Borse oggi in diretta | Piazza Affari chiude in rialzo (+0,9%) con le banche e Prysmian. Tenaris perde quasi l’8%
Borse oggi in diretta | Piazza Affari chiude in rialzo (+0,9%) con le banche e Prysmian. Tenaris perde quasi l’8%
In rialzo le altre piazze europee e Wall Street. L’inflazione non rallenta negli Usa e l’indice core Pce sale oltre le attese. In netto calo il rendimento del Btp decennale al 3,88%. Euro stabile sul dollaro a 1,073

di Elena Dal Maso e Rossella Savojardo   26/04/2024 07:59

Ftse Mib
33.986,90 17.40.00

+1,06%

Dax 30
18.175,21 18.00.00

+0,96%

Dow Jones
38.852,27 0.44.58

+0,46%

Nasdaq
16.349,25 23.30.00

+1,19%

Euro/Dollaro
1,0770 0.40.51

-0,09%

Spread
133,09 17.29.55

-0,06

  • Ore 15:45 Wall Sreet apre in rialzo e spinge su anche l’Ue. Le trimestrali sostengono le borse
  • Ore 14:30 Listini europei in rialzo. A Wall Street futures positivi nonostante i dati al rialzo sull’inflazione Pce
  • Ore 11:45 Listini europei in rialzo. Si allenta la pressione sui titoli di Stato, spread a 133 punti
  • Ore 09:30 Piazza Affari positiva, spread in calo in attesa del giudizio di Dbrs. Corrono Tenaris, Mps e Saipem
  • Ore 08:20 Piazza Affari attesa positiva in attesa del giudizio di Dbrs. Occhio a Tenaris, Enel ed Unipol

Le borse europee restano positive sul finale insieme ai listini Usa, alle prese con l’inflazione, i numerosi dati macro e le trimestrali. In Europa la migliore è Madrid (+1,6%), seguita da Francoforte (+1,33%), Parigi (+1%), Milano (+0,9%) e Londra (+0,8%). Si assesta a 131 punti il differenziale tra Btp e Bund, con il rendimento annuo italiano in ribasso al 3,88% e quello tedesco al 2,57%. Petrolio Wti 83,48 dollari al barile (-0,07%), mentre è in forte calo il gas (-2,84% a 28,93 euro al MWh).

A Piazza Affari pesa Tenaris (-7,78%), a seguito della trimestrale, nel settore dei semiconduttori male Stm (-1,92%). Acquisti sul comparto automotive con Ferrari in rialzo del 2,05%, mentre Stellatins sale dello 0,7%. Resta sugli scuvi il comparto bancario: Mps (+4,04%), Banca popolare di Sondrio (+3,03%), Banco Bpm (+1,87%), Unicredit (+1,71%), Intesa (+1,2%) e Bper (+1,16%).

Ore 15:45 Wall Sreet apre in rialzo e spinge su anche l’Ue. Le trimestrali sostengono le borse

Milano accelera e segna un +1,06%, seguita anche dal Dax (+1,23%) mentre il Ftse 100 sale solo dello 0,17% e il Cac 40 al contrario scivola dello 0,06%. Wall Street apre intanto in rialzo, con l’S&P 500 che guadagna lo 0,69% a 5.083,37 punti, il Nasdaq l’1,36% a 15.823,9 punti e il Dow Jones sopra la parità dello 0,08% a 38.114,7 punti.

I fari sono tutti puntati sui dati macro statunitensi, le misure cronicamente elevate dell'inflazione sono diventate una fonte di frustrazione per la Fed, i cui responsabili politici avevano previsto fino al mese scorso di tagliare il tasso di riferimento tre volte quest'anno. La maggior parte degli economisti si aspettava che i tagli iniziassero a giugno. Più di recente, tuttavia, diversi funzionari della Fed, tra cui il presidente Jerome Powell, hanno segnalato di non avere intenzione di tagliare immediatamente il tasso di riferimento, una mossa che alla fine porterebbe a una riduzione dei tassi per mutui, prestiti auto, carte di credito e molti prestiti alle imprese. Nonostante questo tornando in calo i rendimenti dei titoli di Stato: il Treasury decennale scende al 4,65% rispetto al 4,7% raggiunto giovedì, mentre lo spread tra Btp e Bund scende ancora a 131 punti.

