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Il Ftse Mib accentua le perdite nell'ultima parte della seduta e chiude in forte ribasso a 32.857 punti, cedendo il 2,7%. Piazza Affari scende quindi sotto quota 33 mila punti, zavorrata da Tenaris e Prysmian che lasciano sul terreno rispetitvamente l'8,7% e l'8,6%. Pesanti anche Mps (-6,7%) e Unicredit (-5,7%). A sostenere il listino non bastano le performance brillanti di Ferrari (+2,5%) e Nexi (+1%), tra i pochi titoli a mantenere il segno più alla fine delle contrattazioni. Balzo dello spread a quota 144 contro i 136 dell'apertura.
Giornata difficile anche per le altre borse europee con Parigi e Francoforte che chiudono in rosso del 2,1% e del 2,3%. Negativa anche Londra che cede l'1% nonostante il taglio dei tassi della Bank Of England che aveva tenuto il Ftse 100 sopra la parità per buona parte della seduta. I mercati del Vecchio Continente pagano la virata di Wall Street che, dopo un avvio positivo, si è tinta di rosso in scia a dati sul settore manifatturiero in netta contrazione.
Le borse americane aprono la seduta in territorio positivo all'indomani della decisione della Federal Reserve di lasciare invariati i tassi di interesse, aprendo però in modo più deciso a un primo taglio a settembre. Alle 15:30 il Dow Jones guadagna lo 0,5%, l'S&P 500 lo 0,5% e il Nasdaq lo 0,4%. L'avvio in rialzo di Wall Street non basta a risollevare le borse europee che si mantengono sotto la parità: il Ftse Mib cede l'1,1%, a quota 33.392,93 punti, il Cac40 l'1,3% e il Dax l'1,1%. In controtendenza Londra che cresce dello 0,4% dopo che la Bank of England ha deciso di tagliare i tassi di interesse, portandoli dal 5,25% al 5%.
A Piazza Affari in risalto Ferrari, che guadagna il 5,2% dopo la pubblicazione dei risultati semestrali, Nexi (+2,&%), Tim (+2%) e Inwit (+0,9%). In calo Tenaris (-6,6%), Prysmian (-5,5%), Amplifon (-3,5%) e Mps (-3,4%). Spread a 139 punti.
Poco dopo le ore 14, il Ftse Mib, molto volatile, perde l'1,32% a 33.317,51 punti. Corrono Ferrari (+3,9%), Tim (+2,16%), Nexi (+1,8%) e Leonardo. Vendite invece su Tenaris e Prysmian dopo i conti (-4,5% circa), Amplifon e Mps (-3,3%).
Alle ore 10 circa il Ftse Mib peggiora e cede l’1,1% a 33.398 punti con il Pmi cinese in contrazione e quelli europei, man mano in uscita, in calo. Bene Nexi, Tim (+1,5%), Leonardo (+0,7%) e StM (+0,25%). Giù Prysmian (-3,2%), Amplifon, Unicredit e FinecoBank (-2% circa).
Sul fronte aziendale, le azioni di BMW hanno perso oltre il 4% dopo che la casa automobilistica ha segnalato un calo degli utili a causa delle vendite più deboli in Cina e dei maggiori costi di produzione. Societe Generale è scesa di oltre il 5% avendo tagliato la guidance annuale su NII della divisione retail francese.
Per contro, Deutsche Post (1,4%) ha spiegato di essere sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi 2024 nonostante un calo degli utili nel secondo trimestre. Anche Anheuser-Busch (2,3%) e Nokia (1,7%) salgono in Europa.
L'indice PMI manifatturiero HCOB Italia è salito a 47,4 a luglio 2024, rispetto a 45,7 del mese precedente, superando le previsioni di mercato di 46,1 (tutti i dati sotto 50 indicano contrazione). Sebbene sia il quarto periodo consecutivo di contrazione, emerge la tendenza di un allentamento della crisi, con produzione e nuovi ordini in miglioramento.
L'indice Pmi manifatturiero HCOB Spagna è sceso a 51 a luglio 2024, rispetto a 52,3 del mese precedente e al di sotto delle previsioni di 52,5 (ma sopra lo spartiacque di 50, ovvero in area di crescita). Questa è stata la lettura più bassa nell'attuale sequenza di crescita di sei mesi a causa di un rallentamento della produzione e dell'occupazione.
Il Ftse Mib avvia il mese di agosto in calo, giovedì apre in ribasso dello 0,5% a 33.594 punti. Salgono StM, Nexi (+1,6%), Mediobanca (+1,3%) e Leonardo. Giù Prysmian (-3,5%), Tenaris, Amplifon (-1,5%) e Iveco (-1,2%).
