Bnp Paribas si sfila da Euronext. Il commissario Ue a colloquio con l'ad Boujnah
Bnp Paribas si sfila da Euronext. Il commissario Ue a colloquio con l'ad Boujnah
Fortis, la controllata belga del gruppo parigino, ha ceduto l'intero pacchetto del 2% durante un accelerated bookbuilding lasciando la Cdp francese (7,32%) da sola. L'Italia primo azionista con Cdp Equity (7,32%) e Intesa Sanpaolo (1,5%), quest'ultima ago della bilancia negli equilibri

di Elena Dal Maso 17/09/2021 15:50

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Bnp Paribas Fortis, la controllata belga del gruppo francese Bnp Paribas, ha ceduto la partecipazione in Euronext, pari al 2%, per 220 milioni di euro. L'istituto ha venduto 2,2 milioni di azioni del gruppo dei listini con sede ad Amsterdam, che nei mesi scorsi ha rilevato Borsa Spa dal London Stock Exchange in tandem con Cdp Equity (7,3%) e Intesa Sanpaolo (1,5%), a 101 euro ciascuna nel corso di un'accelerated bookbuild, procedura con cui vengono cedute ad investitori istituzionali quote societarie particolarmente rilevanti. Il prezzo di vendita rappresenta uno sconto di circa il 4% rispetto al valore di chiusura di giovedì di 105,30 euro.

Intanto a Parigi il titolo Euronext cede l'1,4% a 103,8 euro. Fortis era uscita da tempo dal patto si sindacato del gruppo olandese, un patto che vede raccolto oggi il 25,44% del capitale con i soci italiani che a questo punto sono senza dubbio il primo azionista del consorzio europeo dei listini. Infatti Cdp Equity detiene il 7,32%, Intesa Sanpaolo l'1,50%, seguite dai francesi di Caisse des Dépôts et Consignations al 7,32%, Euroclear al 5,63%, Société Fédérale de Participations et d’Investissement (holding pubblica belga) al 3,17% e Abn Amro allo 0,50%. Se dovesse ritirarsi anche la banca olandese, il gruppo italiano, guidato dal ceo Carlo Messina, sarebbe l'unico istituto presente in Euronext. In ogni caso ad oggi è proprio la presenza di Intesa accanto alla Cassa a fare la differenza negli equilibri del gruppo, visto che la Cdp francese non ha più l'appoggio di Bnp Paribas.

La holding dei listini, che controlla, fra le altre, le borse di Parigi, Amsterdam, Bruxelles e Milano, sta preparando il nuovo piano industriale, il primo dopo l'acquisizione dell'asset italiano. Secondo quanto anticipato da MF-Milano Finanza, il gruppo, guidato dal ceo francese Stéphane Boujnah, sta ragionando anche sui tagli post-fusione, che andrebbero a incidere sulla forza lavoro in Italia, si parla di 200 persone sulle 700 attuali. Inoltre c'è da definire entro novembre, con il nuovo piano, il prossimo ad italiano dopo l'uscita attesa di Raffaele Jerusalmi.

Se da un lato Euronext deve fare i conti con il ritiro della banca francese, dall'altro il ceo Boujnah, storicamente vicino all'Eliseo e alle istituzioni europee, continua a tessere la sua tela di relazioni. Oggi, nell'ambito delle attività preparatorie alla Presidenza del Consiglio europeo (gennaio 2022), è attesa la visita nella sede di Euronext di Mairead McGuinness, commissario per i servizi finanziari, la stabilità finanziaria e l'Unione dei mercati dei capitali dell'Unione europea. Il commissario sta trascorrendo una due-giorni a Parigi per discutere del settore bancario, dell'Unione dei mercati dei capitali, della lotta al riciclaggio di denaro, di finanza sostenibile e digitale.

Sempre oggi il commissario incontrerà il ministro francese dell'Economia e delle finanze, Bruno Le Maire, il segretario di Stato francese per gli affari europei, Clément Beaune, il governatore della Banque de France, François Villeroy de Galhau, nonché il presidente ad interim dell'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati, Anneli Touminen.  (riproduzione riservata)