Gli effetti diretti o indiretti della guerra in Ucraina hanno fatto aumentare le società europee con rating "CCC" o peggiore dalle 53 del 31 dicembre 2021 alle 59 dello scorso 31 marzo. Lo ha sottolineato l'agenzia di rating S&P Global nel suo ultimo report sul tema. Il giudizio "CCC" è assegnato dalla società alle emittenti "attualmente vulnerabili, che dipendono da condizioni di business, finanziarie ed economiche favorevoli per far fronte agli impegni finanziari". Si tratta di tre gradini sopra il default.
Europa a rilento
Il conflitto, spiega S&P, ha annullato i progressi di altre emittenti il cui rating era stato abbassato a causa della pandemia nel 2020 ma oggi è stato rivisto al rialzo. E in genere il mercato europeo sta dimostrando una velocità minore rispetto a Stati Uniti e Canada di tornare ai livelli pre-pandemici per quanto riguarda la quantità di emittenti ad alto rischio. Nel vecchio continente il numero di società "CCC" è l'11% del totale, superiore alla media quinquennale dell'8%, mentre nei due mercati nordamericani la percentuale è scesa all'8%, sotto il valore mediano dei cinque anni al 9%. Per le emittenti europee "gli effetti a catena del conflitto, combinati con l'inasprimento monetario previsto e con livelli inferiori di liquidità, rappresenteranno probabilmente una sfida continua".
Aumentano i default
Nel dettaglio delle società, l'agenzia nota che due su tre presentano un livello di liquidità "debole o inadeguato" e sono "altamente dipendenti dalla performance operativa o da liquidità addizionale proveniente da fonti esterne come il mercato, la cessione di asset o le iniezioni di capitale da parte dei soci". Il livello medio di leva finanziaria è pari a 10,5 volte l'ebitda e inoltre l'86% delle imprese considerate ha un profilo di business "debole o vulnerabile", con piccole dimensioni e limitata diversificazione di prodotti o servizi. Nel primo trimestre non ci sono stati default di aziende europee, ma ce ne sono stati quattro nelle ultime due settimane di aprile: entro il 31 dicembre S&P si aspetta che la percentuale di default aumenti dall'attuale 0,7% delle società con rating di tipo speculativo al 2,5%.
Sotto pressione i media
Quanto ai settori di operatività delle società, il comparto con più emittenti sotto pressione è quello di media e intrattenimento (10), seguito da prodotti per consumatori (6) e oil&gas (5). (riproduzione riservata)