Moody's boccia il private credit. L’agenzia di rating declassa l’outlook dei grandi fondi Usa per timori sulla qualità del credito
Moody's boccia il private credit. L’agenzia di rating declassa l’outlook dei grandi fondi Usa per timori sulla qualità del credito
La scure cade sui veicoli gestiti da Blackrock, Kkr, FS Investments e Oaktree Capital. L’outllook passa da stabile a negativo. Sono previste tensioni sul debito in un contesto di tassi di interesse più elevati

di di Luca Gualtieri 25/04/2024 20:00

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Le agenzie di rating accendono un faro sul private credit, uno dei principali canali di finanziamento alternativi al settore bancario a livello internazionale.

La decisione di Moody’s

Su quattro dei maggiori fondi attivi nel comparto è calata la scure di Moody’s, alla luce delle preoccupazioni sulla capacità dei debitori di rientrare dalle esposizioni. L’agenzia americana nel dettaglio ha bocciato i veicoli gestiti da Blackrock, Kkr, Fs Investments e Oaktree Capital Management, che gestiscono complessivamente masse per totale per oltre 20 miliardi di dollari. Per tutti l’outlook è stato abbassato da stabile a negativo alla luce del crescente numero di non performing loan che si stanno accumulando negli attivi delle società.

Anche se i fondi hanno mantenuto il rating Baa3, cioè il gradino più basso dell’investment grade, il declassamento ad outlook negativo è la prima mossa di questo tipo che Moody’s compie nei confronti del settore dal 2020. Di solito inoltre una decisione di questo genere prelude a un downgrade a junk in un arco temporale compreso tra 18 e 24 mesi. Sul settore pende insomma una spada di Damocle.

Il private credit è cresciuto molto sui mercati internazionali negli ultimi anni. Da un lato i nuovi operatori hanno colmato il vuoto lasciato dalle banche che la crescente pressione regolamentare ha reso sempre più avverse al rischio.

La mina dei crediti deteriorati

Dall’altro lato i fondi hanno approfittato delle politiche monetarie espansive attuate dalle banche centrali per rastrellare liquidità con la promessa di rendimenti molto appetibili. L’aumento dei tassi di interesse ha però cambiato bruscamente il quadro. Secondo quanto riportato da Reuters, per FS, Kkr e Oaktree Specialty Lending il volume dei crediti in difficoltà è più che raddoppiato nel quarto trimestre del 2023, salendo fino al 6,4% del portafoglio complessivo, al di sopra della mediana calcolata da Moody's. Blackrock Capital invece ha registrato un balzo dall’1,2% al 2,2% dello stock, con un impatto anche sulla performance borsistica delle azioni, che sono scese del 9% dal febbraio scorso.

La posizione incagliata più rilevante per Oaktree è stata un prestito di 47 milioni di dollari a Thrasio, l’aggregatore di venditori online finito in Chapter 11 a febbraio, che conta Bain Capital, Blackrock, Goldman Sachs, Hps Investment Partners e Monroe Capital tra i finanziatori.

Gli altri allarmi di Moody's

Non è peraltro la prima volta che Moody’s va in pressing sul settore del private credit. Già all’inizio di quest’anno, l’agenzia aveva avvertito che i rendimenti del comparto avrebbero potuto finire sotto stress per i crescenti livelli di concorrenza e di rischiosità dei portafogli. Un quadro che potrebbe ulteriormente aggravarsi nei prossimi mesi, specie se i tagli dei tassi di interesse dovessero tardare ancora. (riproduzione riservata)