Facebook Italia deve urgentemente chiarire in cosa consistono le annunciate attività intraprese dal social network in vista dell'elezione per il rinnovo del parlamento italiano del 25 settembre, ormai alle porte. Questa la richiesta inviata dal Garante per la Privacy a Meta, la società che gestisce Facebook, per avere prove sul corretto trattamento dei dati e al rispetto della libertà di pensiero degli utenti.
Il social media ha infatti pubblicamente annunciato di aver avviato una campagna informativa, indirizzata espressamente agli utenti maggiorenni italiani per contrastare le interferenze e rimuovere i contenuti che disincentivano al voto. Tra le iniziative ci sarebbero la collaborazione di Meta con organizzazioni indipendenti di fact-checking e l'utilizzo di un Centro operativo virtuale per identificare in tempo reale potenziali minacce.
Il Garante per la privacy è però preoccupato, anche a causa del precedente delle elezioni del 2018 quando il caso Cambridge Analytica e il progetto "Candidati" sono costati a Facebook una sanzione. Nel concreto, il social di Mark Zuckerberg dovrà fornire dettagli sulle iniziative in atto; sulla natura e sulla modalità dei trattamenti di dati; su eventuali accordi finalizzati all'invio di promemoria e alla pubblicazione degli adesivi informativi (pubblicati anche su Instagram, sempre del gruppo Meta); e sulle misure adottate per garantire, come sostenuto da Facebook, che l'iniziativa sia portata a conoscenza solo di persone maggiorenni.
La risposta di Meta non si è fatta attendere. Un portavoce della società ha infatti assicurato a milanofinanza.it che "gli strumenti elettorali lanciati in Italia dal gruppo sono stati espressamente progettati per rispettare la privacy degli utenti e per conformarsi alle prescrizioni dell'Autorità garante per la privacy". E, ad ogni modo, la società è pronta a collaborare con il Garante perchè il suo obiettivo è soltanto "contribuire a proteggere l'integrità delle elezioni italiane e aiutare le persone ad accedere ad informazioni elettorali affidabili provenienti dal Ministero dell'Interno". (riproduzione riservata)