Il mutuo green costa meno, il tasso medio è di 25 punti base inferiore rispetto ai mutui tradizionali
Il mutuo green costa meno, il tasso medio è di 25 punti base inferiore rispetto ai mutui tradizionali
MutuiOnline.it segnala che l'importo medio richiesto è più alto di circa il 30% rispetto agli altri mutui con un Ltv inferiore del 64%. Fari accesi sulla sostenibilità degli immobili: il prossimo 7 dicembre l'Ue sarà al lavoro per l'ultimo negoziato sulla normativa sulla casa green

di di Rossella Savojardo 05/12/2023 00:14

Ftse Mib
33.812,44 23.50.31

+0,12%

Dax 30
18.417,55 23.50.31

+0,65%

Dow Jones
40.589,34 4.15.55

+1,64%

Nasdaq
17.357,88 23.50.31

+1,03%

Euro/Dollaro
1,0859 23.00.33

-0,05%

Spread
136,43 17.29.58

+0,06

Lo sprint finale per la direttiva Ue sulla «Casa Green» è alle porte. La normativa, che aveva fatto molto discutere a marzo quando fu approvata dal Parlamento Europeo prevedendo, nella sua proposta originale, il passaggio di tutti gli immobili residenziali in classe E entro il 1° gennaio 2030, e in classe D entro il 2033, al fine di arrivare a zero emissioni entro il 2050, ora aspetta il 7 dicembre l'ultimo negoziato tecnico. «L'obiettivo della normativa è sfidante», commenta Alessio Santarelli, direttore generale gruppo MutuiOnline, «il settore immobiliare rappresenta oltre il 30% delle emissioni in Europa, quindi è fondamentale trovare una soluzione che sia sostenibile da un punto di vista ambientale e economico».

Oltre 300 miliardi per rendere green gli immobili italiani

Il compromesso che si prospetta vedrebbe l'Ue a definire alcuni scaglioni per raggiungere l'efficientamento energetico lasciando molta più discrezionalità agli stati membri, che probabilmente dovranno definire in autonomia una timeline per l'efficientamento degli edifici. In Italia l'età del patrimonio immobiliare non aiuta: gli edifici considerati prioritari sono 5 milioni sui 10 milioni di immobili in classe energetica E, F o G. Secondo i calcoli di MutuiOnline.it per ristrutturare i 5 milioni di immobili portandoli alla classe energetica richiesta dall'Ue ci vorrebbe un investimento totale di oltre 300 miliardi, almeno 20 mila euro per ciascun immobile.

Il mutuo green costa meno

«Sarà sicuramente necessario introdurre incentivi per la ristrutturazione di immobili», continua Santarelli. «I mutui green, per immobili di classe A o B, già oggi offrono sconti su tassi d'interesse o su spese accessorie, con un tasso medio di 25 punti base inferiore rispetto ai mutui tradizionali. Potrebbero esserlo ancora di più se si pensasse a uno sgravio fiscale o a una garanzia statale dedicata».

Stando ai calcoli di MutuiOnline.it considerando un tasso fisso, e simulando un mutuo da 200 mila euro trentennale, richiesto da un quarantenne residente a Milano, la migliore offerta di mutuo tradizionale ha un Tan del 3,8%, una rata pari a 932 euro e Taeg pari al 3,98%. Con gli stessi parametri, un mutuo green ha una rata di circa 35 euro in meno al mese, con un Tan più basso (al 3,49%) così come il Taeg (al 3,63%).

A causa dell'aumento dei tassi nell'ultimo anno, inoltre, da MutuiOnline.it osservano un aumento nella richiesta di mutui verdi a trent'anni (dall'1,3% nel 2022 al 9,6% del 2023). Gli importi medi richiesti (173.136 euro) sono rimasti stabili e sono circa il 30% più alti rispetto a quelli dei mutui tradizionali (attorno ai 135 mila). Anche l'Ltv (rapporto loan to value) si conferma più basso: nel 2023 si attesta al 64,3%, rispetto al 72% degli altri. (riproduzione riservata)