Le borse asiatiche proseguono contrastate nonostante le notizie positive giunte dal continente americano. Wall Street, infatti, ha chiuso in rialzo la seduta della vigilia dopo che dalle minute dell'ultima riunione della Federal Reserve è emerso che la maggior parte dei banchieri vuole "presto" un rallentamento del rialzo dei tassi. Nella giornata del 24 novembre le borse Usa resteranno chiuse per il giorno del Ringraziamento.
L'unico a balzare è il Nikkei che alle ore 7:30 italiane sale dell'1,03%. I migliori performer del listino includono Nexon in rialzo del 4,7%, Lasertec che aggiunge il 4,6% e Z Holdings in rialzo del 4,3%. Mitsui O.s.k. Lines sale del 2,2% dopo che la società ha riferito che investirà almeno 100 miliardi di yen in nuove navi da crociera.
In rialzo di quasi in punto percentuale anche la Corea del Sud (Kospi +0,9% alle ore 07:30 italiane) dopo che la Banca di Corea ha aumentato i tassi di interesse di riferimento di 25 punti base, portandoli al 3,25%. Reazione positiva anche dello won coreano si è leggermente rafforzato contro il dollaro Usa a 1.332. I mercati credono adesso che la banca centrale possa aver terminato il suo ciclo di rialzi dei tassi. "L'inflazione della Corea del Sud potrebbe aver raggiunto il picco e, con il rallentamento della crescita, ci sono buone possibilità per la banca centrale del paese di porre fine al suo attuale ciclo di inasprimento con l'aumento dei tassi di 25 punti base di giovedì al 3,25%", ha infatti affermato in una nota Gareth Leather, economista senior di Capital Economics per l'Asia.
In Cina l'indice Shanghai alle ore 07:30 è in calo dello 0,09%, mentre lo Szse Component scivola dello 0,27%. Hong Kong è l'unica a registrare una performance positiva (+0,7%). A pesare sui listini è ancora la diffusione dei contagi da Covid-19: i nuovi casi sono oltre 31mila, compresi quelli senza sintomi, un record dall’inizio della pandemia. Le infezioni e la politica zero-Covid di Pechino stanno lasciando indietro il Paese nella ripresa post-pandemenica.
Secondo l’ultimo sondaggio della società immobiliare commerciale Cushman & Wakefield Plc,Hong Kong ha perso il suo posto di numero uno al mondo per lo shopping di lusso. La Upper Fifth Avenue di Manhattan è ora la strada più costosa a livello globale per lo shopping, Il quartiere Tsim Sha Tsui di Hong Kong è al secondo posto, seguito dall'Italia Via Montenapoleone a Milano.
I prezzi del petrolio hanno ridotto le perdite (-0,54% il Brent a 84 dollari al barile, -0,49% il Wti a 77 dollari) rispetto ai cali generalizzati della viglia. Il greggio oscilla comunque intorno ai minimi da due mesi poiché il tetto al prezzo proposto per il petrolio russo dalle nazioni del Gruppo dei Sette (G7) è stato considerato superiore agli attuali livelli commerciali, una notizia che ha così alleviato le preoccupazioni per la scarsità dell'offerta. Sul valutario lo yuan continua a rafforzarsi sul dollaro. Il biglietto verde tratta a 138 yen adesso, ben al di sotto della quota di 144 yen raggiunta durante l'anno. (riproduzione riservata)