Jamie Dimon, l’amministratore delegato di JP Morgan, è uno dei manager più famosi e in vista di Wall Street. E ora il banchiere ritiene che l’economia americana sia sì in pieno «boom», ma avverte che è meglio essere «cauti» perché le possibilità di un atterraggio morbido sono ancora concrete.
Intervistato all'Economic Club di New York dal Financial Times, Dimon ha raccontato che l'economia americana è «incredibile» e che si trova in una situazione di «boom da un po' di tempo» nonostante la paura dei mercati che il rialzo veloce dei tassi da parte della Fed negli ultimi due anni possa provocare una recessione, come accaduto negli anni Ottanta del secolo scorso.
Se il petrolio torna a 120 dollari
«Siamo abbastanza in buona forma e finora appare più uno scenario di atterraggio morbido», ha detto Dimon. «Restiamo cauti». Anche perché, ha poi proseguito Dimon, 68 anni, resta ancora da comprendere come mai le tensioni geopolitiche non abbiano fino ad ora avuto un impatto più significativo sul prezzo del petrolio, il Wti americano per esempio viene scambiato a circa 84 dollari al barile.
«Sono un po’ sorpreso che la situazione non sia peggiorata sul fronte del petrolio e del gas», ha sottolineato il banchiere, citando i rischi di attacchi alle infrastrutture energetiche. «Non ci vuole molto per riportare i prezzi del petrolio e del gas a 120 dollari o più in alto».
Dimon è un banchiere così importante a Wall Street che lo scorso anno un miliardario e gestore di hedge come Bill Ackman gli aveva chiesto di candidarsi alle presidenziali Usa. Ma Dimon, ha spiegato durante l’intervista, ha «resistito». «Ho sempre detto che mi piacerebbe essere presidente, ma dovreste arrivare ad ungermi», il commento di Dimon, tra le risate della folla.
Il manager ha però invitato più persone fra gli imprenditori e i dirigenti a prestare servizio per il governo. E non si è esentato da fornire qualche consiglio politico: «Voglio che il prossimo presidente, chiunque esso sia, inserisca l’altro partito nel proprio gabinetto», ha detto. «Quindi, se si tratta di Biden, inserirà alcuni repubblicani nel suo gabinetto. Se è Trump, metterà alcuni democratici nel proprio gabinetto».
Dimon ha anche elogiato il primo ministro indiano Narendra Modi, che sta conducendo una campagna per vincere un altro mandato di cinque anni. «Modi ha fatto un lavoro incredibile in India», ha detto Dimon. «Conosco la stampa liberale qui, ha picchiato duro contro di lui. Ma Modi ha fatto uscire dalla povertà 400 milioni di persone», ha concluso Dimon. (riproduzione riservata)