È morta all’età di 90 anni Dianne Feinstein, da più di trent’anni rappresentante della California al Senato Usa. Esponente dell’ala sinistra del Partito Democratico, ha indagato sull'uso della tortura da parte della Cia dopo gli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001 e ha svolto un ruolo chiave nella conferma di diversi giudici della Corte Suprema.
Personalità di grande rilievo della politica americana, la sua morte apre scenari molto stuzzicanti per le prossime elezioni presidenziali. Sono sotto gli occhi di tutti le non brillanti condizioni fisiche del presidente Joe Biden, mentre la sua vice, Kamala Harris, si è rivelata una grande delusione. Per dirla tutta, nessuno la vorrebbe alla presidenza degli Stati Uniti in caso di impedimento dell’81enne Biden perché ha ampiamente dimostrato di non avere la stoffa giusta. Di lei la gente ricorda solo le risate sguaiate.
Che fare allora di fronte alla sfida del super divisivo ex presidente repubblicano Donald Trump, che gode però di una forma fisica decisamente superiore a quella di Biden? Si potrebbe trovare un altro candidato per il Partito Democratico. E l’uscita di scena della Feinstein è arrivata proprio al momento giusto.
Da qualche tempo gli ambienti democratici guardano con interesse al governatore della California Gavin Newsom: grande sostenitore delle politiche ambientaliste e della cultura LGBTQ+, ha solo 56 anni e un fisico prestante. Insomma, è il candidato ideale per il Partito Democratico.
Per spianargli la strada, si mormora che la Harris potrebbe candidarsi al Senato per sostituire la defunta Feinstein. Per lei sarebbe una via d’uscita onorevole. A quel punto Biden nominerebbe Newsom suo vicepresidente. Poi, a seconda delle circostanze, Biden potrebbe dimettersi per lasciare a Newsom il compito di sfidare Trump oppure continuerebbe la corsa alla Casa Bianca (d’altronde ha già battuto una volta l'ex presidente repubblicano) per poi dimettersi poco dopo la vittoria, cedendo così la presidenza degli Stati Uniti al relativamente giovane Newsom. Fantapolitica? Se la Harris si candiderà per prendere il posto della Feinstein potrebbe essere invece tutto vero. Lo sapremo presto. (riproduzione riservata)