Mercato immobiliare, +9% per i prezzi delle case innovative
Mercato immobiliare, +9% per i prezzi delle case innovative
La domanda residenziale continua ad essere principalmente caratterizzata dal desiderio di miglioramento abitativo. Secondo l'ultimo report d Scenari Immobiliari il 13% delle famiglie ha accresciuto il desiderio di trovare un'abitazione durante il periodo di lockdown

di Rossella Savojardo 17/09/2021 18:59

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In Italia nel 2021 oltre il 50% delle famiglie vorrebbe cambiare casa nel prossimo biennio. La quasi totalità di queste punta all'acquisto, mentre il 13% afferma che il desiderio di cercare una soluzione abitativa diversa da quella attuale è nato e cresciuto proprio in corrispondenza dei periodi di maggiori limitazioni agli spostamenti personali. Sono questi alcuni dei dati del rapporto realizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con Abitare Co. presentato oggi nel corso del ventinovesimo forum.

In prima approssimazione la domanda residenziale continua ad essere principalmente (68%) caratterizzata dal "desiderio di miglioramento abitativo", circa il 20% da necessità o passaggio dalla locazione, mentre per quasi il quindici per cento è determinata da investimento, per sé o per i figli, componente in forte calo dal 2020. In questo scenario, la pressante domanda di immobili di qualità comporta ricadute importanti sul piano dello sviluppo immobiliare e territoriale. Progettazione, realizzazione e gestione dell'edificio lungo il suo ciclo di vita, con un approccio innovativo, possono massimizzare le ricadute positive, anche sotto il profilo dei rendimenti attesi.

A livello nazionale i canoni di locazione potranno crescere dell'8% e i prezzi di vendita del 9% per quelle operazioni particolarmente innovative e aderenti ai nuovi bisogni della domanda. A Milano si è stimato che l'incremento dei canoni di locazione di mercato oscilli tra il 9% delle zone centrali e l'11,5% degli ambiti urbani periferici, mentre per quanto riguarda i valori unitari di vendita il valore aggiunto oscilla tra il 9,5% e il 10%, con punte del 12% in corrispondenza dell'anello semicentrale. Si ipotizza che Milano supererà le 27.500 compravendite nel 2030, con una parte della domanda traslata sulla locazione. Del compravenduto circa 3.100 riguarderanno immobili nuovi (oltre il dieci per cento del totale) e 470 servizi con residenze nella forma più evoluta (circa il quindici per cento della nuova offerta immobiliare). 

"Lo sviluppo del settore residenziale nel prossimo decennio", ha dichiarato Francesca Zirnstein, direttore generale Scenari Immobiliari, "sarà inevitabilmente legato all'offerta da parte del mercato di forme evolute di abitazioni, studentati, short-term-rent, co-living e co-housing, multifamily e build to rent, con servizi e tagli di alloggi diversificati per ospitare i giovani e i diversi tipi di famiglie, e di senior housing per offrire luoghi di condivisione e servizi ad anziani autosufficienti che non vogliono rinunciare all'autonomia. Sono tutti edifici costituiti da cellule abitative e completati da amenities che devono essere numerose e variare in relazione al tipo di residenza. Queste rappresentano il minimo comun denominatore che l’offerta di case del futuro dovrà offrire e in quest’ottica la scelta di locazione gestita presenta vantaggi innegabili". (riproduzione riservata)