Con 12 milioni di euro a Danieli, Cdp esaurisce il primo Panda Bond
Con 12 milioni di euro a Danieli, Cdp esaurisce il primo Panda Bond
Il finanziamento servirà al potenziamento delle linee di produzione esistenti e alle tecnologie verdi. Bank Akros promuove il gruppo della siderurgia da neutral ad accumulate e fissa il target price a 17,70 euro. Cdp valuta se procedere con una seconda emissione di obbligazioni in yuan

di Andrea Pira 13/01/2021 13:10

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Con un finanziamento da 94 milioni di yuan, pari a 12 milioni di euro, al gruppo Danieli, Cdp ha esaurito la provvista del suo primo Panda Bond da 1 miliardo di yuan. Le risorse al gruppo di Buttrio (Udine), attivo nella progettazione, costruzione, vendita e installazione di macchine e impianti per l'industria siderurgica, saranno destinate a interventi di potenziamento delle linee di produzione esistenti con l'obiettivo di fornire impianti innovativi ai clienti cinesi e nel mondo capaci di produrre acciaio con tecnologie verdi.

Danieli intanto, in luce a Piazza affari dove sale 7,13% a 16,82 euro, ha incassato la promozione di Banca Akros da neutral ad accumulate, con il target price che sale da 14,20 a 17,70 euro, dopo che ieri, in occasione della videoconferenza Equity Italiana a Londra, l'azienda ha specificato che, dopo un temporaneo rallentamento nel primo semestre 2020, l'andamento sia della divisione steel making sia si quella plant making è migliorato nella seconda metà dell'anno. La dirigenza ha inoltre confermato che questo trend positivo sta continuando.

Nei prossimi mesi inoltre, ricordano gli analisti di Intesa Sanpaolo, sarà discusso un capex plan per divisione steel making, dell'ammontare approssimativo di circa 500 o 600 milioni in due o tre anni. Quanto alle prospettive la domanda di tecnologie pulite per la produzione d'acciaio sarà uno delle tendenze. Proprio gli investimenti verdi, hanno aggiunto, stanno permettendo al settore di procedere in modo più spedito nella ripresa. 

Pertanto, secondo gli analisti, "l'attuale visibilità e la conferma di un outlook positivo per entrambe le divisioni consenta di eliminare il precedente sconto del 20% applicato al fair value". Con il completo utilizzo dei fondi, Cassa potrebbe avviare la strutturazione di una potenziale seconda emissione Panda Bond, spiega una nota.

Una conferma di quanto anticipato a ottobre da MF-Milano Finanza. "Stiamo verificando col mercato l'effettivo tiraggio dello strumento e siamo pronti a prendere in considerazione una nuova tranche qualora ci fosse ulteriore domanda", aveva ammesso Riccardo Honorati Bianchi, International Affairs Senior Advisor di Cassa, intervenuto nel corso della seconda giornata di Belt&Road Initiative 3, il forum dedicato alla nuova Via della Seta organizzato da Class Editori (in collaborazione con l’agenzia Xinhua.

Le risorse raccolte hanno consentito a Cdp di avviare una nuova operatività, sia in modalità diretta che indiretta attraverso il sistema bancario, destinata a favorire l’internazionalizzazione del sistema produttivo nazionale attraverso la crescita delle succursali o delle controllate cinesi di imprese italiane. La raccolta del Panda Bond è stata impiegata per il 77% in modalità diretta, mediante la sottoscrizione di otto contratti di finanziamento e per il 23% in via indiretta attraverso la filiale di Shanghai di Banca Monte dei Paschi di Siena

"Grazie al lancio del primo Panda Bond sul mercato cinese e al possibile avvio di una nuova operatività diretta e indiretta in valuta locale, Cdp ha rafforzato ulteriormente il suo supporto all’espansione delle imprese italiane operanti all'estero, facilitando l'accesso al credito a medio-lungo termine delle controllate cinesi di imprese italiane - anche di media e piccola dimensione, favorendone il consolidamento e la crescita sui mercati internazionali", ha commentato Paolo Calcagnini, vice direttore generale e chief Business Officer di Cassa Depositi e prestiti.

Prima di Danieli ci sono stati 5 milioni per il gruppo Meter; 5 milioni di euro al produttore di filtri Ufi Filters; i 50 milioni di euro a Deutz Fahr Machinery, società cinese controllata dal gruppo italiano SDF, acronimo di SAME-Deutz Fahr. E ancora 5 milioni di euro a Fiamm Autotech, società che opera nel mercato cinese, consociata dell'italiana Fiamm Componenti Accessori spa  e  10 milioni di euro a EuroGroup Laminations. Infine, 5 milioni a Robassomero. (riproduzione riservata)