Covid: come coprirsi dal nuovo lockdown. In arrivo un tris: il Futura, il Green e il Btp in dollari
Covid: come coprirsi dal nuovo lockdown. In arrivo un tris: il Futura, il Green e il Btp in dollari
Le novità in mano al Tesoro per i collocamenti di fine anno. Dopo aver fatto buona provvista negli ultimi mesi, approfittando di tassi decisamente vantaggiosi, il ministero dell’Economia, oltre gli appuntamenti già calendarizzati, ha ancora da giocare tre carte di un certo appeal

di Luisa Leone 18/10/2020 02:00

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Tris di novità in mano al Tesoro per i collocamenti di fine anno. Dopo aver fatto buona provvista negli ultimi mesi, approfittando di tassi decisamente vantaggiosi, il ministero dell’Economia, oltre gli appuntamenti già calendarizzati, ha ancora da giocare tre carte di un certo appeal: un nuovo Btp in dollari, un’altra edizione al prodotto pensato solo per il retail, il Btp Futura, e il Btp Green, per finanziare i progetti legati alla sostenibilità ambientale. Tutti sono già nelle intenzioni dichiarate del Tesoro e potrebbero effettivamente concretizzarsi nei prossimi mesi, entro la fine di dicembre. Quasi certo che si procederà con l’emissione in valuta Usa, che nell’autunno dello scorso anno ha registrato un buon successo, dopo nove anni di assenza su questo mercato, e che è prevista anche nelle Linee guida della gestione del debito pubblico del 2020. Il responsabile della gestione del debito pubblico, Davide Iacovoni, in occasione del lancio dell’emissione aveva dichiarato che l’intenzione era di inserire nuove scadenze e dare liquidità a quelle esistenti. Di certo c’è che l’emissione dell’ottobre 2019 è stata ben accolta: su 7 miliardi collocati le richieste sono state più del doppio, a quota 18 miliardi. In quell’occasione le durate proposte sono state quelle dei cinque, dieci e trenta anni, portando l’ammontare di titoli in dollari in circolazione a quota 12,5 miliardi di euro.

Quanto al Btp Futura, prodotto esclusivamente per il retail, al suo debutto ha raccolto circa 6 miliardi, con una netta prevalenza dei piccoli risparmiatori rispetto al canale del private banking, e un taglio medio di 35 mila euro. La caratteristica del prodotto è quella di prevedere cedole crescenti nel tempo e un premio fedeltà minimo dell’1%, ma con possibilità di arrivare al 3% in relazione all’andamento del pil del Paese. L’aver legato la raccolta alla missione di finanziare le spese per affrontare l’emergenza da Covid-19 sembra aver pagato in termini di participazione dei risparmiatori e in effetti, se dovesse essere lanciato in un momento difficile come quello attuale, potrebbe ancora fare breccia.
Infine c’è il Btp Green, previsto nelle Linee guida della gestione del debito di inizio anno oltre che nella legge di Bilancio del 2020.Questo strumento potrebbe essere una sorta di jolly, da giocare a seconda delle esigenze dei prossimi mesi. Come anticipato da MF-Milano Finanza dello scorso giovedì 15 ottobre, il quadro per permettere concretamente il lancio dell’emissione sta per completarsi, con l’emanazione del decreto di nomina del Comitato interministeriale incaricato di stabilire i criteri per l’eleggibilità dei progetti al finanziamento tramite questo strumento.

Un tassello indispensabile vista la necessità di rendicontare quanto e come speso, per allineare l’Italia agli standard internazionali in fatto di emissioni sostenibili. Intanto però il lavoro di preparazione dietro le quinte è andato avanti e perciò, una volta smarcata quest’ultima tappa burocratica, volendo l’emissione (che dovrebbe essere aperta anche al canale retail), potrebbe essere lanciata con una certa rapidità. Di certo sono già molti i Paesi europei che si sono lanciati su questo mercato, con la Francia che ha fatto da apripista nel 2019, seguita da seguita da Belgio, Paesi Bassi, Irlanda, Polonia. La Germania ha fatto il suo debutto lo scorso settembre e si è detta pronta a nuove emissioni a breve. (riproduzione riservata)