Borse oggi in diretta | Piazza Affari chiude in netto rialzo (+1%). Balza Tod’s e traina il lusso. Vendite su Saras
Borse oggi in diretta | Piazza Affari chiude in netto rialzo (+1%). Balza Tod’s e traina il lusso. Vendite su Saras
A Milano salgono anche Saipem e Tim. L’opa di Tod’s spinge il lusso e Cucinelli ai massimi storici intraday. In calo l’euro sul dollaro. Lo spread Btp/Bund in calo a 154 punti base. In frazionale rialzo Wall Street 

di Francesca Gerosa e Rossella Savojardo   12/02/2024 07:47

Ftse Mib
33.812,44 8.01.30

+0,12%

Dax 30
18.417,55 23.50.31

+0,65%

Dow Jones
40.589,34 10.00.20

+1,64%

Nasdaq
17.357,88 23.50.31

+1,03%

Euro/Dollaro
1,0859 23.00.33

-0,05%

Spread
136,43 17.29.58

+0,06

  • Ore 15:30 Apertura fiacca di Wall Street. Piazza Affari la milgiore dell’Ue
  • Ore 14:00  Il Ftse Mib resta in rialzo nonostante i futures di Wall Street deboli. Balzo di Saipem
  • Ore 12:15 Il Ftse Mib il migliore con i titoli del lusso e le utilities. Lo spread va sotto 156
  • Ore 10:35 Il Ftse Mib consolida il rialzo con Banco Bpm e Saipem. Prezzo del gas sui minimi da novembre 2021
  • Ore 09:05 Ftse Mib positivo. Saras flette, Tod’s vola dopo opa a 43 euro. Spread a 156
  • Ore 08:10 Europa attesa positiva in scia ai record di Wall Street. Settimana densa di dati importanti

Il Ftse Mib chiude la seduta in netto rialzo (+1%), registrando la migliore performance del Vecchio continente (+0,65% il Dax, +0,5% il Cac 40, -0,3% il Ftse 100). I riflettori degli investitori restano accesi su Tod’s, in scia al lancio dell’opa. La notizia ha spinto su tutto il  comparto del lusso con Cucinelli che ha registrato il massimo storico nei suoi scambi intraday, chiudendo in rialzo del 2,68% a 103 euro. Sale anche Ferragamo del 6,13% a 12,8 euro. In cima al listino principale Saipem (+5,6%), seguito da Tim (+2,7%) che aspetta i conti.

In calo di oltre il 3% invece Saras, in scia all’annuncio della vendita della società dai Moratti a Vitol.

Prosegue in rialzo intanto Wall Street (+0,5% il Dow Jones, +0,4% sia l’S&P che il Nasdaq) in attesa del dato sull’inflazione statunitense. L’euro prosegue intanto in calo sull’euro a quota 1,07. Sul mercato obbligazionario lo spread tra Btp e Bund chiude in calo a 154 punti. 

Ore 15:30 Apertura fiacca di Wall Street. Piazza Affari la milgiore dell’Ue

Viaggiano sopra la parità le borse europee (+0,8% il Ftse mib, +0,3% il Dax, +0,36% il Cac 40) a eccezione del Ftse 100 che scivola dello 0,26%. A Piazza Affari protagonista assoluta Tod's che sale del 17,99% dopo l’annuncio dell’opa con il fondo L.Catterton finalizzata al delisting. La buona performance trascina anche Brunello Cucinelli che sul Ftse Mib è uno dei titoli migliori (+2,6%). In testa Saipem (+5,15%) dopo i cali delle scorse settimane, seguita anche da Tim (+2,18%). Apertura fiacca per Wall Street dove gli indici restano tutti sulla parità in attesa del dato sull’inflazione in calendario per martedì 13 febbraio. 

