Ristori senza fine, il terzo decreto cresce a 2 miliardi
Ristori senza fine, il terzo decreto cresce a 2 miliardi
La riunione del Consiglio dei ministri slitta alle 22. Sul tavolo un nuovo scostamento da 8 miliardi. Per gli aiuti alle imprese stanziati 1,4 miliardi, 400 milioni alla solidarietà alimentare

di Andrea Pira 20/11/2020 20:20

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Potrebbero valere fino a 2 miliardi le nuove misure di ristoro e sostegno per famigilie e  attività costrette alla chiusura  per le restrizioni anti-Covid nelle aree rosse e arancioni. Il provvedimento è sul tavolo del Consiglio dei ministri inizialmente previsto per le 19 e slittato alle 22. Risorse che arrivano da avanzi dei precedenti interventi antipandemia: 1,4 miliardi andranno in aiuti alle aziende incrementando il fondo da 340  milioni per gestire il passaggio di un'area da una fascia di rischio all'altra. A questi, secondo la bozza del decreto, si aggiungono altri 400 milioni per la solidarietà alimentare e 100 milioni alla sanità, messi a disposizione del commissario Domenico Arcuri per l'acquisto di farmaci anti-Covid.

"Anche con gli 1,4 miliardi che metteremo nel decreto di oggi stiamo sotto il 10,8% di circa 6 miliardi", aveva ricordato il titolare del Mef nel delineare i margini di manovra. 

Nel corso del riunione sarà anche decisa l'entità del nuovo scostamento di bilancio che potrebbe aggirarsi attorno agli 8 miliardi e servirà a finanziare un quarto decreto di aiuto alle imprese previsto per inizio dicembre e che, come anticipato al viceministro dell'Economia, Antonio Misiani, "dovrebbe decidere su una serie di scadenze fiscali".

L'intenzione con il nuovo dl è finanziare misure di ristoro automatico per le Regioni che cambiano di fascia. Nel pacchetto anche altre norme di sostegno come il credito d'imposta sugli affitti.

Le nuove risorse per i ristori delle attività chiuse nelle zone rosse e arancioni, derivano da fondi stanziati e non spesi durante l'anno. Il nuovo scostamento di bilancio che il Cdm proporrà al Parlamento andrà invece a finanziare il decreto Ristori-quater, che dovrebbe essere varato tra fine novembre e inizio dicembre.

Un ulteriore scostamento dovrebbe invece arrivare a inizio anno a seconda della situazione finanziaria. In questo modo si intende liberare i 3,8 miliardi previsti in manovra per i ristori del 2021. L'apposito fondo potrebbe quindi essere indirizzato ad altre misure. La scelta sulla destinazione delle risorse che si libererebbero verrebbe assunta dal governo almeno in parte nell'interlocuzione con il Parlamento in sede di legge di bilancio. (riproduzione riservata)