Con lo sblocco e l'erogazione effettiva ai creditori di 130 milioni si chiude il primo capitolo, il più importante, della vicenda riguardante Unieco, la storica società cooperativa di costruzioni di Reggio Emilia, che nel 2017 era stata messa in liquidazione coatta dall'allora Ministero dello Sviluppo Economico, oggi Mimit.
Il passaggio fondamentale che ha permesso di portare a buon fine questa prima tranche si deve ad Arrow Credit Opportunities, che attraverso 14 diverse operazioni ha acquistato il 100% dei crediti vantati dal sistema bancario nei confronti della procedura Unieco, diventando il principale interlocutore creditizio nella vicenda e agevolando le trattative che in precedenza erano bloccate da una serie di contenziosi. Sintetizzando, l'operazione è stata strutturata da Europa Investimenti che ha agito in qualità di advisor di Sgt Aco Umbrella Fund, fondo gestito da Sagitta Sgr, mentre Zenith Service è intervenuta nel ruolo di servicer. Tutte le società citate, ossia Europa Investimenti, Sagitta Sgr e Zenith Service fanno capo al gruppo Arrow Global.
L'intervento con il sistema bancario di cui Europa Investimenti ha curato la regia ha permesso così le prime erogazioni a tutti i creditori di 130 milioni (di cui circa la metà destinati al veicolo con cui Europa Investimenti ha strutturato l'acquisto dei crediti, ossia Aco spv). La liquidità proveniva principalmente dalla cessione del più importante attivo in pancia di Unieco, ossia la divisione Ambiente, ceduta mesi fa a Iren per circa 120 milioni grazie al lavoro del commissario di Unieco Corrado Baldini.
«Si tratta di una delle più rilevanti operazioni di acquisto di crediti messe a punto con il nostro supporto da parte di Aco Spv», ha commentato Daniele Patruno, ceo di Europa Investimenti. La nostra strategia «è stata quella di aggregare nel tempo una posizione creditoria crescente del passivo concorsuale allo scopo di favorire una rapida risoluzione del contenzioso pendente a vantaggio di tutti i creditori».
La vicenda Unieco non è però conclusa. Anche se il capitolo più importante si è chiuso positivamente restano altri attivi da liquidare e altri creditori da pagare. Tra le ipotesi allo studio da parte del commissario liquidatore Baldini, ci sarebbe quella del concordato, che potrebbe comportare la cessione in blocco di immobili e partecipazioni, accelerando la chiusura definitiva della vicenda. (riproduzione riservata)