Ferrari accelera nel secondo trimestre: ricavi +16% e utile +24%. Aumentate le stime per fine anno
Ferrari accelera nel secondo trimestre: ricavi +16% e utile +24%. Aumentate le stime per fine anno
La Casa di Maranello incrementa le consegne nel secondo trimestre e migliora ricavi e profitti. Grazie ai risultati alza le stime per la fine del 2024. Il ceo Benedetto Vigna: portafoglio ordini va fino al 2026 anche grazie alla 12Cilindri

di Andrea Boeris 01/08/2024 13:00

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Lusso e auto frenano quasi ovunque, ma Ferrari accelera ancora e alza addirittura le stime per la fine dell’anno. La Casa di Maranello nel secondo trimestre ha riportato ricavi netti per 1,712 miliardi, in crescita del 16,2% rispetto all’anno precedente, grazie anche a un aumento delle consegne, salite del 2,7% a quota 3.484 unità. Dopo aver pubblicato i dati, il titolo a Piazza Affari è arrivato a salire anche di oltre il 5%.

Volumi e personalizzazioni spingono i ricavi

I ricavi da automobili e parti di ricambio sono stati pari a 1,474 miliardi, in crescita del 17,1% o 20,2% a cambi costanti, «grazie al mix prodotti e geografico più ricco, al maggiore contributo delle personalizzazioni e all’aumento dei volumi», spiega Ferrari, aggiungendo che «l’aumento dei ricavi da sponsorizzazioni, proventi commerciali e relativi al marchio a 168 milioni, in crescita del 13,8% o 14,8% a cambi costanti, «è attribuibile alle nuove sponsorizzazioni e alle attività lifestyle».

Variazione positiva del mix/prezzo

L’adjusted ebitda del secondo trimestre si è invece attestato 669 milioni, in crescita del 13,7% rispetto all’anno precedente e con un margine del 39,1%. L’adjusted ebit è salito del 17% a 511 milioni, con un margine del 29,9%. I volumi hanno avuto un impatto leggermente positivo (10 milioni) attribuibile alle maggiori consegne rispetto all’anno precedente, spiega Ferrari, sottolineando che «la variazione molto forte e positiva del mix / prezzo (122 milioni) è dovuta principalmente all’arricchimento del mix prodotti, sostenuto dalla Daytona SP3 e dalla vendita di alcune 499P Modificata, all’aumento delle personalizzazioni e al mix geografico positivo trainato dalle Americhe».

L’utile netto adjusted cresce del 23,6%

Gli oneri finanziari netti del trimestre si sono quasi azzerati. Di conseguenza, l’utile netto adjusted del trimestre è stato pari a 413 milioni, in aumento del 23,6% rispetto all’anno precedente, e l’utile diluito per azione adjusted del trimestre si è attestato a 2,29 euro rispetto a 1,83 euro nel secondo trimestre 2023. Inoltre, la solida generazione di free cash flow industriale, pari a 121 milioni, è stata trainata dall’aumento dell’adjusted ebitda, in parte controbilanciato da spese in conto capitale per 268 milioni, da interessi netti e imposte per 182 milioni e dall’aumento di capitale circolante, fondi e altre voci per 88 milioni. L’indebitamento industriale netto era pari a 441 milioni al 30 giugno 2024, rispetto a una posizione di liquidità netta industriale di 38 milioni al 31 marzo 2024, riflettendo anche il pagamento di dividendi 440 milioni e il riacquisto di azioni proprie per 148 milioni.

Ferrari alza le stime, ecco perché

La Rossa sottolinea di aver rivisto al rialzo le stime per fine anno e di farlo «sulla base delle seguenti ipotesi per l’anno: mix prodotto e geografico positivo, oltre a personalizzazioni più forti; attività racing, tra cui nuove sponsorizzazioni, impattate dal peggiore posizionamento nel campionato di Formula 1 2023, nonostante il più alto numero di gare nel calendario 2024; contributo delle attività lifestyle al fatturato atteso in aumento, e contestuale investimento per accelerare lo sviluppo; solida generazione di free cash flow industriale, parzialmente assorbita da spese in conto capitale in aumento e versamenti fiscali più elevati».

