Poste, al via il progetto Polis: negli uffici dei piccoli paesi anche certificati, co-working e colonnine di ricarica
Poste, al via il progetto Polis: negli uffici dei piccoli paesi anche certificati, co-working e colonnine di ricarica
Il piano coinvolge 7 mila uffici postali nei centri con meno di 15 mila abitanti. Sarà finanziato per 800 milioni dai fondi europei cui si aggiungono altri 400 milioni a carico di Poste Italiane, per un totale di 1,2 miliardi. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e la premier, Giorgia Meloni, hanno partecipato alla presentazione

di Anna Messia 30/01/2023 14:54

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C’erano le più alte cariche dello Stato presenti al centro congressi La Nuvola a Roma in occasione della presentazione del progetto Polis di Poste Italiane. Del resto il piano che coinvolge 7 mila uffici postali nei centri con meno di 15 mila abitanti, che prevede l’offerta di servizi della Pubblica amministrazione, di spazi di co-working e di colonnine di ricarica elettrica,  ha una valenza strategica per l’intero Paese. Prima di tutto perché punta a promuovere la coesione sociale, economica e territoriale nei piccoli centri urbani. Ma anche perché rappresenta un tassello importante del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) visto che sarà finanziato per 800 milioni dai fondi europei cui si aggiungono altri 400 milioni a carico di Poste Italiane, per un totale di 1,2 miliardi. In pratica il gruppo guidato da Matteo Del Fante investirà 1 euro ogni 2 finanziati. 

Sono 40 gli uffici postali completati, 1.500 entro l’anno

Al momento sono stati completati i lavori in 40 uffici postali e avviati in altri 230, che diventeranno 1.500 entro fine anno. L’obiettivo è fornire servizi ad una componente importante del paese: In Italia il 90% dei Comuni conta meno di 15mila abitanti, e coprono una superficie del territorio pari all’80% del Paese. Aree in cui vivono 16 milioni di italiani e negli ultimi anni questi territori, periferici, montani, isolani, situati nelle aree interne hanno subito un progressivo spopolamento, lasciando molte zone del Paese inabitate, prive di presidio fisico e di cura del territorio. Poste Italiane, cambiando in corsa i piani che in passato prevedevano la chiusura degli uffici postali più piccoli, ha deciso di investire proprio sulla propria presenza sul territorio.

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L'evento, cui hanno partecipato oltre 5 mila sindaci italiani, è stato aperto dalla presidente di Poste Maria Bianca Farina, che ha spiegato con il progetto Polis verrà consentito  «l'accesso a servizi di connessione Internet ma anche opportunità di networking, incontro, collaborazione e smart working, ancora più utile in questo momento di storica ridefinizione dei modi e dei luoghi di lavoro». E la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, ha aggiunto che l’intenzione  «è di unire l'Italia, rafforzare i legami, ricucire il tessuto fra città più grandi e piccole, garantire a tutti i cittadini lo stesso identico diritto ad accedere ai servizi in maniera semplice e veloce. Non ci rassegniamo all'idea che ci siano territori e servizi di serie A e B. Una sola Italia con servizi e diritti uguali per tutti» e riguardo a Polis ha aggiunto si tratta di «modello di collaborazione a 360 gradi tra un'azienda strategica e l'amministrazione centrale e locale dello Stato, un modello di inclusione e innovazione sociale per l'Europa, perché questa nazione può ancora essere un modello che gli altri copiano». 

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L’amministratore delegato del gruppo ha sottolineato la capacità di Poste di «ampliare il nostro perimetro, intercettare le esigenze dei clienti, che ripongono fiducia in Poste e garantire presente e futuro di 130mila dipendenti. Ma siamo anche un’azienda consapevole del proprio ruolo nel Sistema Paese, capace di coniugare i diversi tipi di business con la nostra funzione sociale nei territori e nelle comunità». Del Fante, il cui incarico scade a maggio, con l’intero consiglio di amministrazione, ha ricordato i numeri importanti degli ultimi 5 anni di Poste Italiane: ricavi in aumento da 10,5 a 11,6 miliardi, investimenti annui in crescita da 450 a 800 milioni e margine operativo è più che raddoppiato, da 1,1 miliardi a 2,3 miliardi.

Standing ovation poi per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella quando ha sottolineato che il progetto "è importante come tappa del processo del Pnrr ma anche come risposta alle esigenze del nostro Paese" perché dà "la possibilità ai cittadini tramite la sua rete digitale di usufruire di servizi che altrimenti sarebbero difficili" da raggiungere. Citando il film "Le notti bianche del postino" di Konchalovski in cui il portalettere recando ogni giorno la posta sotto il circolo polare artico garantisce il suo collegamento con il mondo, Mattarella ha affermato: "il mondo è cambiato ma la vocazione di Poste italiane di tenere connessa l'Italia si conferma". (riproduzione riservata)