capitale, che abbiamo chiuso con successo durante il quarto trimestre dell’anno”. Secondo caccia Dominioni, il livello del “backlog ci consente di affrontare il 2021 positivamente, avendo a disposizione mezzi e risorse per far fronte agli sviluppi nei settori di riferimento. Il piano strategico si conferma, quindi, focalizzato su driver di crescita come la digitalizzazione, la sostenibilità e l’energy transition”, ha evidenziato l’ad.
In dettaglio, al 31 dicembre 2020, i ricavi preliminari proforma sono stati pari a circa 173 milioni di euro, a conferma delle proiezioni di chiusura fornite al mercato dal gruppo in sede di presentazione del piano, e in calo rispetto ai 199,6 milioni di euro al 31 dicembre 2019 proforma ed ai 200,7 milioni di euro no proforma. I ricavi preliminari no proforma sono invece pari a circa 171 milioni di euro al 31 dicembre 2020. La variazione rispetto all’esercizio 2019, generatasi nel corso del primo semestre dell’anno, è “principalmente riconducibile al rallentamento delle attività produttive a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid-19, ai blocchi relativi alla circolazione delle merci e al lockdown disposto in conseguenza di detta emergenza”, si legge nella nota di accompagnamento ai risultati.
L’ebitda preliminare proforma è risultato pari a circa 23 milioni di euro, nella mediana dei forecast 2020 forniti al mercato e in calo rispetto ai 30 milioni di euro del 2019. “Il gruppo”, si legge nel documento societario, “dopo aver affrontato un primo semestre caratterizzato da una contrazione dei margini a causa della riduzione del fatturato a seguito dell’emergenza sanitaria ed avviato le azioni necessarie al fine del contenimento dei costi e dell’efficientamento della struttura aziendale, ha conseguito nel corso del terzo e quarto trimestre le marginalità attese e comunicate”. L’ebitda preliminare no proforma al 31 dicembre 2020 è stato pari a circa 21 milioni di euro, in calo di oltre 6 milioni rispetto ai 27,4 del 2019.
L’ebit preliminare proforma è risultato negativo e pari a circa 0,6 milioni di euro, influenzato anche e soprattuttodagli ammortamenti relativi alla flotta del Gruppo 4Service, dai relativi criteri di ammortamento più veloci sulle flotte e da un tasso di ammortamento pieno adottato nonostante i mesi di non utilizzo legati alla pandemia. L’ebit no proforma è risultato anch’esso negativo per circa 0,9 milioni di euro.
Nel corso dell’esercizio, Tesmec ha anche registrato perdite su cambi per circa 3,3 milioni di euro principalmente non realizzate, in peggioramento rispetto all’andamento di settembre a causa della performance negativa del dollaro americano e dell’incertezza riscontrata nel contesto statunitense nel corso dell’ultimo trimestre.
L’indebitamento finanziario netto preliminare è stato pari a circa 104 milioni di euro, senza l’impatto positivo di cassa derivante dell’aumento di capitale sarebbe pari a circa 128 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 130,9 milioni di euro del 2019 e dai 137,8 milioni di euro al 30 settembre 2020, grazie alla gestione operativa. Infine, il portafoglio ordini, pari a circa 282 milioni di euro, è risultato in crescita sia rispetto ai 188,0 milioni di euro al 31 dicembre 2019, sia ai 238 milioni al 30 settembre 2020. (riproduzione riservata)