Ore 14:00 Il Ftse Mib resta in rialzo nonostante i futures di Wall Street deboli. Balzo di Saipem

Anche se i futures di Wall Street sono deboli (-0,09% quello sul Dow Jones e -0,01% quello sull’S&P500) i mercati azionari europei restano positivi al giro di boa. A parte Londra (-0,15%), Francoforte sale dello 0,35%, Parigi dello 0,31% e Milano dello 0,56% a 31.329 punti. Alle 13:50 con Tod’s, Brunello Cucinelli, Tim e Saipem su di giri. Lo spread Btp/Bund resta sotto 156 punti base a 155,6 punti base. «La settimana entrante vedrà tutta una serie di dati americani interessanti, quali l’inflazione in primis, seguita dalle vendite al dettaglio, prezzi di produzione e fiducia dei consumatori, senza dimenticare i vari interventi dei funzionari della Fed. Trimestrali ancora sotto la lente per colossi quali Coca Cola, AirBnb e Cisco. A livello internazionale terranno banco il pil, l’inflazione e la disoccupazione in Gran Bretagna relativi al quarto trimestre 2023. Per quel che riguarda il vecchio continente, occhio allo Zew tedesco. Ci aspettiamo gradualmente, un aumento della volatilità, in un’annata che per ora, dobbiamo ricordarlo, non sembra ancora iniziata veramente», sottolinea Saverio Berlinzani, analista senior di ActivTrades.

I prezzi del petrolio accelerano al ribasso, semplici prese di profitto

Da segnalare, tra le materie prime, che i prezzi del petrolio accelerano al ribasso con il Brent che perde l’1,25% a 81,16 dollari al barile. Semplici prese di profitto dopo che che il Brent aveva chiuso la scorsa settimana in rialzo di circa il 6% a causa delle tensioni in Medio Oriente e le interruzioni nella logistica nel Mar Rosso che continuano: gli Houthi hanno preso di mira una nave da carico che secondo loro era statunitense. Hanno detto che attaccheranno navi non solo collegate a Israele, ma anche a Stati Uniti e Gran Bretagna.

Ore 12:15 Il Ftse Mib il migliore con i titoli del lusso e le utilities. Lo spread va sotto 156

I mercati azionari europei continuano a salire, tranne Londra (-0,12%), anche se i futures di Wall Street sono deboli. Il Dax avanza dello 0,49%, il Cac40 dello 0,46% e il Ftse Mib dello 0,68% a 31.068 punti alle 12:15 grazie a Saipem (+4,85%), i titoli del lusso come Brunello Cucinelli (+2,29%) di riflesso al rally di Tod’s (+17,88%) dopo l’opa a 43 euro e alcune utilities come Erg (+1,87%). Resta in netto calo Saras (-4,9% a 1,707 euro) con il prezzo che si adegua all’offerta (1,75 euro per azione) del gruppo petrolifero olandese Vitol.

Lo spread Btp/Bund va sotto 156

Lo spread Btp/Bund va sotto 156 punti base a 155,9 con il rendimento del Btp 10 anni al 3,89% in un mercato interlocutorio che attende i dati sull'inflazione americana di domani, 13 febbraio, per perfezionare le proprie attese sul prossimo allentamento monetario da parte della Fed. Anche il rendimento del Treasury Usa 10 anni cala al 4,169%. Le possibilità di un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base al Fomc di marzo sono scontate appena al 17%. Gli investitori prezzano all'80% una mossa simile a maggio, con una riduzione complessiva ipotizzata in circa 120 centesimi nel corso dell’anno, dai 145 visti fino a qualche settimana fa.

Ore 10:35 Il Ftse Mib consolida il rialzo con Banco Bpm e Saipem. Prezzo del gas sui minimi da novembre 2021

Gli indici europei consolidano il rialzo rispetto all’apertura, eccetto Londra (-0,055). Ora Francoforte guadagna lo 0,37%, Parigi lo 0,39% e Milano lo 0,71% a 31.376 punti, testando i massimi degli ultimi 16 anni grazie soprattutto a Saipem (+4,65%), a Banco Bpm (+2,27%) e alle utilities, con lo spread Btp/Bund fermo a quota 156,49 punti base. In assenza di dati macro, l’euro continua a salire nei confronti del dollaro a 1,077 (+0,14%). Mentre tra le materie prime il prezzo del Brent resta in calo dello 0,60% a 81,7 dollari al barile. Invece, quello del gas scende sul livello più basso dal novembre 2021 a 26,16 euro a MWh (-3,52%). Da inizio 2024 ha perso il 20% circa.

