Mutui: interessi raddoppiati nel tasso fisso, +24% nel variabile. L’analisi della Fabi
Mutui: interessi raddoppiati nel tasso fisso, +24% nel variabile. L’analisi della Fabi
I nuovi mutui a tasso fisso, secondo la Fabi, sono passati da un interesse medio dell’1,8% al 4%. I nuovi mutui a tasso variabile invece sono arrivati al 2,8% dallo 0,6% di fine 2021. Tradotto in denaro, per un prestito da 150mila euro della durata di 20 anni la rata mensile è salita di 160 euro a 825 euro (+24%)

di Luca Carrello 30/01/2023 15:25

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Interessi quasi raddoppiati per i mutui a tasso fisso e aumenti del 24% per i finanziamenti a tasso variabile. È questo il quadro che emerge dal Dossier mutui e credito al consumo, realizzato dalla Federazione Autonoma Bancari Italiani (Fabi). L’analisi rivela gli effetti dell’aumento dei tassi d’interesse decisi dalla Bce sui prestiti alle famiglie. Quelle indebitate, in Italia, sono 6,8 milioni, pari al 25% del totale: di queste tre milioni e mezzo hanno acceso un mutuo per comprare una casa. Ed è proprio sui finanziamenti delle famiglie che inciderà la prossima riunione della Banca Centrale Europea del 2 febbraio. L’ipotesi ritenuta più probabile è quella di un ulteriore aumento dei tassi dello 0,5% (dopo la decisione di dicembre 2022 il tasso sui depositi è al 2%, quello sui rifinanziamenti principali al 2,5% e quello sui prestiti marginali al 2,75%).

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Quanto è aumentata la rata del mutuo nel 2022

I rialzi decisi nel 2022 hanno portato gli interessi dei nuovi mutui a tasso fisso quasi a raddoppiare, mentre per i finanziamenti a tasso variabile il rimborso mensile è salito del 24%. In particolare, i nuovi mutui a tasso fisso sono passati da un interesse medio dell’1,8% circa a una percentuale vicina al 4%. I nuovi mutui a tasso variabile invece sono arrivati al 2,8% dallo 0,6% di fine 2021. Tradotto in denaro, la Fabi stima che per un prestito da 150mila euro della durata di 20 anni la rata mensile sia salita a 825 euro. Si tratta di 160 euro in più (+24%) rispetto all’importo che si sarebbe ottenuto nel 2022, ovvero 665 euro.

Quanto ai vecchi mutui a tasso variabile, quelli cioè accesi prima dei rialzi dei tassi decisi dalla Bce, le rate sono cresciute in media del 43%. Chi pagava una rata di circa 500 euro ogni 30 giorni, quindi, spenderà ora 715 euro al mese (+215 euro). Le uniche a non essere interessate sono le rate dei vecchi mutui a tasso fisso: resteranno intatte fino al termine del piano di rimborso.

Quanto è salita la rata per comprare l’auto

Dalle ulteriori simulazioni della Fabi emerge che per un mutuo da 200mila euro, con tasso al 3,9% e durata di 25 anni, la rata mensile ha raggiunto i 1.056 euro. Per un finanziamento da 100mila euro, con tasso al 3,7% e durata 25 anni, la rata mensile è invece di 517 euro. Oltre ai mutui, anche le rate per i prestiti sono aumentate. Alla fine del 2021 il tasso d’interesse medio era dell’8,1%, percentuale che a gennaio 2023 è salita al 10,9%. Tradotto ancora una volta in denaro, la Fabi stima che per acquistare interamente a rate un’auto da 25mila euro, con un finanziamento da 10 anni, il costo totale passa da 37.426 euro a 42.272 euro: la differenza è di 4.847 euro (+13%). Infine, per acquistare una lavatrice da 750 euro interamente a rate, con un finanziamento da 5 anni, la cifra totale necessaria sale di 70 euro, da 942 euro a 1.012 euro (+7,5%). (riproduzione riservata)