Rcs, perdita dimezzata nel primo trimestre. Cresce la raccolta pubblicitaria
Rcs, perdita dimezzata nel primo trimestre. Cresce la raccolta pubblicitaria
Il gruppo di Cairo ha registrato un rosso pari a 3,2 milioni rispetto ai 6,1 milioni del primo trimestre 2020. L'ebitda è stato pari a 9,5 milioni (contro 0,3 milioni nei primi tre mesi del 2020), mentre i ricavi netti sono ammontati a 174,4 milioni

di Marco Vignali 11/05/2021 16:15

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Rcs Mediagroup, uno dei principali gruppi editoriali italiani attivi sia a livello nazionale che internazionale, ha chiuso il primo trimestre con una perdita netta di 3,2 milioni, in miglioramento rispetto al risultato negativo per 6,1 milioni registrato al 31 marzo 2020. L'ebitda, a quanto si apprende direttamente dal sito della società di Urbano Cairo, è risultato invece positivo e pari a 9,5 milioni (0,3 milioni nel primo trimestre 2020). La società ha ricordato che le attività del gruppo "seguono un andamento stagionale tale che quelle del primo e del terzo trimestre dell’anno risultano ampiamente penalizzate".

Per quanto riguarda le altre voci di bilancio, i ricavi netti consolidati al 31 marzo 2021 si sono attestati a 174,4 milioni, in aumento di 3,1 milioni rispetto al 31 marzo 2020. I ricavi del trimestre “risentono degli effetti dell'emergenza sanitaria, in particolare per il calo delle diffusioni dei quotidiani sportivi, impattate dalla chiusura dei bar e dalle limitazioni alla consultazione dei quotidiani negli stessi e per l'andamento del mercato pubblicitario sia in Italia che in Spagna”, si legge nel comunicato della società, che sottolineato come, per effetto del cambio di perimetro, i ricavi del trimestre includano anche i 12,5 milioni per il consolidamento integrale dei valori del gruppo m-dis.

I ricavi digitali, che sono ammontati nel complesso a circa 41 milioni, hanno raggiunto un'incidenza del 23,5% sui ricavi complessivi (19,9% al 31 marzo 2020), mentre i ricavi pubblicitari, pari a 57,5 milioni (62,9 milioni del primo trimestre 2020), hanno mostrato un andamento ancora originato essenzialmente dagli effetti sul mercato pubblicitario determinati dall'emergenza sanitaria. Gli oneri e proventi non ricorrenti netti sono stati negativi, pari a -0,3 milioni (-4,7 milioni nel primo trimestre 2020).

Nella nota a margine dei risultati si è anche ricordato che, a partire dal primo gennaio 2021, "è divenuta efficace l'operazione di conferimento da parte di Rcs e di Cairo Pubblicità dei rispettivi rami d'azienda relativi alle attività di raccolta pubblicitaria in Cairorcs Media, società partecipata in misura paritetica". Dunque, "in considerazione del ruolo di principal nei contratti di concessione pubblicitaria", si legge nella nota, "il gruppo continua a riconoscere a conto economico i ricavi realizzati verso i clienti pubblicitari. Il deconsolidamento del ramo di azienda ha determinato, quindi, la riduzione dei soli ricavi relativi alla vendita di spazi pubblicitari di editori terzi (2,5 milioni, ndr)".

Per quanto riguarda la raccolta pubblicitaria complessiva sui mezzi on-line, il risultato si è attestato a 28,2 milioni, raggiungendo una incidenza prossima alla metà del totale dei ricavi pubblicitari (49% rispetto al 39,3% del pari periodo 2020). La pubblicità online sui mezzi di Rcs nel trimestre è cresciuta del 18% in Italia e del 19,3% in Spagna rispetto al primo trimestre 2020. "A partire dal mese di aprile, la raccolta pubblicitaria ha iniziato a segnare una crescita significativa rispetto al 2020, quando gli effetti dell'emergenza sanitaria erano stati particolarmente rilevanti", si legge nel documento.

In particolare, nel mese di aprile, la pubblicità sui mezzi di Rcs è in crescita in Italia di circa 5 milioni (+45% circa) e in Spagna di circa 4 milioni (+80% circa) rispetto al corrispondente mese del 2020. Per ciò che concerne le altre forme di ricavi, quelli editoriali e diffusionali sono stati pari a 88,9 milioni (88,4 milioni nei primi tre mesi 2020) ed hanno accolto, a partire dall'esercizio 2021, i ricavi diffusionali riferiti alla distribuzione di prodotti di editori terzi, a seguito del consolidamento integrale del gruppo m-dis Distribuzione Media (7,8 milioni).

L'indebitamento finanziario netto, infine, si è attestato a 48,9 milioni (59,6 milioni al 31 dicembre 2020), in miglioramento di 10,7 milioni rispetto al 31 dicembre 2020 grazie al positivo apporto della gestione operativa. Tale valore è stato impattato negativamente dal consolidamento di m-dis (che presenta un indebitamento di 4,3 milioni al 31 dicembre 2020 e di 13,6 milioni al 31 marzo 2021, per effetto dell'andamento stagionale del circolante) e dall'effetto finanziario del conferimento in Cairorcs Media pari a 3,9 milioni.

L'indebitamento finanziario netto complessivo, che comprende anche debiti finanziari per leasing ex Ifrs16, è stato pari a 198,9 milioni (214,5 milioni al 31 dicembre 2020), mentre le passività finanziarie per i contratti di leasing sono ammontate a 150 milioni al 5 31 marzo 2021, in decremento di 4,9 milioni rispetto al pari dato del 31 dicembre 2020.

Per quanto riguarda la guidance,il gruppo ha confermato l'obiettivo di conseguire nel 2021 margini in crescita rispetto a quelli realizzati nel 2020 e una conseguente ulteriore significativa riduzione dell'indebitamento finanziario. Il titolo Rcs, quotato alla borsa di Milano, scambia attualmente in ribasso dell’1,18% a 0,75 euro ad azione. (riproduzione riservata)