Ore 09:05 Ftse Mib positivo. Saras flette, Tod’s vola dopo opa a 43 euro. Spread a 156

Borse europee positive in avvio di seduta (Dax +0,28%, Cac40 +0,38%, Ftse100 +0,04% e Ftse Mib +0,50% a 31.311 punti) dopo che la scorsa settimana l’indice S&P 500 ha toccato un nuovo massimo storico, superando per la prima volta la soglia dei 5 mila punti «in assenza di segnali di recessione negli Stati Uniti con l’occupazione ai massimi storici e i consumatori che riempiono il carrello della spesa, anche grazie al raffreddamento dell’inflazione, e il venir meno delle aspettative di taglio dei tassi in occasione della prossima riunione delle banche centrali a marzo, con la prospettiva che si dovrà attendere almeno il mese di giugno», sottolinea Fabrizio Barini di Integrae Sim.

Il Btp 10 anni rende meno del 4%

Lo spread Btp/Bund scende leggermente a 156,8 punti base con il rendimento del Btp 10 anni in calo al 3,92% in attesa dell'intervento del capo economista della Bce Lane e di quello del consigliere Cipollone. E dopo che il governatore di Banca d'Italia, Fabio Panetta, nel suo primo intervento davanti alla platea dell'Assiom Forex sabato a Genova, ha detto che si sta rapidamente avvicinando il momento in cui la Bce taglierà i tassi di interesse. Panetta ha sottolineato che passi tempestivi e graduali potrebbero contribuire a ridurre la volatilità. Intanto l’agenzia Scoper Ratings ha lasciato invariato il rating sovrano italiano a BBB+ con un outlook stabile. 

A Milano Saras flette, Tod’s vola dopo opa a 43 euro. Bene anche Enel, Terna e Mps

Sul listino milanese Saras flette del 6,21% a 1,6835 euro dopo che la famiglia Moratti ha raggiunto un accordo per cedere al trader di materie prime Vitol una quota di controllo della società a un prezzo di 1,75 euro ad azione, assegnando un valore di 1,7 miliardi al gruppo che possiede la raffineria di Sarroch, in Sardegna. Vitol lancerà un'offerta pubblica d'acquisto sul titolo con l'obiettivo di delistarlo.

Delisting in vista anche per Tod’s che vola del 16,83% a 42,48 euro. La famiglia Della Valle ha annunciato nel fine settimana un nuovo tentativo di delistare il titolo, questa volta con l'aiuto di L Catterton. Il fondo di private equity del colosso del lusso Lvmh, infatti, lancerà un'offerta pubblica di acquisto per il 36% del gruppo fondato da Diego Della Valle a 43 euro ad azione, offrendo un premio del 17,6% sul prezzo di chiusura di venerdì scorso.

Tra le banche, occhio a Bper Banca (+0,54% a 3,533 euro), Mps (+2,59% a 3,606 euro; Citi ha avviato la copertura del titolo con un rating neutral e un target price a 4 euro) e alla Banca Popolare di Sondrio (stabile a 6,57 euro) visto che Il Messaggero ha scritto che Bper e Unipol (-0,38% a 5,73 euro) hanno un programma di espansione non solo nella Popolare di Sondrio, ma anche nel Monte.

