I primi segnali di un possibile rallentamento nella stretta monetaria da parte della Fed hanno garantito una giornata positiva per le borse europee. A Piazza Affari il Ftse Mib chiude in leggero rialzo (+0,6% a quota 24.731 punti) insieme agli altri listini del Vecchio Continente (+0,79% Francoforte, +0,01% Londra, +0,42% Parigi) nel giorno in cui Wall Street è chiusa per la festività del Thanksgiving.
Anche dopo la pubblicazione dei verbali della Bce, dai quali è emerso che alcuni membri del board avrebbero optato per un rialzo di 50 punti base, l’euro è rimasto in netto rialzo sul dollaro a 1,04. Quanto ai titoli di Stato, il rendimento del Btp decennale è rimasto in calo al 3,6% con lo spread tra Btp e Bund a 182 punti.
Quanto ai titoli, a Milano ancora acquisti su Saipem (+1,55%) dopo che Jefferies ha alzato da 1 a 1,4 euro il prezzo obiettivo sull'azione. Bene anche Recordati (+2,68%), Tim (+2,78%) e Terna (+2,26%). Pesante invece Banca Generali (-5,31%) in scia al venire meno delle speculazioni M&A. Secondo le ultime indiscrezioni l'idea di Generali Assicurazioni (+0,24%) di siglare un accordo con Guggenheim Partners sarebbe passata in secondo piano, in scia alle preoccupazioni per il prezzo e il peggioramento delle condizioni di mercato.
Alle ore 14:00 il Ftse Mib sale dello 0,24%, meno del Cac 40 (+0,34%) e del Dax (+0,72% grazie ai buoni dati dell’IFO). Lo spread si contrae a 183,57 punti base, mentre il Btp decennale rende il 3,7%, tornando ai minimi dallo scorso agosto. A Piazza Affari corrono Telecom Italia (+2,97%), Recordati (2,63%), Saipem (1,12%), Enel (1,54%), Stellantis (1,05%), mentre le banche restano deboli.
Banca Generali perde il 6,87% a 31,57 euro e viene sospesa alle 13:43, Mps il 2,02%. In una seduta già fredda per i titoli assicurativi e finanziari, la banca controllata dal gruppo assicurativo si scontra quindi con uno stop in Borsa e un teorico calo del 6,5% dopo l'ipotesi (riportata da Bloomberg) che Generali abbia rinunciato ad acquistare il gestore Usa Guggenheim.
L'ipotesi era che per finanziare l'acquisizione della società di risparmio gestito americana il Leone avrebbe venduto Banca Generali. Il titolo Generali invece procede cauto in rialzo dello 0,36%. Secondo quanto riportato, Generali avrebbe sollevato preoccupazioni per il costo eccessivo, il dollaro forte e per il difficile mercato dei finanziamenti e il contesto economico. Secondo le fonti la transazione al momento sembra improbabile ma i colloqui potrebbero eventualmente essere ripresi. Generali sta anche esaminando altre potenziali acquisizioni negli Stati Uniti, in Asia e in Europa.
I mercati azionari europei restano positivi, con l’indice Eurostoxx 600 che ha toccato il massimo degli ultimi tre mesi e il Dax a Francoforte salito sopra quota 14.460, il livello più alto dall'8 giugno. Gli investitori hanno digerito gli ultimi verbali della riunione della Federal Reserve in cui una sostanziale maggioranza di membri del board ha convenuto che un ritmo più lento degli aumenti dei tassi di interesse sarebbe ora appropriato, in attesa della pubblicazione dei verbali della Banca centrale europea prevista per oggi.
Sul fronte delle notizie societarie europee, il rivenditore europeo di prodotti per la casa Kingfisher ha mantenuto sostanzialmente intatte le previsioni finanziarie per il 2022-23, dopo un forte terzo trimestre, aiutato dalla domanda di prodotti ad alta efficienza energetica.
Il produttore del cognac Remy Martin e Remy Cointreau ha spiegato che il secondo semestre rifletterà un ritorno alle normali tendenze di consumo dopo due anni di «crescita eccezionale». Elekta, il produttore di apparecchiature per radioterapia, ha avvertito che le condizioni macroeconomiche incerte e i problemi della catena di approvvigionamento hanno danneggiato i margini del terzo trimestre.
Alle ore 10:50 Piazza Affari resta debole (+0,2%), trainata dai titoli MFE (+2,8% circa), Telecom Italia (+2,2%), Saipem (+2,2%) ma appesantita dalle banche. Mps cede il 2% a 1,79 euro, Banco Bpm l’1,8%, Banca Popolare di Sondrio l’1,35%, Unicredit lo 0,7%. Intesa Sanpaolo, invece, si muove sopra la parità. Lo spread saler a 188 punti circa.
