Bper verso intesa con Gardant-Amco sui deteriorati
Bper verso intesa con Gardant-Amco sui deteriorati

di di Luca Gualtieri 24/11/2022 00:14

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C'è fibrillazione al vertice di Bper per chiudere un 2022 particolarmente impegnativo. Se l'integrazione di Carige (di cui è in corso la fusione nella capogruppo) è oggi il banco di prova più delicato, l'istituto modenese guidato da Piero Montani è in manovra anche sul credito. In particolare oggi il consiglio di amministrazione dovrebbe discutere del progetto di alleanza con Gardant e Amco. Nei mesi scorsi il servicer controllato dal fondo americano Elliott e la controllata del Tesoro sono stati scelti da Bper per una negoziazione in esclusiva. Sul tavolo c'è l'ipotesi di una partnership strategica sulla piattaforma di gestione dei crediti deteriorati. Alla vigilia erano aperte diverse ipotesi, compresa una fumata bianca sull'accordo che diverse controparti ritengono probabile.

La scelta di mettere a gara sofferenze e utp rappresenta un cambio di strategia importante anche per Bper. La banca modenese era rimasta infatti l'unica in Italia tra quelle di dimensioni medio-grandi a gestire internamente le posizioni problematiche. I concorrenti invece col tempo si sono mossi per lo più in direzione diversa, da Intesa Sanpaolo che ha stretto alleanze con Intrum e con Prelios a Banco Bpm che si è appoggiata a Gardant (ex Credito Fondiario).

Sul dossier nel corso dell'estate si erano affacciati diversi operatori, da Intrum a Prelios, ma alla fine a spuntarla è stato il tandem Gardant-Amco con il quale in estate è iniziata una lunga negoziazione in esclusiva. Ancora negli ultimi giorni il confronto sugli aspetti tecnici dell'operazione è stato intenso e diversi aspetti sono stati sottoposti ai vertici delle due società. Il negoziato però è andato avanti senza intoppi e la possibilità di raggiungere un accordo viene considerata concreta. L'attenzione al de-risking è stata del resto confermata dallo stesso Montani durante la presentazione dei risultati dei nove mesi di Bper: «Abbiamo fatto sempre le cose con prudenza, le sofferenze che cederemo nel 2023 saranno di circa oltre un miliardo», ha spiegato il banchiere.

Nel frattempo il gruppo modenese è al lavoro sull'integrazione di Carige. I giorni più delicati saranno sabato e domenica quando avrà luogo la migrazione di circa 800mila clienti della banca genovese oggi guidata da Matteo Bigarelli. (riproduzione riservata)