Bene Enel (+0,89% a 5,92 euro) anche se Aneel, l'autorità del settore dell'energia elettrica del Brasile, ha multato la controllata Enel Sao Paulo per 165,8 milioni di real (33,4 milioni di dollari) per un blackout avvenuto a novembre che ha colpito milioni di clienti. E Terna (+0,71% a 7,36 euro) che allo stato attuale non ha avviato trattative per eventuali cessioni o acquisizioni di asset nello scenario definito dalla delibera Arera n.423/23 che incentiva i distributori a cedere alcuni asset, a oggi formalmente considerati parte della rete elettrica di distribuzione ma che, dal punto di vista tecnico, sono più funzionali al sistema di trasmissione in alta tensione.

Il chiarimento è arrivato dopo che Bloomberg, sulla base di un documento interno, ha scritto venerdì scorso che Terna starebbe studiando un'offerta per acquisire asset per alta tensione fino a un valore massimo di 1,5 miliardi di euro. La società avrebbe effettuato studi preliminari per acquistare più di 500 chilometri di linee elettriche ad alta tensione e circa 2.200 sottostazioni elettriche, per la maggior parte di proprietà di e-distribuzione di Enel e di Areti di Acea. «La delibera di Arera», ha precisato Terna, «mira a razionalizzare la rete elettrica in alta tensione, pur non coinvolgendo le cabine primarie nel loro complesso». Alla luce di queste indiscrezioni un rappresentante di Enel ha precisato: «e-distribuzione informa di non essere interessata».

Ore 08:10 Europa attesa positiva in scia ai record di Wall Street. Settimana densa di dati importanti

Borse europee attese positive in avvio di seduta in scia ai nuovi record di Wall Street (futures poco mossi). Il future sull’Eurostoxx50 sale dello 0,44% all’inizio di una settimana densa di dati macro importanti per i mercati. Oggi, 12 febbraio, sono da monitorare l'intervento del capo economista della Bce Lane e quello del consigliere Cipollone a un evento a Bruxelles. Martedì alle 11 verrà reso noto l’indice Zew di febbraio (stima -77,8 punti contro -77,3 di gennaio). «Se il dato dovesse essere corretto, confermerebbe le difficoltà dell’economia tedesca», afferma Antonio Tognoli di Cfo Sim. Alle 14:30, sempre di martedì, sarà la volta dell’inflazione Usa mese su mese di gennaio, vista allo 0,2% (dallo 0,3% di dicembre).

Approccio flessibile della Fed nel mantenere l'espansione economica

«Crediamo che la svolta della Fed possa fornire un sostegno moderato ai mercati, ma aumenti leggermente i rischi inflazionistici. Il presidente, Jerome Powell, ha dimostrato la volontà e la capacità di cambiare rapidamente rotta, se ritenuto opportuno», sottolinea Tognoli, secondo il quale questi pivot del presidente della Fed possono avvenire rapidamente con importanti implicazioni economiche e di mercato. «Ovvio che alcuni criticano i repentini cambiamenti di politica monetaria. Non siamo tra questi. Ma siamo in buona compagnia: sia Keynes che Churchill hanno infatti più volte ribadito che quando i fatti cambiano, cambio idea. L'approccio flessibile della Fed nel mantenere l'espansione economica - purché non comporti troppi rischi di inflazione - è infatti da accogliere e incoraggiare. La svolta della Fed verso condizioni monetarie più facili è chiara e ha pure un chiaro significato».

I repentini cambiamenti, passando dal non discutere né dei tagli ai tassi né del rallentamento della riduzione del bilancio, alla discussione di entrambi entro un mese, non sono passati inosservati dai mercati. Dal suo minimo nel mese di ottobre 2023, il mercato obbligazionario in generale è ora aumentato dell'8,5% circa e il mercato azionario è salito del 20% circa (rendimenti eccezionali per portafogli bilanciati in un periodo di tempo di soli tre mesi). La Fed, continua Tognoli, sta cercando di raggiungere ciò che gli economisti definiscono un atterraggio morbido, definito come una crescita economica al di sotto del trend (assunto questo essere circa il 2% del pil reale) ma superiore allo 0%. Il prototipo di atterraggio morbido si è verificato a metà degli anni '90. «Sebbene nessun ciclo sia identico all'altro, riteniamo che l'era passata possa comunque essere istruttiva. Il rischio è sempre a due facce ed essere troppo difensivi riguardo al rischio macroeconomico durante un'espansione prolungata dei mercati finanziari potrebbe ridurre il potenziale di rendimento», conclude Tognoli.

