La trimestrale di Tesla batte le attese nonostante la crisi dei chip
La trimestrale di Tesla batte le attese nonostante la crisi dei chip
Il colosso americano, guidato da Elon Musk, ha esibito dati record nel terzo trimestre. Su base annua, l’aumento dell'utile netto è stato del 389%, il fatturato è salito del 57%. Le sfide della supply chain rimangono, ma non sembrano aver impattato l'espansione della società. Unica nota stonata: il bitcoin è costato una svalutazione di 51 milioni di dollari. Titolo in calo negli scambi after-hours

di Roberto Italia 21/10/2021 11:10

Ftse Mib
34.249,77 23.51.16

+0,91%

Dax 30
18.161,01 23.51.16

+1,36%

Dow Jones
38.239,66 23.51.16

+0,40%

Nasdaq
15.927,90 23.51.16

+2,03%

Euro/Dollaro
1,0694 23.00.32

+0,06%

Spread
134,82 17.29.29

-4,45

Tesla ha comunicato ieri, dopo il suono della campana a Wall Street, i risultati finanziari del terzo trimestre del 2021. Sono dati impressionanti se si pensa ai problemi della catena di approvvigionamento globale, che stanno pesando specialmente sull'industria dell'auto. L'utile netto dell'azienda di Palo Alto è balzato a 1,62 miliardi di dollari, +389% rispetto a un anno fa, quando era stato pari a 331 milioni di dollari. È la seconda volta che la multinazionale ha sorpassato la soglia del miliardo.

Escludendo le voci straordinarie, l'utile per azione adjusted è stato di 1,86 dollari, in rialzo del 145%. Per quanto riguarda il fatturato è salito del 57% a 13,76 miliardi di dollari contro gli 8,77 miliardi del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Il colosso statunitense ha in entrambi i casi battuto le attese degli analisti raccolte da Refinitv: l'eps adjusted era dato a 1,59 dollari, mentre i ricavi a 13,63 miliardi. Ma secondo altre stime, per esempio quelle di Visible Alpha e di Bloomberg, il fatturato era previsto a 13,9 miliardi.

Il margine lordo è aumentato al 30,5% per il core business di Tesla, quello delle auto, e al 26,6% in totale, un record per almeno gli ultimi cinque trimestri. Una fetta di fatturato (806 milioni di dollari) è arrivata dalla divisione "generazione e stoccaggio di energia", che comprende anche il solare. Ma la parte del leone ha continuato a farla il comparto automotive, che ha registrato ricavi per circa 12 miliardi di dollari (+58% anno su anno).

A inizio mese Tesla aveva comunicato per il terzo trimestre la consegna a livello globale di 241.300 veicoli elettrici, in rialzo anno su anno del 73,2%, e la produzione di 237.823 vetture nei tre mesi conclusi il 30 settembre 2021. Tesla ha comunicato tra l'altro che il prezzo medio di vendita (asp) dei suoi veicoli è sceso del 6% su base annua "a causa del continuo spostamento del mix dei prodotti verso veicoli a prezzi più bassi". I vertici della società di Palo Alto hanno confermato l'outlook precedente, secondo cui l'obiettivo su un orizzonte pluriennale è quello di ottenere un incremento annuo delle consegne di auto elettriche nell'ordine del 50%.

Al contrario di altre case automobilistiche, come General Motors e American Honda, Tesla ha registrato vendite in aumento, aggiornando il proprio record, grazie alla forte domanda e nonostante la crisi dei chip e i problemi alle filiere. "Una serie di sfide, tra cui carenze di semiconduttori, congestione nei porti e blackout continui, hanno avuto un impatto sulla nostra capacità di mantenere le fabbriche in funzione a pieno regime", ha affermato Tesla nella lettera agli azionisti ieri. "Riteniamo che i nostri team di supply chain, ingegneria e produzione abbiano affrontato queste sfide globali con ingegnosità, agilità e flessibilità che non hanno eguali nel settore automobilistico".

Da ultimo, tra le altre voci di bilancio particolarmente monitorate dagli investitori, c'è quella relativa al bitcoin che, nel terzo trimestre, è costata alla compagnia californiana una svalutazione di 51 milioni di dollari. Dopo aver chiuso la seduta di ieri in rialzo dello 0,18%, il titolo Tesla ha perso a Wall Street lo 0,71% negli scambi after-hours, scendendo a quota 859,64 dollari. (riproduzione riservata)