Attesi ricavi superiori ai 6,55 miliardi

A fine 2024 i ricavi netti sono attesi ora superiori ai 6,55 miliardi, rispetto a una stima precedente che li vedeva superiori ai 6,4 miliardi. L’ebit adjusted è atteso oltre 1,82 miliardi (in precedenza 1,77 miliardi) con un margine superiore al 27,5%. L’ebitda adjusted invece è ora atteso superiore a 2,5 miliardi. Rivisto al rialzo anche l’utile diluito adjusted per azione, atteso superiore a 7,9 euro (prima atteso superiore a 7,5 euro), così come il free cash flow industriale: la precedente previsione lo stimava a fine anno superiore ai 900 milioni, ora è atteso superiore ai 950 milioni.

Vigna: risultati ottimi con le personalizzazioni

«I risultati finanziari del secondo trimestre dimostrano ancora una volta una solida esecuzione e una crescita continua», ha detto l’amministratore delegato di Ferrari, Benedetto Vigna, presentando i conti del secondo trimestre 2024, «chiusi con ricavi a 1,7 miliardi, in crescita del 16% rispetto all'anno precedente, sostenuti dalla continua forza del mix di prodotti e da una crescente domanda di personalizzazioni», con quest’ultime che «danno un valore aggiunto per modello pari a circa il 20% del prezzo di vendita». E anche «la redditività è migliorata», ha sottolineato Vigna agli analisti, «con un ebitda rettificato a circa 670 milioni e un notevole margine del 39%, mentre l’utile netto ha raggiunto i 413 milioni».

Accoglienza entusiasta per la 12Cilindri

Di fronte a risultati così positivi e «sulla scia di personalizzazioni più forti e di una maggiore visibilità per la parte rimanente dell’anno, alziamo la guidance per il 2024», ha spiegato Vigna, aggiungendo che «la solidità di questi risultati è accompagnata da un continuo slancio del marchio». Lo dimostra anche «l’accoglienza entusiasta ricevuta dalle nostre ultime nuove auto sportive, la 12Cilindri e la 12Cilindri Spider, che hanno guidato la raccolta ordini nel trimestre, aggiungendosi a un portafoglio ordini già solido sui modelli attuali, che copre ben oltre il 2026». La 12Cilindri è forte ovunque, ma meno in Cina, dove «non è fortissima a causa della tassazione», ha detto Vigna, «ma questa non è una sorpresa e in ogni caso a livello globale gli ordini della 12Cilindri sono più forti di quelli dei modelli che l’anno preceduta».

Continueremo a puntare su Ice, ibrido ed elettrico

«La neutralità tecnologica è una priorità per noi», ha poi ricordato Vigna, ribadendo ancora una volta però che «per offrire opzioni di scelta ai clienti, continueremo a investire su tutte e tre le alimentazioni: termico, ibrido ed elettrico». Ma il ceo di Ferrari ha voluto precisare anche perché la Rossa ha inaugurato un nuovo impianto nel cuore di Maranello lo scorso giugno: «Vorrei essere chiaro su questo punto: noi non abbiamo realizzato l’e-building con l'obiettivo di far crescere i nostri volumi. La nostra filosofia rimane la stessa: qualità dei ricavi rispetto alla quantità». Presentato il 21 giugno scorso l’e-building è ora in fase di «test dei processi e sulle linee per avviare la produzione di modelli ibridi e Ice dall’inizio del 2025». Poi sarà anche la culla della prima Ferrari completamente elettrica, una vettura che «richiede nuove tecnologie, nuove componenti e nuovi processi, con l’e-building che permetterà di mantenere internamente il know-how e anche il vantaggio competitivo negli anni a venire». (riproduzione riservata)