Ore 14:30 Listini europei in rialzo. Apertura vista positiva anche per Wall Street che guarda ai dati macro

Si conferma positiva Piazza Affari al traguardo di metà seduta, con l’indice Ftse Mib in crescita dello 0,98% a 34.274 punti. Sugli scudi Banca Popolare di Sondrio (+3,36%), Prysmian (+3,4%), Mps (+3%), Iveco (+2,25%) Bper (+2,1%), Erg (+1,96%() e Saipem (+1,91%). Acquisti anche su banco Bpm e Bper (+1,9% entrambe), seguite da Unicredit (+1,71%9) e Intesa Sanpaolo (+1,44%). Deboli Tenaris (-4,3%), dopo i conti trimestrali ed Stm (-1,58%), che li ha diffusi nella vigilia. Segno meno anche per Moncler (-1,33%), al secondo giorno in calo dopo il balzo dello scorso 23 aprile a seguito della trimestrale. Poco mossa Eni (+0,1%) nonostante il rialzo del greggio (Wti +0,74% a 84,19 dollari al barile) sull'onda lunga dei conti trimestrali. In rialzo a 135,5 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in calo di 7,4 punti al 3,94% e quello tedesco di 3,6 punti al 2,59%.

L’inflazione non molla negli Usa, indice core Pce sale oltre le attese

Dall’altra parte dell’oceano si muovono in rialzo i future di Wall Street, con quello sul Dow Jones in rialzo dello 0,18% e quello sull’S&P dello 0,8%, nonostante l’inflazione sia tornata a salire a marzo negli Stati Uniti, al 2,7% su base annua rispetto al 2,5% di febbraio, ma e' rimasta stabile su un mese allo 0,3%, secondo l’indice Pce. Il dato tendenziale è oltre le attese che puntavano su un +2,6%, mentre su base congiunturale è in linea alle stime. La componente core del dato, depurata dalle componenti volatili, è cresciuta dello 0,3% rispetto al mese precedente e del 2,8% rispetto all’anno prima, dato invariato rispetto a febbraio e più alto rispetto al 2,7% delle attese.

Ore 11:45 Listini europei in rialzo. Si allenta la pressione sui titoli di Stato, spread a 133 punti

Borse europee ben intonate nella prima parte della seduta (+0,9% il Ftse Mib, +0,7% il Dax, +0,5% il Ftse 100, +0,3% il Cac 40), grazie  alle trimestrali confortanti delle big tech americane e ai risultati sopra le attese di Totalenergies (+0,6%) e Natwest (+3,2%), oltre al debutto con il botto di Cvc sul listino di Amsterdam (+22%).  A Piazza Affari sale Prysmian (+2,9%), Nexi (+2,7%), Popolare di Sondrio (+2,15%), Fineco (+2%) e Amplifon (+1,9%) mentre in fondo al listino si posiziona Hera (-0,88%).

Sul fronte delle materie prime, impennata del rame, che ha toccato i 10 mila dollari alla tonnellata per la prima volta dal 2022, mentre il petrolio avanza dello 0,5%, con il Wti a 84 dollari al barile e il Brent a 89,4 dollari. Si allenta la pressione sui titoli di Stato, dopo i forti rialzi dei rendimenti seguiti alla disillusione dei mercati sul percorso di taglio dei tassi: il Btp decennale scende di nove punti base, riportandosi sotto il 4%, al 3,93%, mentre lo spread con il Bund cala di circa sei punti, a quota 133. Dall’altra parte dell’oceano il rendimento del Treasury decennale si attesta al 4,6% mentre la scadenza biennale resta al 4,99%. Sale l’attesa che il deflatore Pce, che verrà comunicato nel primo pomeriggio, dia indicazioni sul trend dei prezzi negli Usa a marzo.

