Nel primo trimestre si rivede la crescita e il titolo Salvatore Ferragamo si riscatta in borsa. L'azione stamani balza contro corrente rispetto al mercato del 9,43% a 21,17 euro, dopo aver toccato un top intraday a quota 21,27 euro, livello che non vedeva dal 3 dicembre 2018. La maison nel primo trimestre di quest'anno ha registrato ricavi in aumento oltre le aspettative, anche grazie all'effetto calendario, a 317 milioni di euro, +4% anno su anno, al netto dell'effetto cambio. Il canale retail, finalmente, ha evidenziato una crescita del 3,2% grazie alla spinta della Cina, il wholesale un +7%.
La società ha segnalato che a comprare sono stati soprattutto clienti sotto i 35 anni. L'ebit dopo i contratti di affitto è stato pari a 16,9 milioni (-1% anno su anno) e l'utile netto a 11 milioni di euro (+23,5% rispetto ai 9 milioni di euro del primo trimestre 2018), sopra le attese degli analisti a 9,6 milioni, grazie a minori tasse (tax rate del 27,8% dal 38,6% del primo trimestre 2018). La società non ha fornito indicazioni sui ricavi, ma si aspetta un miglioramento della redditività.
Durante la conference call con gli analisti il management non ha fatto nessun commento sul current trading, ma il primo trimestre di quest'anno, osservano stamani in una nota gli analisti di Equita, ha risentito di effetti di calendario negativi e di minore scontistica nel periodo dei saldi. "Intuiamo, quindi, che l'andamento delle nuove collezioni primavera/estate sia stato più vivace rispetto alla media del primo trimestre", spiegano alla sim.
Quanto alle indicazioni per fine anno: gross margin +30/40 bps e opex in crescita mid single digit per gli esperti di Equita sono coerenti con il consenso (fatturato a 1,394 milioni ed ebitda dopo i contratti di affitto a 221 milioni con margini flat). Dunque gli analisti hanno sostanzialmente confermato la loro stima di ebitda 2019 a 346 milioni (214 milioni nel 2018), ma la stima di utile per azione è stata tagliata del 2% per un ritocco delle previsioni sul margine lordo e sugli ammortamenti.
Invece l'ebitda 2020, atteso a 372 milioni, è stato tagliato del 2% per i maggiori opex (i progetti avviati potrebbero richiedere ancora vari mesi) e l'utile del 5% a 119 milioni (105 milioni la stima sul bilancio 2019). Il target price sul titolo Ferragamo resta pressoché invariato a 17,3 euro (multiplo prezzo/utile 2020 di 25 volte) grazie al recente calo dei tassi.
"La top line del gruppo sta confermando la correttezza delle azioni strategiche avviate e l'efficace esecuzione. Tuttavia la valutazione a premio: l'azione tratta in borsa a 28 volte il p/e 2020 contro le 22 dei competitor già riflette l'attesa accelerazione degli utili per il 2020 e il 2021 con un tasso medio annuo di crescita del +18% contro il +11% dei peers", spiegano gli analisti di Equita, motivo per cui mantengono un rating hold su Ferragamo. Rating che stamani Kepler Cheuvreux ha alzato da reduce a hold grazie ai conti che mostrano "primi segnali di un miglioramento". Il prezzo obiettivo è stato rivisto da 17 a 20 euro.
A hold si è fermata anche la promozione di Societe Generale da sell (target price a 20 euro). "Dopo i conti del primo trimestre e la significativa sottoperformance del titolo rispetto al settore da inizio 2019 e da un anno, portiamo il rating a hold", hanno detto gli analisti di Societe Generale, citati dall'agenzia Mf-DowJones, ribadendo anche loro che la trimestrale "ha mostrato alcuni segnali di miglioramento" e questo "dà credibilità agli sforzi di ristrutturazione della società". Nel complesso, comunque, gli esperti restano "cauti, alla luce della valutazione molto cara del titolo, del track record contrastato e delle varie false partenze negli ultimi anni".
Comunque, ammettono anche gli analisti di Banca Akros, la ristrutturazione sta iniziando a dare frutti. "L'appeal del marchio è tornato, con una crescita like for like del 17,7% nel business retail nella Cina continentale, e questo dovrebbe continuare a essere il motore della crescita, con l'aumento della domanda da parte delle generazioni più giovani. Aumentiamo, quindi, il target price sul titolo da 18,40 a 20,20 euro poiché vediamo un minor rischio di fallimento nel turnaround dell'azienda. Prevediamo una reazione positiva dell'azione in borsa, anche se un trimestre positivo non è sufficiente per cambiare il nostro rating sul titolo che resta neutral", concludono a Banca Akros.
Gli stessi analisti di Fidentiis (rating hold e target price tra 20 e 21 euro) preferiscono aspettare di vedere anche nei prossimi trimestri ulteriori segnali di miglioramento prima di diventare più costruttivi su Ferragamo. Comunque, "le prospettive qualitative dell'azienda appaiono coerenti con le aspettative del consenso per l'anno fiscale 2019". E' rimasta, invece, con una raccomandazione negativa, underperform (target price a 16,20 euro), Mediobanca Securities pur ammettendo che il primo trimestre di Ferragamo ha superato le sue attese e rimarcando la posizione finanziaria netta risultata positiva a 179 milioni contro i 141 milioni di un anno prima nonostante un aumento del capitale circolante netto del 5,2% con scorte in crescita del 6,8%.