Allianz, ecco perché al mercato non basta il +5,3% dell'utile operativo e la conferma dell'outlook
Allianz, ecco perché al mercato non basta il +5,3% dell'utile operativo e la conferma dell'outlook
La volatilità dei mercati ha avuto ripercussioni su Allianz nel secondo trimestre, chiuso con un utile netto in calo a 1,706 mld di euro, sotto le attese. Titolo in rosso a Francoforte, Citi resta cauta: rating neutral

di Francesca Gerosa 05/08/2022 10:15

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L'utile di Allianz è calato più del previsto nel secondo trimestre 2022 e il titolo alla Borsa di Francoforte flette dell'1,96% a quota 175,93 euro. La compagnia assicurativa tedesca ha registrato un utile netto pari a 1,706 miliardi di euro dai 2,225 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente, a causa delle perdite sugli investimenti finanziari, mancando la previsione del consenso degli analisti a 1,846 miliardi.

L'utile operativo migliora del 5,3% e Allianz conferma il target 2022

Ma l'utile operativo è migliorato del 5,3% a 3,5 miliardi, grazie al miglioramento delle sottoscrizioni e dei risultati degli investimenti nel segmento danni e infortuni, tanto che il gruppo ha confermato il target 2022 a 13,4 miliardi a fine anno, più o meno 1 miliardo, nonostante le attività di gestione patrimoniale (utile operativo in flessione del 6,6%) siano in difficoltà a causa delle turbolenze dei mercati.

Deflussi netti oltre le attese

Il patrimonio gestito da terzi è sceso di 109 miliardi a 2.319.000 miliardi, ha aggiunto la società con sede a Monaco di Baviera, attribuendo la colpa alle incertezze legate all'inflazione e alle turbolenze dei mercati azionari. Inoltre, vi è stato un impatto positivo sugli AuM di 87,7 miliardi derivante dagli effetti dei cambi, ma è stato più che compensato dall'impatto del mercato per 159,2 miliardi e dei deflussi netti pari a 33,8 miliardi. Gli analisti si aspettavano deflussi netti di soli 18 miliardi. 

La volatilità dei mercati ha avuto ripercussioni sul secondo trimestre

La volatilità dei mercati ha avuto ripercussioni su Allianz nel secondo trimestre, portandola a sostenere una svalutazione di 282 milioni e contribuendo a un calo del 12,5% dell'utile operativo della divisione Vita e Salute. Il combined ratio, una misura della redditività, del segmento P&C è migliorato al 93,6% dal 93,9% dello stesso periodo dello scorso anno, anche se non ha centrato la stima del consenso al 93%. Mentre il solvency ratio della compagnia, una misura della solidità finanziaria, ha raggiunto il 200% a fine giugno, pressoché stabile dopo il 199% di marzo.

La frode in Usa ha lasciato il segno sul secondo trimestre

Comunque, nonostante il calo dell'utile, ha assicurato l'amministratore delegato, Oliver Baete: "siamo ben posizionati per gestire l'impatto dell'alta inflazione e le pressioni economiche particolarmente evidenti in Europa". Il trimestre segna, in effetti, un ritorno alla normalità per Allianz che a metà maggio ha accettato di pagare più di 6 miliardi di dollari e la sua unità di gestione patrimoniale negli Stati Uniti si è dichiarata colpevole di frode criminale sui titoli per il collasso dei suoi fondi Structured Alpha all'inizio della pandemia di Covid-19. Un'ombra su Allianz, una delle società tedesche di maggior valore, e sebbene la maggior parte dei costi associati al caso sia alle spalle, la questione ha lasciato il segno sul secondo trimestre poiché la compagnia ha registrato spese di ristrutturazione per oltre 100 milioni di euro per la chiusura dell'unità di fondi statunitensi AGI, al centro dei problemi.

Titolo in rosso alla Borsa di Francoforte, Citi resta cauta: rating neutral

Anche se il titolo Allianz ha sottoperformato l'Eurostoxx del 2% nell'ultimo anno, mentre i suoi competitor hanno sovraperformato l'Eurostoxx di circa il 2% in media, Citi ha confermato il rating neutral e il target price a 190,60 euro sull'azione, sottolineando che i risultati operativi del secondo trimestre sono stati discreti, grazie all'aumento dei risultati del settore P&C e alla crescita dei ricavi: +8,2% a 37,1 miliardi, mentre i deflussi di Pimco sono stati significativamente superiori alle aspettative del broker. "Il coefficiente Solvency II è risultato sostanzialmente in linea con la stima del consenso. Continuiamo a rimanere cauti a causa dell'incertezza sui flussi del P&C retail e di Pimco. Bene la conferma della guidance per l'anno in corso", ha concluso Citi. (riproduzione riservata)