Chiusura fiacca per i principali indici europei, dopo una seduta all'insegna della volatilità: il Ftse Mib di Milano in rialzo dello 0,24% (a 19.061 punti), il Ftse 100 di Londra dello 0,25%, il Cac 40 di Parigi dello 0,43%, l'Ibex 35 di Madrid dello 0,23% e il Dax di Francoforte dello 0,27%.
Le borse mondiali stanno scommettendo su un'intesa tra democratici e repubblicani sul nuovo piano di stimoli all'economia Usa, che rafforzerebbe la crescita economica, sebbene tali speranze siano svanite nelle ultime settimane. Craig Erlam, senior market analyst di Oanda, ha riconosciuto come questa sia stata una settimana molto Usa-centrica finora e "difficilmente questo cambierà".
Nel frattempo, Wall Street sta proseguendo la seduta in rialzo (Dow Jones +0,46%, Nasdaq +1,16%). Ci sono molti elementi di incertezza che stanno aplimentando i timori degli investitori, primo fra tutti l'avvicinarsi delle presidenziali Usa.
Sul fronte macro, l'indice Ism manifatturiero degli Usa si è attestato a 55,4 punti a settembre, in calo rispetto ai 56 di agosto e al di sotto delle attese del consenso degli economisti di 56,3 punti. Il pmi manifatturiero americano, invece, è risultato pari a 53,2 punti, in aumento marginale rispetto ai 53,1 di agosto e al di sotto del preliminare a 53,5 punti.
A piazza Affari, in rally Stm (+6,97%), in scia ai giudizi positivi degli analisti, dopo i dati preliminari sul terzo trimestre, che hanno evidenziato ricavi netti oltre le attese, e l'aumento della guidance.
In rosso il comparto petrolifero: Saipem -3,27%, Eni -3,38%, Tenaris -2,56%.
Tra le banche, in rialzo Banco Bpm (+4,15%), con il mercato che torna a concentrarsi sulle ipotesi di m&a. In calo Unicredit -1,23% e Intesa Sanpaolo -1,04%. Lo spread Btp/Bund ha chiuso in lieve contrazione a 136 punti base.
Bene Nexi (+1,84%), che ha proseguito i guadagni della vigilia (+1,54%), con il mercato focalizzato sulle indiscrezioni circa un'eventuale operazione di m&a con Sia.
Ha brillato Diasorin (+2,85%), dopo aver ricevuto l'autorizzazione ad uso di emergenza (Eua) da parte della Food and Drug Administration americana per il test Liaison Sars-CoV-2 IgM.
In flessione invece Atlantia (-2,16%), in scia alle indiscrezioni di stampa secondo cui il Governo avrebbe concesso fino a sabato 10 ottobre alla società per arrivare ad un accordo con Cdp.
Tra le mid cap, sprint di Saras (+6,55%), Piaggio (+6,76%) e Igd (+3,88%). Da notare De Medici (+7,33%), dopo che il gruppo ha annunciato la sottoscrizione di quattro contratti preliminari di acquisto del 100% del capitale sociale di altrettante società di diritto spagnolo da parte della controllata Rdm Barcelona Cartonboard.
Infine sull'Aim, denaro su Neosperience (+6,93%), che ha chiuso il primo semestre con un ebitda di 2,4 milioni di euro, in crescita del 5,7% rispetto allo stesso periodo del 2019.
In forte calo i prezzi del petrolio: il Brent è scambiato a 40,09 dollari al barile (-5,27%) e il Wti a 37,75 (-6,14%). Sta guadagnando terreno invece l'oro che al momento tratta a 1.916 dollari l'oncia (+1,11%).
Sul mercato dei cambi, il cross euro/dollaro sta viaggiando a 1,175 (+0,32%). (riproduzione riservata)