Tasso depositi differenziato non convince Rehn, borse deboli
Tasso depositi differenziato non convince Rehn, borse deboli
Il banchiere centrale finlandese e consigliere della Bce ha raffreddato le speranze dell'introduzione di un tasso differenziato secondo un modello a scaglioni da applicare ai depositi parcheggiati presso la Banca centrale europea. Forte domanda nell'asta Bot (rendimento a -0,028%). Male i petroliferi, le banche e StM di riflesso al taglio della guidance 2019 da parte di Intel

di Francesca Gerosa 26/04/2019 11:55

Ftse Mib
34.249,77 7.59.27

+0,91%

Dax 30
18.161,01 23.51.03

+1,36%

Dow Jones
38.239,66 1.18.51

+0,40%

Nasdaq
15.927,90 23.51.03

+2,03%

Euro/Dollaro
1,0705 1.26.56

+0,17%

Spread
134,82 17.29.29

-4,45

Piazza Affari e le altre borse europee si confermano in ribasso dopo che il banchiere centrale finlandese e consigliere della Bce, Olli Rehn, ha raffreddato le speranze dell'introduzione di un tasso differenziato secondo un modello a scaglioni, in gergo tiered, da applicare ai depositi parcheggiati presso la Banca centrale europea, vale a dire sulla liquidità in eccesso.

"Non sono molto convinto dell'efficacia di questo strumento, considerate le nostre attuali conoscenze", ha detto stamani il governatore della Banca centrale finlandese, durante una conferenza stampa. Il tiering era già stato considerato dal consiglio della Bce al momento del taglio dei tassi al di sotto dello zero, ma l'idea era stata accantonata per via degli effetti distorsivi derivanti dalla distribuzione asimmetrica delle riserve bancarie. "Continuiamo a discutere la forward guidance durante le nostre riunioni", ha aggiunto Rehn.

Ora l'indice Ftse Mib cede lo 0,43% a 21.626 punti, il Dax perde lo 0,03% e il Ftse 100 lo 0,29%. Sulla parità il Cac40 (+0,08%). Mentre l'euro si conferma debole nei confronti del dollaro in attesa dei dati macro Usa. Alle 14:30 verrà reso noto il pil del primo trimestre (precedente: +2,2% trimestre su trimestre; consenso: +1,8% trimestre su trimestre), mentre per le 16:00 è atteso l'indice di fiducia dei consumatori elaborato dall'Università del Michigan di aprile (precedente: 98,4 punti; preliminare: 96,9 punti; consenso: 97 punti). Il cross euro/dollaro viaggia a 1,1137.

Lo spread Btp/Bund storna di poco a 270 punti base dopo il Tesoro ha collocato 6 miliardi di euro di Bot con un rendimento a -0,028%, tre punti base in più rispetto all'asta precedente. Sostenuta la domanda che è ammontata a oltre 11,3 miliardi. "L'asta di Bot è andata piuttosto bene, con un bit cover ratio in aumento rispetto alle aste precedenti", ha commentato lo strategist di Mps Capital Services. L'aumento del rendimento "è normale per il movimento della curva italiana ed evidenzia come gli operatori rimangano in attesa della valutazione di S&P Global Ratings sull'Italia", ha concluso l'esperto. "Il risultato dell'asta è incolore, è andata bene ma si tratta fondamentalmente di un non-evento", ha aggiunto un trader. 

A mercato chiuso è atteso il pronunciamento di S&P sul merito di credito dell'emittente sovrano Italia. L'attuale valutazione dell'agenzia di rating americana è pari a BBB, due gradini al di sopra del livello junk, con l'outlook abbassato a ottobre da stabile a negativo. Considerato che la bocciatura dell'outlook è relativamente recente e che rispetto a fine ottobre la situazione non è molto cambiata, gli economisti giudicano improbabile un intervento sul rating italiano.

Sul listino milanese perdono oltre un punto percentuale Banca Generali, Juventus, Moncler, Poste Italiane e Prysmian. Fanno peggio Saipem (-3,53%) e Tenaris (-3,25%), meno Eni (-0,97%) con il prezzo del greggio in netto calo (Brent -1,65% a 73,10 dollari al barile). Giù anche Stm (-1,12%) di riflesso al taglio della guidance 2019 da parte del colosso Usa Intel. 

Ieri sera a mercato chiuso Intel ha riportato i numeri del primo trimestre che sono risultati in linea con le attese di consenso. La società ha però ridotto la guidance per l'anno principalmente a causa di una minor domanda attesa nel secondo trimestre nel segmento data center, in particolare in Cina, e un aumento del calo dei prezzi per le memorie. In particolare, la società ha tagliato la stima di vendite per il 2019 del 3% a 69 miliardi di dollari e la stima di utile del 5% a 4,35.

"Benché il read across diretto di prodotto per StM sia limitato, la notizia potrebbe oggi avere un impatto negativo sul settore dei semiconduttori, anche considerando che l'indice Sox ha recentemente raggiunto nuovi massimi", hanno affermato stamani gli analisti di Equita che sul titolo StM mantengono un rating hold con un target price a 16.8 euro. Deboli pure Cnh Industrial (-0,21%) e Ferrari (-0,74%) con Hsbc che ha ridotto il rating sul titolo da buy a hold, con prezzo obiettivo confermato a 130 euro così come le banche: Unicredit (-0,83%), Ubi Banca (-0,41%), Banco Bpm (-0,44%).