L’indice Dax a Francoforte sale dello 0,7% grazie anche all’indice IFO tedesco sulla fiducia delle aziende. L'indicatore IFO Business Climate in Germania è infatti salito al livello di 86,3 a novembre da 84,3 di ottobre, era il dato più debole da maggio 2020. Il livello ha superato le previsioni di mercato di 85.
L'indicatore sulle aspettative è migliorato mentre l'economia tedesca sta inviando segnali di speranza anche se il sottoindice sulle condizioni attuali è peggiorato.
Alle ore 9:35 il Ftse Mib perde slancio (+0,2%), iniziano le vendite sul settore del lusso con i contagi da Covid che stanno mettendo in difficoltà la Cina. Brunello Cucinelli perde oltre l’1%, Ferrari e Moncler attorno allo 0,7%.
Sul fronte bancario, Mps aveva aperto bene, ma dopo mezz’ora dall’avvio cede il 2,3%, peggiore blue chip di Piazza Affari. Bene invece Saipem e Telecom Italia che guadagnano l’1,5%, mentre MFE A svetta con un +3,7%.
Piazza Affari apre la sessione di giovedì 24 novembre 2022 in rialzo dello 0,4%, lo spread sale a 187 punti, mentre in Btp decennale viaggia laterale con un rendimento del 3,738%. Oggi è Thanksgiving Day negli Usa, le borse sono chiuse.
In avvio gli acquisti si concentrano su Saipem (+1,8%), Mps, Telecom Italia e Snam, tutte oltre l’1%, mentre sul fronte opposto perdono attorno lo 0,6% Saras, Prysmian, Amplifon e Campari.
I futures sull’Eurostoxx 50 sono sopra la parità alle ore 8:10 di giovedì 24 novembre 2022, dopo che i mercati asiatici si sono mossi positivi, tranne Shanghai (-0,3%), debole a causa dell’aumento dei contagi da Covid in Cina. Il petrolio Wti americano continua a scendere (-0,65% a 77,43 dollari il barile), mentre una Fed dai toni più miti aiuta l’euro a correre (+0,4% a 1,0437) facendolo tornare ai livelli di giugno 2022.
Gli ultimi verbali della riunione della Federal Reserve hanno mostrato che la maggior parte dei funzionari ha sostenuto la necessità di moderare presto il ritmo degli aumenti dei tassi, mentre solo una minoranza ha chiesto un costo del denaro finale più alto.
Nel frattempo, la Bank of Korea ha deciso di optare per un aumento di 25 punti base nel tentativo di domare l'inflazione senza sacrificare la crescita, valutando al contempo le implicazioni dell'aumento dei casi di Covid in Cina sull'economia e sui mercati globali.
Oggi verranno resi noti i verbali della riunione di novembre della Bce.
Sul fronte dei dati macro, occhi puntati sull'Ifo tedesco di novembre, in
agenda alle 10:00.
Sul fronte dei bond, giovedì 24 ottobre è prevista l’asta dei Btp Short Term a 2 anni per un ammontare di 1-1,25 miliardi di euro; Btp a 7 anni
per un valore complessivo di 1,25-1,5 miliardi di euro.
A piazza Affari sempre sotto i riflettori degli analisti Saipem. Jefferies ha alzato da 1 a 1,4 euro il prezzo obiettivo sull'azione, con rating buy. eri il titolo aveva festeggiato con un +4,87% a 1,0305 euro l'upgrade a buy da parte di Societe Generale.
Stellantis sta considerando la possibilità di produrre veicoli elettrici compatti (Ev) in India per l'esportazione, ma non ha ancora preso una decisione definitiva, ha detto l'ad Carlos Tavares.
Quanto a Telecom Italia, la presidenza del consiglio ha convocato per lunedì 28 novembre i segretari delle principali organizzazioni sindacali per discutere della situazione del gruppo, hanno riferito fonti sindacali.
Generali sta studiando come mantenere i rapporti commerciali con Iccrea Banca in vista della scadenza a fine anno della partnership assicurativa tra Iccrea e Cattolica, ora di proprietà di Generali, secondo quanto riferito a Reuters da due fonti.
Iccrea riceverà questa settimana le offerte non vincolanti per selezionare un partner assicurativo, hanno detto le fonti.
Quanto a Banca Finnat Euramerica, giovedì è il primo di due giorni di sospensione dalle negoziazioni prima della revoca da lunedì 28 novembre. (riproduzione riservata)