Mps, nuove richieste di risarcimento per 1,8 miliardi, utile -86%. L'ad Lovaglio: infondate. Titolo sotto stress
Mps, nuove richieste di risarcimento per 1,8 miliardi, utile -86%. L'ad Lovaglio: infondate. Titolo sotto stress
Nel giorno dei conti semestrali (utile in calo dell'86%), la banca ha realizzato accantonamenti per 78 milioni dovuti ai rischi legali dopo aver ricevuto richieste stragiudiziali per 1,8 miliardi nel secondo trimestre

di Elena Dal Maso 05/08/2022 09:48

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Mps, la banca toscana in mano al Tesoro per il 64%, torna agli scambi (-6,5% a 0,42 euro per 420 milioni di capitalizzazione). Il gruppo senese ha realizzato accantonamenti al fondo rischi e oneri negativi per 78 milioni di euro, dovuti prevalentemente a rischi legali dopo aver ricevuto richieste stragiudiziali per 1,8 miliardi nel secondo trimestre.

Le richiesti stragiudizali ricevute "sono dubbie. Il fatto che si tratti di richieste seriali" già fa riflettere "e sono anche poco chiare riguardo alla tempistica e agli ammontari tanto che non avrebbero richiesto accantonamenti specifici. Inoltre non sono accompagante da argomentazioni chiare". E' il commento dell'ad di Mps, Luigi Lovaglio, presentando i risultati semestrali al mercato. 

L'ad Lovaglio, ritenendo infondate le nuove richieste extragiudiziali arrivate, ha dato mandato ai legali di proteggere gli interessi della banca.

Mps ha registrato nel secondo trimestre un incremento per circa 1 miliardo di euro di richieste stragiudiziali pervenute da una società di consulenza per conto di investitori istituzionali. Si tratta di "posizioni palesemente disomogenee sotto più profili, di assoluta indeterminatezza e generiche", scrive Mps.

All'inizio di agosto è poi giunto un ulteriore reclamo simile (800 milionoi di euro) dalla medesima società di consulenza. "Anche a detta di consulenti legali della banca, non sussistono le condizioni per l'effettuazione di qualsiasi stima di danno", nonostante ciò il gruppo senese ha provveduto ad effettuare accantonamenti.

Mps, i conti del primo semestre 2022

La banca senese guidata dall'ad Luigi Lovaglio ha chiuso il secondo trimestre 2022 con ricavi per 738,9 milioni di euro (733 milioni attesi dagli analisti di Intesa Sanpaolo), nel semestre 1,522 miliardi (1,516 miliardi delle aspettative di Intesa). L'utile netto trimestrale è di 17,5 milioni (14 milioni le attese) e nel semestre di 27,2 milioni (23 milioni gli analisti).

I ricavi del periodo aprile-giugno 2022 per 738,9 milioni si confrontano con i 740,5 milioni di un anno fa, gli oneri operativi per 533,1 milioni sono leggermente sotto i 537,9 milioni del 2021, il risultato operativo lordo si è attestato a 205,8 milioni (da 207,7 milioni), l'utile per 17,5 milioni si confronta con gli 82,8 milioni del secondo trimestre 2021 mentre quello del semestre per 27,2 milioni con i 202 milioni di un anno prima (-86,5%). (riproduzione riservata)