Ieg va in borsa a 3,7 euro per azione
Ieg va in borsa a 3,7 euro per azione
Il collocamento dell'offerta riservata a investitori istituzionali della società che gestisce le fiere di Rimini e Vicenza chiude in anticipo rispetto ai tempi previsti. Si va al minimo della forchetta. Debutto il 19 giugno. Market cap di 114,2 milioni

17/06/2019 16:47

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In borsa, ma al minimo della forchetta di prezzo. Italian Exhibition Group (Ieg) ha concluso in anticipo il periodo di collocamento dell'offerta riservata a investitori istituzionali trovando apprezzamento sul mercato anche se l'operazione è stata definita al prezzo minimo dell'offerta individuata inizialmente (3,7-4,2 euro per azione), ossia 3,7 euro per azione.

La società che gestisce le fiere di Rimini e Vicenza presieduta da Lorenzo Cagnoni e guidata dall'ad Ugo Ravanelli ha comunicato che gli azionisti di riferimento Rimini Congressi e Salini Impregilo, "d'intesa con i coordinatori dell’offerta, Equita e Intermonte, hanno deciso di anticipare la chiusura del periodo di offerta relativo al collocamento delle azioni della società poste in vendita dagli azionisti, riservato ad investitori qualificati in Italia e istituzionali esteri", si legge in un comunicato diramato poco fa. L'offerta è finalizzata alla quotazione delle azioni su Mta: la data di avvio delle negoziazioni è stata fissata per mercoledì 19 giugno.

In base alle richieste pervenute nell’ambito dell’offerta, sono state assegnate 5,392 milioni di azioni a 27 sogetti richiedenti (complessivamente pari al 17,47% del capitale sociale post offerta), di cui 4,87 milioni di azioni vendute da Rimini Conressi e le restanti da Salini Impregilo. La domanda complessiva è stata pari a 1,8 volte il quantitativo offerto. All'esito dell'offerta, Rimini Congressi detiene una partecipazione pari al 49,29% del capitale sociale della società ed eserciterà, grazie al voto maggiorato, il 61,36% dei diritti di voto.

In base al prezzo di offerta la capitalizzazione di Ieg alla data di avvio delle negoziazioni sarà pari a 114,2 milioni. "I proventi derivanti dal collocamento spettanti agli azionisti venditori, al netto delle spese e delle commissioni riconosciute al consorzio di collocamento, sono di 18,1 milioni".

Il processo di quotazione è stato gestito, oltre che dai global coordinator, Equita e Intermonte (è anche lo sponsor della società), dallo studio legale Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli&Partners  e dallo studioDLA Piper assiste i Coordinatori dell’Offerta.