Ordini oltre 1,6 miliardi per il bond senior, Mps corre in borsa
Ordini oltre 1,6 miliardi per il bond senior, Mps corre in borsa
L'emissione senior preferred long della banca con scadenza 28 aprile 2025 segue quella di tipo subordinato Tier 2 a tasso fisso che ha avuto un riscontro positivo presso gli investitori. Attese per venerdì le offerte vincolanti sugli immobili e per inizio febbraio il giudizio dell'Ue sul piano. Titolo sugli scudi

di Francesca Gerosa 21/01/2020 12:55

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L'emissione senior preferred long a 5 anni di Banca Monte dei Paschi di Siena con rendimento in area 290 punti base sulla curva Midswap ha attratto ordini per oltre 1,6 miliardi di euro. Ifr, servizio di Refinitiv, ha fatto presente che le prime indicazioni di rendimento erano in area "low" 300 sul tasso Midswap. Il pricing del titolo con scadenza 28 aprile 2025 è atteso in giornata.

Incaricate dell'operazione Bnp Paribas, Deutsche Bank, JP Morgan, Mediobanca, Mps Capital Services e Santander. Banca Mps ha un rating Caa1 con un outlook positivo per Moody's, B con un outlook stabile per Fitch e B high, con un outlook stabile per Dbrs. 

Già la scorsa settimana Mps ha lanciato un'emissione obbligazionaria, in questo caso di tipo subordinato Tier 2 a tasso fisso, con scadenza 10 anni (rimborsabile anticipatamente dopo 5 anni dall'emissione), destinata a investitori istituzionali, per un ammontare pari a 400 milioni di euro, a un rendimento annuale dell'8%.

Il bond ha avuto un riscontro positivo presso gli investitori con ordini finali per oltre 900 milioni di euro e ha permesso alla banca di completare il programma di emissioni su questa tipologia di strumenti, oggetto di specifico commitment con la Commissione Europea.

In borsa al momento il titolo Mps balza contro corrente rispetto al mercato del 6,71% a quota 1,829 euro, spinto anche dalle anticipazioni dello scorso 16 gennaio di MF-Milano Finanza secondo cui sarebbe atteso per inizio febbraio il verdetto della Commissione Europea, decisivo per sbloccare la vendita di 11-12 miliardi di euro di non performing loans. 

La risposta dovrebbe arrivare il 7 febbraio, quando si riunirà il consiglio di amministrazione della banca per approvare i conti del quarto trimestre 2019 che, come anticipato dall'istituto, registreranno un impatto negativo di circa 1,2 miliardi di euro derivante dalla revisione del valore delle DTA (deferred tax asset, imposte anticipate). Una svalutazione che, in ogni caso, non comporterà impatti in termini di ratio patrimoniali, in quanto le DTA iscritte sono già dedotte direttamente dal capitale regolamentare.

Al contempo dovrebbero arrivare per venerdì 24 gennaio le offerte vincolanti sugli immobili dell'istituto senese, dopo la proroga che aveva fatto slittare la conclusione della gara prevista a fine 2019. E' attesa la partecipazione di Blackstone, che ha già presentato una proposta lo scorso anno, ma anche di Dea Capital e Hines. Il pacchetto in vendita comprende alcuni palazzi storici posseduti da Mps, asset che valgono circa 300 milioni di euro. (riproduzione riservata)