Dazi, nuovo affondo di Trump sulla Cina
Dazi, nuovo affondo di Trump sulla Cina
Oggi l'ultimo giorno entro il quale gli Usa possono varare i dazi del 25% sulle auto Ue ma il presidente ha detto che se non ci sarà l'accordo, i dazi saranno alzati in modo deciso e questo accadrà anche per altri Paesi che trattano male gli Usa. Wall Street ha chiuso su nuovi massimi

di Paola Valentini 13/11/2019 07:15

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Mentre è oggi l'ultimo giorno entro il quale gli Usa possono varare i dazi del 25% su auto e componenti prodotti in Ue, è arrivato un nuovo affondo sulla Cina da parte del presidente Usa, Donald Trump, che rompe di fatto l'ultimo periodo di tregua tra i due Paesi. "Se non faremo un accordo, andremo sostanzialmente ad alzare le tariffe", ha detto Trump parlando nelle scorse ore all'Economic Club of New York. "Saranno alzate in modo deciso e questo accadrà anche per altri Paesi che ci trattano male come loro".

In ogni caso il presidente Usa ha rassicurato aggiungendo che "siamo vicino alla firma dell'accordo relativo alla fase uno della trattativa", ma "non lo firmerò se non sarà negli interessi degli Stati Uniti", anche se Pechino "lo vuole da morire".

La trattativa era stata impostata lo scorso mese nell'incontro a Washington tra gli alti funzionari dei due Paesi che aveva visto il ritorno di un certo grado di distensione tra i contendenti, alimentando le speranze di un accordo a stretto giro. Ma con il passare delle settimane, la mancanza di dettagli sull'incontro per la fase uno, che inizialmente si doveva tenere in Cile, ma è poi stato annullato per le tensioni nel Paese, ha iniziato a preoccupare il mercato.

Trump ha rincarato la dose affermando che la Cina, "fin dall'ingresso nel Wto, nel 2001, nessun Paese ha tratto maggior vantaggio dagli Usa", come lo ha fatto il Paese asiatico. E ha poi detto che la Cina "ha imbrogliato l'America" sul commercio, per anni, ma la colpa è stata dei precedenti leader statunitensi.

Intanto, oggi scade la proroga di 180 giorni concessa lo scorso maggio su dazi auto dell'Ue. E' probabile un nuovo slittamento. A questo proposito Trump ha anche attaccato l'Unione europea: "L'Europa ha delle barriere al commercio tremende, in molti modi peggiori di quelle della Cina. Il commercio deve essere giusto e reciproco. Quelli che vogliono giocare, devono farlo con le nostre regole. L'America non si farà più sfruttare".

Wall Street ha chiuso in rialzo, con l'S&P 500 e il Nasdaq su nuovi massimi e il Djia che si attesta sui livelli record stabiliti il giorno precedente. Nel corso della seduta, gli indici hanno però ridotto i guadagni messi a segno a inizio giornata dopo che il discorso di Trump ha deluso le attese degli investitori che si aspettavano ulteriori informazioni sullo stato dei negoziati commerciali tra Washington e Pechino.

Il Dow Jones è rimasto invariato a 27.691.49 punti, mentre l'S&P 500 ha aggiunto 4,83 punti, lo 0,16%, a quota 3.091,84 punti, e il Nasdaq è salito di 21,81 punti, lo 0,26%, a quota 8.486,09 punti. Mentre l'Asia è in rosso: alle 7:30 Tokyo segna -0,85%, Shanghai -0,5%, Hong Kong -2%. (riproduzione riservata)