Billionaire e Twiga sul mercato
Billionaire e Twiga sul mercato
L’imprenditore piemontese vuole aprire il capitale delle attività di ristorazione e intrattenimento Focus sui locali di Dubai, Montecarlo, Londra e Forte dei Marmi. Escluse le attività in Africa

di Andrea Montanari 07/06/2018 15:09

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Flavio Briatore ha deciso di aprire ancora una volta il capitale delle sue attività nel settore della ristorazione e dell’intrattenimento. Così, dopo la prima operazione con Bay Capital datata 2013, l’imprenditore piemontese intende tornare alla ricerca di capitali necessari allo sviluppo delle attività commerciali. Secondo quanto riferito a MF-Milano Finanza da più fonti vicine all’operazione, Briatore e alcuni suoi alleati, in particolare Francesco Costa, hanno affidato a Mediobanca un mandato per trovare alleati, possibilmente finanziari.
Piazzetta Cuccia nei giorni scorsi avrebbe inviato i teaser a fondi di private equity italiani e internazionali. Il perimetro dell’operazione di valorizzazione e apertura del capitale riguarda in particolare il Sumosan Twiga di Londra, il Billionaire di Dubai, il Cipriani di Montecarlo e i Twiga di Montecarlo e Forte dei Marmi (struttura della quale è azionista anche Daniela Santanchè). Un business che, secondo indiscrezioni, lo scorso anno ha generato un ebitda di 25 milioni di euro. Anche se va detto che non esiste un bilancio consolidato delle divisione ristorazione e intrattenimento, in quanto ogni locale-stabilimento balneare ha una sua società di riferimento, almeno in termini contabili. Anche perché ogni singola società ha soci distinti. La volontà di Briatore, dominus del gruppo e azionista di tutte le aziende a marchio Billionaire, Twiga e Cipriani, comunque è quella di continuare a mantenere la presa sui brand oggetto della trattativa, garantendo anche ai nuovi soci finanziari l’affiancamento nel capitale e nella gestione operativa delle singole attività.


Toccherà ora a Mediobanca individuare il partner migliore per il vulcanico imprenditore, che ha creato e lanciato su scala internazionale i brand.
Dal perimetro oggetto di vendita restano invece fuori sia il settore abbigliamento (la griffe Billionarie Couture già due anni fa era stata oggetto di un riassetto azionario che ha visto entrare in scena lo stilista Philippe Plein a fianco dello sviluppatore immobiliare Antonio Percassi) sia le attività immobiliari e turistiche che Briatore ha sviluppato anni fa in Africa, come il resort di lusso Lion in the Sun di Malindi, anch’esso però finito mesi fa sul mercato senza successo visto il tracollo dei flussi turistici del Paese. Nel dossier gestito dai banker di Piazzetta Cuccia non dovrebbe far parte neppure il tour operator Billionaire Travel, domiciliato in Svizzera.


Il processo di valorizzazione delle attività di ristorazione e intrattenimento e l’individuazione del nuovo partner finanziario dovrebbero richiedere alcuni mesi di lavoro. L’obiettivo di Briatore è chiudere l’operazione entro la fine di quest’anno. (riproduzione riservata)