All'indomani dell'inflazione in Europa che rialza la testa, un dato che potrebbe far slittare il taglio dei tassi Bce a settembre, i futures sullo Eurostoxx50 si muovono cauti e appena sopra la parità alle ore 8:30 di giovedì 1 agosto. In Asia il Nikkei ha chiuso in forte ribasso in seguito alla mossa della BoJ che ha alzato il costo del denaro e il relativo rally dello yen. I futures invece su Nasdaq (+0,56%) sono ben intonati dopo la sessione al rialzo (+2,6%) che segue il meeting della Fed con il governatore Jerome Powell che ha aperto ad un primo taglio dei tassi a settembre.
Attenzione alla Cina, i cui dati macro sono sempre piuttosto deludenti. Da segnalare il meeting della BoE giovedì, da cui i mercati si attendono una riduzione del costo del denaro in UK.
Il Caixin China General Manufacturing Pmi è sceso a 49,8 a luglio 2024 (in area di contrazione, lo sono tutti i valori sotto 50) da 51,8 a giugno, sotto le previsioni di 51,5. È stato il primo calo dell'attività di fabbrica dall'ottobre scorso mentre i nuovi ordini si sono ridotti dopo la crescita degli 11 mesi precedenti a causa delle condizioni di domanda deboli e delle riduzioni dei budget dei clienti. Inoltre, i livelli di acquisto sono diminuiti per la prima volta da ottobre 2023.
09.45 Italia, PMI manifatturiero
10.00 Eurozona, Bce, pubblicazione bolletino economico
13.00 BoE: decisione tassi e conferenza stampa Bailey (13:30
14.30 USA, nuove richieste sussidi
16.00 USA, ISM manifatturiero
Record di ricavi e utile nell'anno 23-24 per Mediobanca, che chiude il secondo trimestre 2024 con profitti per 327,3 milioni e un dividend yield di oltre il 7%.
Prsysmian alza la guidance per il 2024 con Encore Wire: ebitda atteso oltre 1,9 miliardi. Nei primi sei mesi ricavi e utile stabili. Ha ricevuto una Letter of Award dalla spagnola Red Electrica per un progetto di trasmissione di energia che collegherà l'isola di Maiorca con la terraferma spagnola. Il valore del progetto, dice una nota, è di oltre 500 milioni di euro. Risultati 1° semestre, seguono conference call con i media (8,30) e con gli analisti (10,00).
Snam ha chiuso il primo semestre con ricavi totali in calo ma con una crescita sostenuta dell'Ebitda adjusted, confermando la guidance per il 2024. Il Cda ha inoltre approvato una potenziale emissione di un bond ibrido da 1,25 miliardi per finanziare alcuni piani strategici di crescita esterna, tra cui l'acquisizione di Edison stoccaggio, e il relativo piano di investimenti.
Nexi ha chiuso il primo semestre con un utile di pertinenza del gruppo normalizzato di 300,6 milioni, in crescita del 3,4% su anno, confermando la guidance sul 2024. Conference call (9,30).
Eni ha firmato un Mou con le aziende statali algerine del petrolio e del gas Sonatrach e Sonelgaz per studiare la fattibilità di un progetto di interconnessione elettrica per la costruzione di un cavo sottomarino che permetta la fornitura di elettricità ai mercati italiani ed europei. Lo ha annunciato Sonatrach.
Terna ha sottoscritto un Credit Facility Agreement ESG-linked per un ammontare complessivo di 400 milioni di euro. La linea di credito, dice una nota, avrà una durata di 5 anni.
Geox ha chiuso il primo semestre con ricavi in calo del 9,4% e stima per l'intero anno una flessione mid-single digit rispetto al 2023 con una marginalità operativa in aumento di 50 punti base.
Tinexta ha ottenuto il nulla osta Golden Powerall'esercizio dell'opzione call sulle azioni Defence Tech Holding che consente al gruppo di detenere una quota di circa il 60,09% della società e di lanciare un'opa sul restante capitale.
Azimut, risultati 1° semestre.
Banca Mediolanum, risultati 1° semestre; segue conference call (16,00).
Ferrari, risultati 1° semestre; segue conference call (15,00).
Tim, conference call 1° semestre (11,00).
Tenaris, conference call 1° semestre (14,00).
Ferragamo, risultati 1° semestre; segue conference call (18,00).
ESTERO
Risultati: ArcelorMittal, Barclays, Bayerische Motoren Werke (BMW), Credit Agricole, Deutsche Post, ING, Rolls-Royce, Societe Generale, Volkswagen. (riproduzione riservata)