Russia, ecco a chi costa di più uscire
Russia, ecco a chi costa di più uscire
Il prezzo maggiore per la vendita o la sospensione delle attività grava per ora sui petroliferi da Bp a Exxon. Tra le banche solo Societe Generale ha fatto un passo indietro

di Luca Gualtieri 13/05/2022 11:30

Ftse Mib
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L'ultimo annuncio in ordine di tempo è arrivato da Allianz. Ieri il cfo della compagnia assicurativa tedesca ha definito molto probabile una exit dal mercato russo, anche se per il momento ancora nessuna dismissione è stata effettuata. Di fatto tra i gruppi finanziari solo la banca francese Société Générale è riuscita a vendere i propri asset, mentre nei giorni scorsi è emerso che l'italiana Unicredit starebbe trattando con investitori per compiere una mossa analoga.

Ecco chi finora ha dismesso le proprie attività in Russia

L'uscita da Mosca, comunque, non è certo una scelta indolore per le aziende occidentali. Questa infografica relatizza dallo Yale Chief Executive Leadership Institute mostra le perdite stimate dai maggiori gruppi globali che finora hanno dismesso le proprie attività in Russia o hanno soltanto sospeso le operazioni. 

Conto salato per i big petroliferi

L'impatto maggiore in termini assoluti è stato registrato da BP che ha congelato le quote in Rosneft postando a bilancio svalutazioni per 24 miliardi. Conto salato anche per gli altri big petroliferi Shell e Exxon (rispettivamente 5 e 3,4 miliardi), mentre tra le grandi banche internazionali si segnalano i maxi accantonamenti dell'americana Citi. (riproduzione riservata)