Saipem cade sul mega aumento
Saipem cade sul mega aumento
In borsa -21,5% dopo l'annuncio dei termini della ricapitalizzazione a sconto del 30%. Rafforzamento da 2 miliardi, le banche garantiscono l'inoptato. Ma titoli disponibili soltanto a fine operazione

di di Elena Dal Maso 23/06/2022 00:14

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Il titolo Saipem ha perso il 21,5% ieri in borsa, pari a 192 milioni di capitalizzazione, dopo aver annunciato l'aumento di capitale iper diluitivo da 2 miliardi al prezzo di 1,013 euro, oltre il doppio del valore di mercato. Partito con una capitalizzazione di 892 milioni, il titolo ha chiuso a 700 milioni, pari a 32,97 euro per azione. Il gruppo guidato dall'ad Francesco Caio avvierà il rafforzamento lunedì 27 giugno. Ed è caduto anche se la società ha specificato di avere la firma del contratto di garanzia per la sottoscrizione delle azioni inoptate. Il consorzio bancario si è impegnato a sottoscrivere fino a un importo di 1,119 miliardi, pari alla differenza tra il valore complessivo dell'aumento e quello delle nuove azioni oggetto dell'impegno di sottoscrizione di Eni e Cdp Industria, gli azionisti di riferimento con il 44% circa di Saipem. Bnp Paribas, Citigroup, Deutsche Bank, Hsbc, Intesa Sanpaolo e Unicredit (in qualità di joint global coordinators) e Abn Amro, Banca Akros, Santander, Barclays, Bper Goldman Sachs, Société Générale e Stifel in qualità di joint bookrunners si sono impegnati a rilevare le nuove azioni non sottoscritte al termine dell'asta dell'inoptato.

L'aumento di capitale avrà luogo attraverso l'emissione di 1.974.327.430 azioni ordinarie Saipem da offrire in opzione agli azionisti ordinari e di risparmio nel rapporto di 95 nuove azioni per ogni azione ordinaria o di risparmio, al prezzo di 1,013 euro per ciascuna nuova azione. L'aumento di capitale incorpora uno sconto del 30% rispetto al prezzo teorico ex diritto (Theoretical Ex Right Price o Terp). Alcuni desk operativi contattati da MF-Milano Finanza hanno messo in evidenza il concambio alto fra nuove e vecchie azioni (1 a 95) e il fatto che l'aumento preveda «un modello inscindibile, senza rolling, con le azioni di nuova emissione indisponibili agli azionisti fino alla fine del periodo di esercizio, quando si saprà se l'aumento è stato sottoscritto interamente». L'aumento di capitale di Saipem, spiega Fabio Caldato, partner di Olympia Wealth Management, «era ampiamente annunciato e con questo il Terp a sconto del 30%. Quello che invece non era previsto è il dettaglio relativo alla indisponibilità delle nuove azioni fino alla fine del periodo di esercizio». La scelta, secondo il gestore, «non è propriamente market friendly. Crediamo sia consigliabile monitorare l'andamento del titolo prima di investire. Il settore energy è certamente in un buon momento, che potrebbe durare, ma gli investitori istituzionali rimangono guardinghi su questo titolo», conclude Caldato.

La definizione del calendario previsto per l'offerta, dopo l'approvazione del prospetto informativo da parte della Consob, stabilisce che i diritti d'opzione siano esercitati dal 27 giugno all'11 luglio. L'eventuale diritto non esercitato sarà collocato su Euronext Milan il 12 e il 13 luglio. «In considerazione della natura inscindibile dell'aumento… nel caso in cui non venga

integralmente sottoscritto, la società non procederà all'emissione delle nuove azioni», avverte Saipem. E quindi «gli investitori che avessero acquistato i diritti… potrebbero realizzare una perdita pari all'investimento effettuato». Banca Akros ricorda che l'aumento rappresenta un fattore chiave per raggiungere gli obiettivi del piano strategico 2022-2025, che presuppone una crescita annua composta (cagr) del 15% sul fronte dei ricavi. (riproduzione riservata)