Bce, le aspettative dei consumatori sull’inflazione calano al 3%

Il tasso mediano di inflazione percepito dai consumatori negli ultimi 12 mesi è sceso per il sesto mese consecutivo, arrivando al 5%, dal 5,5% di febbraio. Anche le aspettative mediane sull’inflazione nei prossimi 12 mesi sono invece diminuite, passando al 3% dal 3,1% e raggiungendo il livello più basso da dicembre 2021. Le aspettative mediane per l’inflazione a tre anni invece sono rimaste invariate al 2,5% per il quarto mese consecutivo. È quanto emerge dall'ultima analisi mensile della Banca Centrale Europa, che sottolinea come l’incertezza sulle aspettative di inflazione per i prossimi 12 mesi sia diminuita, arrivando al livello più basso dall’inizio della guerra ingiustificata della Russia contro l’Ucraina nel febbraio 2022.

Ore 09:30 Piazza Affari positiva, spread in calo in attesa del giudizio di Dbrs. Corrono Tenaris, Mps e Saipem

Piazza Affari apre positiva, venerdì 26 aprile, il Ftse Mib sale dello 0,7% circa a 34.173 punti trainato da Tenaris, Mps, Saipem (+1,7%) e Amplifon (+1,5%). Spread in calo a 133 punti (-3,5%). 

Saras, il governo non esercita il golden power, via libera all’opa

Procede la cessione del 35% di Saras a Vitol. Il governo, infatti, non eserciterà il golden power: come si legge in una nota di Saras, per conto di Vitol, la presidenza del Consiglio dei Ministri ha emanato un decreto in merito all’esercizio dei poteri speciali (il cosiddetto golden power) contente prescrizioni non ostative al completamento dell’operazione. 

Ore 08:20 Piazza Affari attesa positiva in attesa del giudizio di Dbrs. Occhio a Tenaris, Enel ed Unipol

I futures sullo Eurostoxx 50 sono in crescita dello 0,65% alle ore 8:20, dopo una sessione brillante in Asia guidata dalla forte crescita di colossi quali Alphabet e Microsoft nel pre-market di Wall Street dopo la pubblicazione dei conti del primo trimestre nella notte. I futures sul Nasdaq salgono dell’1,2%. Nel frattempo, la BoJ ha tenuto i tassi fermi come previsto, ma lo yen è scivolato ancora, ai minimi dalla primavera del 1990. 

In serata, a borse chiuse, l’agenzia di rating Dbrs pubblica l’aggiornamento sul giudizio dell’Italia, al momento BBB, ultimo gradino del segmento investment grade. Sempre in serata è atteso anche il giudizio di Fitch e Moody’s sulla Francia.

Wall Street: Alphabet in corsa (+12%)

Alphabet, controllante di Google, ha iniziato a correre nella notte dopo la chiusura di Wall Street del 12% grazie agli utili del primo trimestre 2024 migliori del previsto, al via libera del primo dividendo pari e ad un buyback da 70 miliardi di dollari. Secondo gli analisti, Alphabet è destinata a superare la valutazione di 2 trilioni di dollari ora.

Anche Microsoft sale del 4,5% nel pre-market grazie ai risultati trimestrali positivi e alla spinta legata all’intelligenza artificiale. Nelle contrattazioni regolari di giovedì, il Dow è sceso dello 0,98%, l'S&P 500 dello 0,46% e il Nasdaq dello 0,64%. Il titolo Meta è sceso del 10,5% dopo aver pubblicato una guidance debole sui ricavi, nonostante un utile del primo trimestre migliore del previsto. Anche IBM ha perso l'8,2% a causa di un calo dei ricavi.

