Hera, previsti 3,2 miliardi di investimenti in sostenibilità e digitalizzazione
Hera, previsti 3,2 miliardi di investimenti in sostenibilità e digitalizzazione
Il Piano industriale per il 2024 ipotizza un margine operativo lordo di 1,3 miliardi, in crescita di 215 milioni rispetto al 2019, e una posizione finanziaria netta sul mol pari a un multiplo di 2,8 volte. Focus su Green Deal dell'Ue e obiettivi di sviluppo sostenibile Onu. 218 i milioni destinati a progetti di M&A e gare. Piazza Affari apprezza

di Marco Capponi 13/01/2021 16:13

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Focus su transizione energetica e sostenibilità ambientale. E ancora, evoluzione tecnologica e coesione sociale attraverso modelli di business sostenibili. Queste le linee guida del nuovo Piano industriale di Hera da qui al 2024, che prevede un margine operativo lordo di 1,3 miliardi, in crescita di 215 milioni rispetto al 2019, e investimenti industriali e finanziari per circa 3,2 miliardi di euro. Alla termine del Piano, la posizione finanziaria netta sul mol è attesa a un multiplo di 2,8 volte. 

La multiutility bolognese intende svolgere le sue attività in linea con gli obiettivi dell'Agenda Onu 2030, per mantenere alta l'asticella degli standard ambientali e sociali. Il Piano, così strutturato, è in linea con le proiezioni di chiusura del 2020: stando al preconsuntivo, il mol atteso è di circa 1,118 miliardi, in aumento dagli 1,085 del 2019, mentre il rapporto posizione finanziaria-mol dovrebbe migliorare fino a un multiplo di 2,9 volte, in calo dal 3,02 dell'anno precedente. 

Per realizzare la sua strategia, il gruppo emiliano farà affidamento anche sui fondi del Next Generation Eu, che daranno una spinta rilevante alla transizione green e alla digitalizzazione. Oltre a ciò, l'azienda intende valorizzare le peculiarità italiane: il consolidamento di mercati ancora frammentati, le gare per il rinnovo dei servizi in concessione, la liberalizzazione della vendita di energia elettrica. 

Gli investimenti dovrebbero aggirarsi sui 640 milioni l'anno, in crescita del 40% rispetto alla media dell'ultimo quinquennio. Previsti anche impieghi per lo sviluppo organico per 2,9 miliardi: 400 milioni in più rispetto alla precedente pianificazione. 280 milioni infine verranno destinati ai progetti di M&A e alle gare per i servizi regolati: in lieve diminuzione rispetto al Piano precedente, a causa soprattutto dello slittamento di alcune gare gas. Il 42% degli investimenti sarà dedicato ad attività in linea con il Green Deal Ue, per garantire meno emissioni, neutralità dal carbone, resilienza del business ed economia circolare. Un altro 18% sarà riservato invece all'innovazione tecnologica. La borsa apprezza e il titolo scambia in rialzo del 2,87% a 3,156 euro per azione. (riproduzione riservata)