Bper Banca pronta a lanciare un green bond, la presidente Flavia Mazzarella spegne le voci di M&A
Bper Banca pronta a lanciare un green bond, la presidente Flavia Mazzarella spegne le voci di M&A
Bper Banca dà mandato a un pool di banche per l’emissione di un bond green da massimi 500 milioni di euro. L’istituto è in una fase di consolidamento e resta concentrato su questo, ha chiarito la presidente in merito alle rinnovate voci di un interesse per Mps. Accordo con la Bei per sostenere la crescita delle pmi italiane e delle mid cap. Mediobanca Research alza il target price ma mantiene il rating underperform sul titolo, in calo in borsa

di Francesca Gerosa 12/02/2024 12:29

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Bper Banca si riaffaccia sul mercato obbligazionario. L’istituto di credito ha dato mandato a un pool di banche per l’emissione di un bond green da massimi 500 milioni di euro. Il titolo con scadenza a sei anni e non callable fino al quinto anno verrà lanciato in futuro in base alle condizioni di mercato. Le banche incaricate del collocamento sono Citi, Deutsche Bank, NatWest Markets, Santander, Ubs e Unicredit.

Un bond green dopo l’additional tier 1

Il bond segue a stretto giro quello del 10 gennaio di quest’anno, un’emissione obbligazionaria additional tier 1 con durata perpetua e richiamabile a partire dal quinto anno, per un ammontare di 500 milioni di euro. Il titolo, destinato a investitori istituzionali, è stato collocato alla pari con una cedola fissa dell'8,375% fino al 16 luglio 2029, pagabile semestralmente e ha ricevuto ordini oltre 3,2 miliardi di euro.

Accordo con la Bei per sostenere la crescita delle pmi italiane e delle mid cap

Separatamente oggi, 12 febbraio, Bper Banca e la Banca europea per gli investimenti (Bei) hanno siglato accordi per complessivi 650 milioni di euro con l’obiettivo si supportare la crescita economica e la transizione ecologica delle imprese italiane. A fronte di questo intervento finanziario della Bei, si stima che verranno attivati investimenti nell'economia per oltre 1,7 miliardi, di cui un terzo nelle regioni del Mezzogiorno. Più nel dettaglio, la Bei fornirà un finanziamento diretto al gruppo (Bper Banca e Banco di Sardegna) fino a 500 milioni nei prossimi tre anni e un contratto di garanzia da 150 milioni.

La garanzia, denominata Linked Risk Sharing, coprirà fino al 50% del nuovo prestito, ovvero finanziamenti per investimenti e sostegno al capitale circolante di mid cap italiane, ossia quelle imprese che impiegano da 250 a 3.000 addetti. Bper creerà un portafoglio di nuovi prestiti per un ammontare totale fino a 300 milioni. È la seconda volta che Bei sceglie Bper come banca pilota per l'Italia per i suoi strumenti in garanzia, il Linked Risk sharing arriva, infatti, dopo il Life 4 energy, prodotto di finanziamento per l'efficienza energetica che Bper ha gestito in esclusiva dal 2017 al 2023.

Il finanziamento da 200 milioni rappresenta, invece, la prima tranche di un limite di credito più ampio, fino a 500 milioni appunto, che mira a finanziare il fabbisogno di investimenti e capitale circolante delle piccole e medie imprese italiane. L'operazione contribuirà a mobilitare investimenti per oltre 1,4 miliardi nell'economia reale, di cui circa il 30% dedicato a progetti che contribuiscono agli obiettivi ambientali, e circa il 40% dedicato a progetti sviluppati nelle regioni del Sud Italia.

La presidente Flavia Mazzarella spegne le voci di M&A e il titolo scende in borsa

A Piazza Affari il titolo Bper Banca scende dello 0,31% a 3,503 euro dopo che la presidente Flavia Mazzarella ha spento le voci di un M&A con un’altra banca. «Siamo in una fase di importante consolidamento, l'operazione Carige risale allo scorso anno. Abbiamo raggiunto in anticipo gli obiettivi del piano industriale, siamo in una fase di consolidamento e siamo concentrati su questo», ha chiarito Flavia Mazzarella, in merito alle rinnovate voci di un interesse per Banca Monte dei Paschi di Siena. In autunno il Tesoro ha ceduto il 25% del Monte, scendendo dal 64,23% al 39,23% circa del capitale. «Le fasi di consolidamento sono importanti, per chi si consolida vuol dire che ci si irrobustisce», ha aggiunto la presidente di Bper Banca. Quanto durano? «Il tempo necessario», ha aggiunto Flavia Mazzarella. Secondo Il Messaggero nel mirino della banca guidata da Piero Montani e di Unipol (-0,10% a 5,752 euro) potrebbe esserci non solo la Popolare di Sondrio (-0,08% a 6,57 euro), ma anche Mps (+0,51% a 3,53 euro). Non sono stati forniti ulteriori dettagli, rimandando a giugno per un'eventuale ripresa del risiko bancario in Italia.

Ad aprile del 2024 i soci di Bper saranno chiamati a rinnovare il cda. «Noi siamo pronti, abbiamo conseguito importanti risultati (utile netto consolidato pari a 1.519,5 milioni di euro nel 2023, ndr)», ha continuato la presidente, rimanendo vaga sulla sua disponibilità a un nuovo mandato: «sono questioni che vanno discusse, bisogna vedere i contesti», si è limitata a dire. Come anticipato in conference call dall'ad, Piero Luigi Montani, il consiglio eletto in primavera avrà il compito di aggiornare i target del piano al 2025. «I piani vanno rivisti e vanno aggiornati perché il contesto cambia. E perché», ha concluso Flavia Mazzarella, quando gli obiettivi vengono raggiunti «c'è la necessità di introdurre obiettivi ancora sfidanti».

Mediobanca Research: cautela in vista dei prossimi tagli dei tassi

A detta di Mediobanca Research i prossimi tagli dei tassi di interesse richiedono cautela sul titolo Bper Banca. Tanto che pur avendo alzato il target price a 3,70 euro la banca d’affari ha confermato il rating negativo underperform. «Bper Banca ha mostrato un miglioramento della redditività operativa, principalmente a livello di margine di interesse, commissioni e costo del rischio, implicando un Rote rettificato di oltre il 17% nel 2023. Stimiamo che i tagli dei tassi, poco compensati dai costi di finanziamento, possano portare la redditività a un livello più sostenibile intorno al 9%», si legge nella nota di Mediobanca Research. Nonostante i risultati positivi del 2023, Bper ha mantenuto lo stesso payout del 2022, cioè circa il 30% (rendimento del dividendo dell'8,5%), «portandoci a essere più prudenti nel 2024 con un payout del 35% rispetto al 40% previsto dal consenso. Ci siamo allontanati dalle banche più sensibili ai tassi», continua Mediobanca Research. E Bper si colloca tra queste. Pertanto, nonostante l’azione sia negoziata a un multiplo prezzo/capitale tangibile poco elevato (0,55 volte) o a un p/e 2025 di 6 volte, «abbiamo una valutazione underperform, con un prezzo obiettivo a 3,70 euro, rivisto al rialzo alla luce di utili per azione più alti». (riproduzione riservata)