Atlantia ha smentito le notizie di un accordo per l'ingresso nella newco Alitalia. "In relazione ad alcune indiscrezioni pubblicate oggi da organi di stampa", si legge in una nota, "Atlantia ribadisce che sulla vicenda Alitalia la sua posizione non è cambiata rispetto alle ripetute dichiarazioni pubbliche del ceo, Giovanni Castellucci".
"Nessun fondamento, quindi, possono avere notizie circa presunti accordi, ancorché preliminari, per un'eventuale partecipazione alla newco Alitalia", prosegue il comunicato. "Pur essendo molto attenta al futuro di Alitalia in considerazione della sua importanza per Aeroporti di Roma, attualmente Atlantia è già impegnata in Italia su numerosi e complessi fronti".
Eppure secondo il leader della Lega, Matteo Salvini, Atlantia sarebbe il partner naturale per entrare nel capitale di Alitalia la cui vicenda, ha assicurato, si chiuderà nelle prossime ore. La presentazione dell?offerta finale delle Ferrovie dello Stato per la compagnia aerea è attesa il 15 giugno, salvo proroga. Qualche novità in merito potrebbe emergere oggi alle 15:00 al question time nell'Aula di Montecitorio dove il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, risponderà a interrogazioni, oltre che sull'adozione dei minibot e sulle iniziative volte a contrastare le frodi fiscali nel settore della commercializzazione e della distribuzione dei carburanti, anche sull'ipotesi di ingresso del Ministero dell'Economia nella compagine azionaria di Alitalia, alla luce delle relative disposizioni del decreto-legge n. 34 del 2019.
Comunque il dossier Alitalia resta nelle mani del ministro dello sviluppo economico, Luigi Di Maio, che fino ad ora sarebbe stato l'ostacolo principale al coinvolgimento di Atlantia. Peraltro quest'ultima ha sempre sottolineato di attendersi una normalizzazione dei rapporti della controllata Autostrade per l'Italia (Aspi) con il governo sul tema della revoca della concessione, degli investimenti nel Passante di Genova e della revisione delle tariffe. Per cui Atlantia potrebbe essere disposta a investire in Alitalia se il governo italiano decidesse di non revocare più la concessione ad Aspi. "In effetti, un investimento di poche centinaia di milioni di euro in Alitalia, anche se generasse una perdita una tantum, sarebbe molto poco rispetto al valore della concessione di Aspi. Pertanto, consideriamo un possibile accordo con il governo positivo per Atlantia", affermano gli esperti di Fidentiis.
Proprio mentre la famiglia Benetton ha deciso di richiamare come ceo di Edizione Holding, Gianni Mion, uomo di fiducia di Gilberto Benetton e storico manager del gruppo. L'obiettivo sarebbe quello di guidare la transizione verso la nuova gestione della società. Il mandato di Gianni Mion sarà, infatti, di un anno. "Un accordo su Alitalia sarebbe positivo per Atlantia, in quanto si tratterebbe di un riavvicinamento col governo dopo la vicenda del crollo del Ponte Morandi a Genova", confermano gli analisti di Equita che sul titolo Atlantia, in calo al momento dello 0,69% a quota 23,17 euro in borsa, mantengono un rating buy e un target price a 25,1 euro. Anche Banca Akros ha un giudizio positivo: accumulate con un target price a 25 euro.
Invece Fidentiis ha un rating hold su Atlantia con un range di valutazione di 22-23 euro nonostante il forte flusso di cassa operativo (1,1 miliardi di euro nel primo trimestre 2019, poiché quest'equity story continua a risentire di un significativo elemento di incertezza che ha un impatto rilevante sul profilo di rischio dell'azione:
• Il rischio derivante dal contenzioso con il Ministero dei Trasporti, che nell'agosto 2018 ha avviato la procedura di revoca della concessione di Aspi;
• Il rischio legato al quadro normativo in Italia;
• Il rischio relativo al risarcimento da parte del governo spagnolo ad Acesa al termine della sua concessione nel 2021 (4 miliardi di euro) che è al centro di una controversia legale iniziata nel 2011.