Bce pronta a fare di più per caldeggiare l'M&A tra le banche
Bce pronta a fare di più per caldeggiare l'M&A tra le banche
In una guida pubblicata oggi e aperta alla consultazione, l'Istituto centrale europeo ha promesso che i requisiti patrimoniali non ostacoleranno i piani di integrazione. Inoltre, verrà concesso l'uso dei propri modelli contabili così come degli avviamenti negativi (badwill). Obiettivo: promuovere un settore bancario più resiliente. Appello di Panetta e De Guindos ai governi: avanti con le riforme

di Francesca Gerosa 01/07/2020 13:30

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La Bce è pronta a fare di più per caldeggiare l'M&A tra le banche. La Banca centrale europea ridurrà i parametri per le fusioni nel settore bancario nella zona euro nella speranza di incoraggiare un'ondata di fusioni. In una guida pubblicata oggi e aperta alla consultazione con lo scopo dichiarato di "chiarire l'approccio della Vigilanza ai progetti di aggregazioni che coinvolgono le banche dell'area euro", la Bce ha promesso, in primis, che i requisiti patrimoniali non ostacoleranno i piani di integrazione.

Inoltre, verrà concesso l'uso dei propri modelli contabili così come degli avviamenti negativi (badwill). Secondo l'istituzione i consolidamenti possono aiutare le banche a raggiungere economie di scala e ad affrontare nuove sfide. La Bce ha, quindi, invitato le parti coinvolte a rispondere alla consultazione entro il 1° ottobre.

"Fare chiarezza su come valutiamo rischi e benefici dei piani di consolidamento che ci vengono sottoposti può aiutare gli operatori di mercato a sviluppare strategie sostenibili", ha affermato Edouard Fernandez-Bollo, componente del Consiglio di Vigilanza della Bce. "Quindi è importante che la guida definitiva risulti il prodotto di una riflessione congiunta", ha spiegato, "su come fare progressi e promuovere un settore bancario europeo più resiliente".

Puntando a sfruttare il contesto di crisi post pandemica che potrebbe rilanciare queste operazioni, la Bce vuole far capire come l'utilizzo degli strumenti della Vigilanza possa facilitare i progetti di "consolidamento sostenibile". Aggregazioni di banche che, ad esempio, in Italia sono tornate d'attualità con l'ops di Intesa Sanpaolo su Ubi Banca.

Una mossa che accelera il percorso di consolidamento del settore e rende necessario un rafforzamento degli altri player come Mps e Banco Bpm. Un'aggregazione fra le due sembra per ora a Equita "molto prematura" visto che Mps deve completare il piano di derisking annunciato ieri entro fine anno. E' tuttavia evidente che, post cessione degli 8 miliardi di euro di Npe ad Amco, con un Npe ratio del 4% e un Cet1 dell'11%, per la sim Mps diventa un target di M&A molto più appetibile rispetto al passato.

Più in generale, con l'economia europea in ginocchio a causa del Covid-19, la Bce ha ribadito che "reagirà a qualunque significativo inasprimento delle condizioni di finanziamento" nell'eurozona "fino a quando permarranno gli effetti negativi dello shock Covid", come ha sottolineato oggi Fabio Panetta, componente del Comitato esecutivo nel suo intervento a un webinar organizzato dalla Bei e dal Mes.

"Restiamo pronti ad adeguare tutti i nostri strumenti", ha confermato, sulla base di come i dati in arrivo influenzeranno la nostra valutazione sulle prospettive di inflazione a medio termine". In particolare, secondo Panetta, ci si potrebbe ora trovare a passare dalla "prima fase della crisi, che riguardava la tutela della capacità produttiva, alla seconda fase, che riguarda la ricostruzione e l'ammodernamento dell'economia Ue in risposta allo shock". D'altra parte, la pandemia "porterà inevitabilmente a cambiamenti strutturali" che spetta ai governi gestire con le riforme necessarie.

La risposta europea alla crisi pandemica è stata "rilevante" e per parte sua la Bce con le misure che ha messo in campo "ha evitato la frammentazione
nell'area euro, allontanato i rischi di deviazioni dei mercati finanziari e stabilizzato l'economia", evitando in questo modo che l'inflazione si allontanasse anche di più dagli obiettivi della politica monetaria. Ma ora, per evitare di uscire dalla crisi con ulteriori aggravamenti dei divari economici, dovranno essere affrontati i temi di "competitività e alla sostenibilità a lungo termine", ha avvertito il banchiere centrale.

"Abbiamo l'opportunità di muoverci verso un'economia più agile, digitale, verde e inclusiva", sfruttando le misure anticrisi Ue. "Cogliere quest'opportunità è fondamentale per garantire, oggi, una ripresa più resiliente e domani", ha concluso Panetta, "una crescita sostenibile". Anche il vice presidente dell'Eurotower, Luis De Guindos, dalle pagine de La Stampa ha confermato che la Bce è pronta a "ricalibrare misure non convenzionali e programmi pandemici" per portare l'Europa fuori dalla crisi post virus, ma ha puntualizzato che il principale antidoto sarà l'azione di riforma e bilancio dei governi.

La Bce non è, infatti, "onnipotente" e il rischio in Europa è quello di una "ripresa a due velocità". Per questo ha sollecitato i Paesi ad alto debito come l'Italia ad adottare nel breve politiche espansive per poi "ricominciare ad affrontare il problema della sostenibilità nel medio termine e del rispetto dei parametri comunitari". (riproduzione riservata)