Il governo inglese potrebbe rifiutarsi di dare l'ok alla potenziale acquisizione da 36,6 miliardi di dollari del London Stock Exchange Group da parte di Hong Kong, perché Lse costituisce una parte troppo critica dell'infrastruttura finanziaria del Paese. Lo riferiscono fonti a conoscenza dei fatti a Dow Jones Newswires, aggiungendo che anche i funzionari della Bank of England, che lavorano a stretto contatto con il Tesoro della Gran Bretagna, ritengono che la divisione che si occupa delle attività di compensazione del London Stock Exchange, Lch, costituisca un asset di mercato cruciale. Ciò rende improbabile che il Governo, date le preoccupazioni relative alla stabilità finanziaria e alla sicurezza, possa dare luce verde alla fusione delle due borse.
"Il London Stock Exchange è una parte fondamentale del sistema finanziario del Regno Unito e quindi, come è lecito aspettarsi, il governo e i regolatori guarderanno attentamente i dettagli", si è limitato ad affermare un portavoce del Tesoro del Regno Unito. "Non possiamo commentare ulteriormente su temi commerciali".
Non va dimenticato però che anche i regolatori statunitensi avranno anche voce in capitolo. La borsa di Londra ha centinaia di dipendenti statunitensi e gestisce attività regolate dalla Securities and Exchange Commission, dalla Commodity Futures Trading Commission e dalla Financial Industry Regulatory Authority americane.
Inoltre anche il Committee on Foreign Investment statunitense, che esamina le acquisizioni sensibili a livello politico, potrebbe avere voce in capitolo sull'operazione Londra-Hong Kong. "Cfius ha giurisdizione", conferma Nova Daly, consulente dello studio legale Wiley Rein di Washington.
Le operazioni e fusioni di Borse sono spesso piene di ostacoli politici e normativi. La tedesca Deutsche Boerse, Nasdaq e il gruppo svedese OM hanno in passato avanzato offerte per Lse, tutte senza successo. La proposta di Hong Kong arriva poi in un momento delicatissimo di forti tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, rendendo l'operazione ancora piu' difficile.
"Una volta che attraversi il confine, in genere, molte persone fanno domande di ogni genere: chi gestisce l'azienda, qual è la struttura del consiglio di amministrazione e, naturalmente, l'aspetto nazionale dietro l'azienda", afferma Brad Bailey, direttore della ricerca per i mercati di capitale di Celent, a New York.
Il London Stock Exchange ha impiegati statunitensi in grandi hub negli Usa come ad esempio New York City, Fort Mill, Buffalo e Seattle, fa notare un portavoce, puntualizzando poi che la Commodity Futures Trading Commission e la Sec regolano la divisione Lch Sa, la Cftc regola la sua unita' Lch Ltd e la Sec e Finra regolano la divisione mercati Mts.
"Il Governo degli Stati Uniti sarà molto preoccupato della sicurezza dei dati e dell'influenza dei flussi di capitali che potrebbero derivare dalla transazione", ha infine affermato un avvocato di Washington specializzato sulle tematiche relative al Committee on Foreign Investment statunitense. (riproduzione riservata)