Enel, stop a un mega parco eolico in Colombia
Enel, stop a un mega parco eolico in Colombia
Dopo le proteste delle comunità locali accantona i piani per un parco eolico. Sospesi a tempo indeterminato i lavori per realizzare un impianto da 1.011 gigawattora nella regione di Guajira. Valutata la vendita del progetto. Scaroni lascia Rothschild

di di Andrea Deugeni 25/05/2023 22:00

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Un dietrofront dovuto non a esigenze finanziarie ma alle forti proteste delle comunità locali. Enel ha accantonato un progetto di parco eolico in Colombia, nella regione di Guajira al confine con il Venezuela, dopo una levata di scudi prolungata da parte delle comunità indigene locali Wayúu. Anche se involontariamente (il progetto doveva partire già tre anni fa) la sospensione a tempo indeterminato - che sembra tanto uno stop definitivo - va nella direzione del nuovo corso del colosso elettrico, che punta a privilegiare l’Italia rispetto alle attività estere per fare ordine nel debito e nel business. Anche perché il gruppo, ora guidato dall’ad Flavio Cattaneo, valuta la cessione del progetto.
 

La decisione è arrivata dopo che soltanto due settimane fa la divisione colombiana dell’Enel aveva raggiunto un accordo con i rappresentanti della popolazione indigena per far partire i lavori. Si tratta di uno dei tanti progetti di costruzione di parchi eolici nella regione di Guajira, un territorio caratterizzato da venti costanti e potenti e sul quale per installare impianti, oltre alle licenze ambientali, sono necessarie le consultazioni con le comunità locali. Quello dell’Enel (Windpeshi Wind Farm), presentato come il parco eolico più all’avanguardia del Paese, era stato assegnato nel 2019 e doveva generare 1.011 gigawattora (Gwh) di energia l'anno per rifornire di elettricità oltre 500 mila abitazioni.
 

Il responsabile del business di Enel Green Power in Colombia e in Centro-America, Eugenio Calderon, ha espresso rammarico per la decisione, ma il dietrofront è arrivato dopo che «rigorose analisi e studi di fattibilità» hanno consigliato lo stop. Il motivo? «I progetti devono essere sostenibili non solo dal punto di vista sociale ma anche economico e il loro successo dipende dalla collaborazione tra aziende, istituzioni e comunità», ha spiegato il manager. Oltre alla cessione Enel Colombia ha fatto sapere di voler facilitare il passaggio del testimone nel progetto in modo che il governo colombiano o altre compagnie attive nel business delle rinnovabili possano portare avanti i lavori.
 

Intanto il neo presidente dell’Enel Paolo Scaroni, che ricopriva anche l'incarico di deputy chairman di Rothschild, si è dimesso «per correttezza e perché in conflitto di interessi», visto che la banca lavora anche per il big elettrico italiano.(riproduzione riservata)