Saipem è vicina a chiudere nuovi contratti da almeno 2-4 miliardi di dollari con Saudi Aramco sui progetti Berri e Marijan. Infatti, secondo fonti di stampa, la società avrebbe battuto di misura Hyundai Engineering & Construction e Petrofac nella gara per l'ampliamento del progetto Berri, campo a petrolio e gas nel Golfo Persico (secondo un articolo di Upstream dello scorso 7 giugno, il valore del contratto sarebbe di circa 2 miliardi di dollari).

Inoltre, Saudi Aramco sarebbe vicina ad assegnare altri cinque pacchetti onshore per il maxi-progetto Marijan. Contratti che insieme valgono oltre 6 miliardi di dollari e prevedono l'ampliamento dell'attuale impianto di separazione di gas e petrolio a Tanjib e la costruzione di un nuovo impianto di gas onshore, a 260km a nord di Dhahran. Gli osservatori del progetto hanno affermato che Saudi Aramco dovrebbe chiudere parte di questi contratti proprio con Saipem.

Saudi Aramco sta investendo in maniera rilevante su alcuni grandi progetti come, appunto, Marjan, Berri e Zuluf, per incrementare la produzione di petrolio e gas dai campi offshore maturi, con pacchetti sia onshore sia offshore, dove gli analisti di Equita vedono Saipem ben posizionata. Per questo confermano il rating buy e il target price a 5,4 euro, come Banca Akros (target price a 6,40 euro), sul titolo che però oggi in borsa cede lo 0,62% a 4,139 euro, complice il prezzo del petrolio Brent in calo dello 0,16% a 61,91 dollari al barile.

Per Fidentiis, anche se la raccolta ordini di Saipem sta andando molto bene quest'anno, soprattutto grazie al recente riconoscimento del contratto EPC da 6 miliardi di dollari in Mozambico per il progetto LNG Anadarko, il rating sull'azione resta sell con una valutazione tra 3,6 e 3,8 euro. "Ricordiamo che il margine ebitda del business E&C onshore è intorno al 3-4% contro la media del gruppo del 10%. E poi il titolo da inizio anno è salito del 28% rispetto al -5% dei competitor", notano gli esperti di Fidentiis.