Mps, Moody’s migliora l’outlook a positivo. Ecco perché è possibile un upgrade di oltre un notch dei rating
Mps, Moody’s migliora l’outlook a positivo. Ecco perché è possibile un upgrade di oltre un notch dei rating
L’agenzia di rating ha confermato i rating Ba2 per i depositi e B1 per il debito senior non garantito. L’outlook positivo riflette l'aspettativa che la ristrutturazione, aiutata anche dal recente aumento di capitale da 2,5 miliardi, darà ulteriori risultati. E non solo. Titolo Mps in spolvero in borsa, focus sull’M&A

di Francesca Gerosa 01/06/2023 08:31

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Altra promozione di Moody’s su Banca Monte dei Paschi di Siena e non sarà l’ultima. Dopo l’upgrade a febbraio di due notch al long-term deposit rating e di tre notch al long-term senior unsecured rating, l’agenzia statunitense ha modificato l'outlook da stabile a positivo sul long-term deposit e senior unsecured debt rating di Mps, confermando i rating Ba2 per i depositi e B1 per il debito senior non garantito.

Moody’s: possibile un upgrade di oltre un notch dei rating di Mps

In particolare, ha spiegato Moody’s, il miglioramento del profilo creditizio della banca, riflesso in una maggior e sostenibile redditività e nella capacità di accesso al mercato obbligazionario, se confermato nei prossimi 12-18 mesi, può portare a un upgrade del rating Baseline Credit Assessment. Non solo. Le emissioni obbligazionarie attese per soddisfare il requisito Mrel rafforzeranno la posizione di liquidità del Monte. Infine, l'outlook positivo riflette l'aspettativa che la ristrutturazione in corso, aiutata anche dal recente aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro, darà ulteriori risultati.

Mps, si ricorda, ha chiuso il primo trimestre del 2023 con risultati molto forti e superiori alle attese degli analisti: un margine di interesse pari a 505 milioni di euro (+1% trimestre su trimestre, +57% anno su anno), ricavi totali a 879 milioni (+5% trimestre su trimestre, +12% anno su anno) e un utile netto pari a 236 milioni. Il raggiungimento degli obiettivi del piano potrebbe portare a un upgrade di oltre un notch dei rating di Mps, secondo Moody’s.

Ecco i principali rating di Moody's su Mps: BCA (rating standalone) b1; Long-term deposit Ba2; Long-term senior unsecured debt B1; Junior senior unsecured debt B1; Subordinated debt B2.

Focus sulla privatizzazione

Nel frattempo, con la privatizzazione di Mps, controllata dal Mef, il governo punta a creare un mercato del credito ancora più competitivo, come ha detto di recente il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti. Gli impegni concordati con l'Ue al momento del salvataggio di Mps nel 2017 vincolano Roma a vendere la propria partecipazione del 64% nella banca. «Mps può diventare preda ambita invece di qualcosa da tenere lontana, può diventare un elemento chiave anche per definire l'assetto del credito in Italia», ha sottolineato il ministro. Il governo potrebbe cedere all’inizio solo una quota di minoranza dell’istituto senese.

Banco e Agricole si defilano, ma il titolo Mps sale in borsa

Resta, però, difficile per Mps trovare un partner. Ieri, 31 maggio, Massimo Tononi, presidente di Banco Bpm, ha ribadito che la banca non è interessata a un'aggregazione con l'istituto senese. Anche il presidente di Credit Agricole Italia ha escluso un interesse per la banca: «Stiamo bene così come siamo, per il momento», ha detto Ariberto Fassati. La strategia stand alone, ha aggiunto Tononi, ha permesso a Banco Bpm di riportare risultati importanti e il presidente è convinto che la banca sarà in grado di creare ancora molto valore per gli azionisti su base stand alone. In passato era stato ipotizzato un interesse di Unicredit per Banco Bpm, ma le ultime dichiarazioni da parte del ceo dell’istituto di Piazza Gae Aulenti, Andrea Orcel, sembrano confermare la volontà del top management di distribuire il capitale in eccesso agli azionisti piuttosto che utilizzarlo per acquisizioni. Comunque, in borsa non scema l’appeal speculativo sul titolo Mps, in rialzo del 3,18% a 2,175 euro in compagnia di Banco Bpm (+2,08% a 3,734 euro) e di Unicredit (+2,89% a 18,43 euro). (riproduzione riservata)