Il calendario macro

10.00 Bce: sondaggio sulle aspettative d'inflazione dei consumatori

10.00 Eurozona, Attività liquide M3 

10: 00 Francia: fiducia consumatori, aprile

11.00 Centeno (Bce): discorso a Francoforte

14.30 Usa, Reddito e spesa delle famiglie

14.30 Usa, Deflatore Pce a/a

14.30 Usa, Deflatore Pce core a/a

16.00 Usa, Fiducia Università del Michigan

22.00 Ita, Rating Dbrs (BBB stabile)

22:00 Francia, revisione rating Fitch, revisione rating Moody's.

A Piazza Affari occhio a…

Tenaris, utile in calo ma sopra il consenso

Nel primo trimestre Tenaris, produttore e fornitore a livello globale di tubi e servizi per l'esplorazione e la produzione di petrolio e gas, ha visto scendere i ricavi e l’utile,  superando tuttavia in entrambi i casi le stime del consensus. Come si legge in una nota, «vendite, utile operativo ed Ebitda sono rimasti in linea con i risultati del quarto trimestre, nonostante il calo dei prezzi degli Octg (oil country tubular goods) nelle Americhe. Questo riflette una solida performance in tutte le nostre linee di business».

Per il secondo trimestre, Tenaris si attende vendite e margini inferiori a quelli del primo trimestre. La società ha chiuso il periodo a marzo con un utile netto di 750 milioni di dollari, 0,64 dollari per azione, il 34% in meno rispetto agli 1,129 miliardi, 0,96 dollari per azione, dello stesso periodo dell’anno scorso (-35% rispetto ai tre mesi precedenti) e sopra i 619 milioni attesi dal consensus. L’utile per Ads (american depositary share) è stato pari a 1,27 dollari, contro gli 1,91 dollari dello stesso periodo dell’anno scorso e gli 1,92 del quarto trimestre. I ricavi si sono attestati a 3,442 miliardi, in calo del 17% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, ma in aumento dell’1% rispetto ai tre mesi precedenti e contro i 3,37 miliardi previsti dal consensus. L’utile operativo si è attestato a 812 milioni (-40% su anno e -1% su trimestre) e l’ebitda è stato di 987 milioni (-33% su anno e +1% su trimestre), sopra il consensus per 863 milioni, con un margine del 28,7%, sopra il 26% atteso dagli analisti (35,7% l’anno precedente e 28,6% nel quarto trimestre). A fine quarto trimestre la società aveva anticipato per il primo semestre vendite in linea con quelle del secondo trimestre 2023. Jefferies conferma la raccomandazione hold e il prezzo  obiettivo a 18 euro su Tenaris (17,35 euro il valore di chiusura di ieri del titolo) dopo i conti trimestrali. Per gli analisti il gruppo ha segnato una partenza d'anno forte e superiore alle attese su tutti i fronti. Nel dettaglio, l'utile netto di 750 milioni di dollari si confronta con un'attesa di Jefferies a 667 milioni.

Il gruppo energetico ceco Eph, controllato dal miliardario ceco Daniel Kretinsky, sta valutando la possibilità di esercitare un'opzione per rilevare la partecipazione di Enel nel principale produttore di elettricità slovacco, Slovenske Elektrarne. Lo ha detto il direttore finanziario di Eph, Pavel Horsky.
 

Enel ha raggiunto un'intesa con i sindacati Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uiltec-Uil che ridefinisce le relazioni industriali con lo stop all'esternalizzazione di attività core e l'ingresso di 2.000 lavoratori nella divisione e-distribuzione in tre anni.

Sul deal per l'acquisto da parte di Lufthansa di una quota di minoranza di Ita saranno presentati ulteriori «rimedi» per rispondere alle preoccupazioni della Commissione Ue, compresa la questione di alcune rotte, sottolinea una nota del Mef dopo l'incontro a Bruxelles tra il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti e la commissaria Ue alla Concorrenza, Margrethe Vestager.

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