I prezzi del petrolio stornano: a Gaza si sta avvicinando una soluzione diplomatica

Quanto ai prezzi del petrolio scendono (Wti -0,30% a 76,61 dollari al barile e Brent -0,30% a 81,94 dollari al barile) dopo i guadagni stellari della settimana precedente (+5%-6% circa), con l'attenzione sempre rivolta agli ultimi sviluppi nella guerra Israele-Hamas. Di ritorno da un viaggio in Libano, il ministro degli esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, ha detto che a Gaza una soluzione diplomatica si sta avvicinando. Il prezzo dell’oro è stabile a 2.038 dollari l’oncia. Mentre in campo valutario, l’euro sale dello 0,28% a 1,079 dollari e il bitcoin scende dello 0,21% a 48.123 dollari, ma resta a ridosso dei massimi dell’ultimo mese.

A Milano occhio a Saras, Tod’s, Enel, Terna, Bper Banca, Mps, Popolare di Sondrio

Sul listino milanese attenzione a Saras dopo che la famiglia Moratti ha raggiunto un accordo per cedere al trader di materie prime Vitol una quota di controllo della società a un prezzo di 1,75 euro ad azione, assegnando un valore di 1,7 miliardi al gruppo che possiede la raffineria di Sarroch, in Sardegna. Vitol lancerà un'offerta pubblica d'acquisto sul titolo con l'obiettivo di delistarlo.

Delisting in vista anche per Tod’s. La famiglia Della Valle ha annunciato nel fine settimana un nuovo tentativo di delistare il titolo, questa volta con l'aiuto di L Catterton. Il fondo di private equity del colosso del lusso Lvmh, infatti, lancerà un'offerta pubblica di acquisto per il 36% del gruppo fondato da Diego Della Valle a 43 euro ad azione, offrendo un premio del 17,6% sul prezzo di chiusura di venerdì scorso.

Tra le banche, occhio a Bper Banca, Mps (Citi ha avviato la copertura del titolo con un rating neutral e un target price a 4 euro) e alla Banca Popolare di Sondrio visto che Il Messaggero ha scritto che Bper e Unipol hanno un programma di espansione non solo nella Popolare di Sondrio, ma anche nel Monte.

Da monitorare poi Enel perché Aneel, l'autorità del settore dell'energia elettrica del Brasile, ha multato la controllata Enel Sao Paulo per 165,8 milioni di real (33,4 milioni di dollari) per un blackout avvenuto a novembre che ha colpito milioni di clienti. E Terna che allo stato attuale non ha avviato trattative per eventuali cessioni o acquisizioni di asset nello scenario definito dalla delibera Arera n.423/23 che incentiva i distributori a cedere alcuni asset, a oggi formalmente considerati parte della rete elettrica di distribuzione ma che, dal punto di vista tecnico, sono più funzionali al sistema di trasmissione in alta tensione.

Il chiarimento è arrivato dopo che Bloomberg, sulla base di un documento interno, ha scritto venerdì scorso che Terna starebbe studiando un'offerta per acquisire asset per alta tensione fino a un valore massimo di 1,5 miliardi di euro. La società avrebbe effettuato studi preliminari per acquistare più di 500 chilometri di linee elettriche ad alta tensione e circa 2.200 sottostazioni elettriche, per la maggior parte di proprietà di e-distribuzione di Enel e di Areti di Acea. «La delibera di Arera», ha precisato Terna, «mira a razionalizzare la rete elettrica in alta tensione, pur non coinvolgendo le cabine primarie nel loro complesso». Alla luce di queste indiscrezioni un rappresentante di Enel ha precisato: «e-distribuzione informa di non essere interessata». (riproduzione riservata)