Da Exor 54 milioni di dividendi per gli Agnelli
Da Exor 54 milioni di dividendi per gli Agnelli
L’utile della holding raddoppiato a 3 mld e il nav è salito del 30%. Gli Elkann i maggiori beneficiari tra i vari rami della famiglia

di Luciano Mondellini 25/03/2020 20:39

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Il bilancio 2019 di Exor rimpingua le casse della famiglia Agnelli-Elkann, i cui vari rami controllano la holding con una quota del 52,99% attraverso la Giovanni Agnelli Bv, la cassaforte olandese della dinastia. Exor ha infatti chiuso l’anno passato con un utile consolidato di 3 miliardi, più che raddoppiato rispetto al risultato di 1,3 miliardi del 2018. Il cda ha deciso quindi di proporre all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,43 euro per azione, una cedola stabile rispetto all’anno scorso per un monte dividendi complessivo di circa 100 milioni. Questo significa che alla Giovanni Agnelli Bv andrà una cifra vicina ai 54 milioni (tenuto conto di vari scostamenti). Di questa somma, se poi la Giovanni Agnelli Bv deciderà di distribuire i proventi pro quota ai vari rami della dinastia, la maggior parte andrà a John Elkann e ai suoi fratelli Ginvera e Lapo che sono i maggiori azionisti della cassaforte olandese con il 36,4%. I secondi beneficiari saranno gli eredi di Maria Sole Agnelli, che hanno una quota del 12,5%, e quindi gli eredi di Umberto Agnelli (tra cui il presidente della Juventus Andrea Agnelli), che detengono l’11,3%.
Tornando invece ai conti di Exor, va detto che l’utile di 1,7 miliardi «è attribuibile soprattutto al miglioramento della performance complessiva delle società controllate per 1,6 miliardi e comprende la quota di Exor del guadagno netto realizzato dalla vendita della Magneti Marelli da parte di Fca per 1 miliardi». La nota di Exor ha inoltre spiegato che a causa della pandemia di coronavirus la società non può stimare ragionevolmente l’impatto che avrà su attività e risultati. Sul fronte del net asset valute (nav) l’incremento nel 2019 è stato di oltre il 30%, passando da 19,74 miliardi di dollari a 26,155 miliardi di dollari La posizione finanziaria netta consolidata della holding al 31 dicembre 2019 è negativa per 2,631 miliardi di euro, mostrando un miglioramento di 624 milioni. La variazione è dovuta principalmente ai dividendi ricevuti dalle controllate per 1,2 miliardi, in parte controbilanciati da investimenti per 274 milioni, buyback di azioni Exor per 207 milioni e il pagamento di dividendi per 100 milioni. All’assemblea degli azionisti 2020, verrà proposto di confermare come consiglieri John Elkann presidente e ceo e unico esecutivo, (riproduzione riservata)