Le borse votano la fiducia a Draghi
Le borse votano la fiducia a Draghi
Borse ottimiste e con segno positivo fin dai primi scambi in Europa nel giorno chiave della Bce che dovrebbe annunciare i nuovi stimoli di politica monetaria. A Piazza Affari sale Stm (+1,6%), insieme a Pirelli (+1,39%) e Diasorin (+1,37%)

di Roberta Castellarin 12/09/2019 08:47

Ftse Mib
39.889,46 17.25.45

+0,26%

Dax 30
23.899,48 17.25.44

+0,46%

Dow Jones
44.808,54 17.30.49

+0,73%

Nasdaq
20.599,49 17.26.01

+1,01%

Euro/Dollaro
1,1753 17.10.38

-0,31%

Spread
89,54 17.29.55

-2,12

Borse ottimiste e con segno positivo fin dai primi scambi in Europa nel giorno chiave della Bce che dovrebbe annunciare i nuovi stimoli di politica monetaria. Il Ftse Mib segna un +0,43% a 21.987 punti,  il Dax sale dello 0,27%, il Cac-40 dello 0,44% e il Ftse-100 dello 0,11%. Certo i rischi di una possibile delusione ci sono, visto che le aspettative sono alte. Come sottolinea Stewart Robertson, economista senior di Aviva Investors: "Non vi sono dubbi sul fatto che la Banca centrale europea fornirà ulteriori stimoli di politica monetaria alla riunione di giovedì, ma rimangono ancora incertezze sulla forma di allentamento.

Come sempre, il problema sarà nei dettagli". Nel corso del suo mandato di otto anni, il presidente Mario Draghi ha offerto in molte occasioni una "masterclass di presentazione", alleviando le preoccupazioni dei mercati. Tuttavia Draghi non è stato sempre perfetto, precisa Robertson facendo riferimento a momenti in cui la reazione del mercato non è stata quella che la Bce avrebbe voluto. Questo è successo soprattutto quando sono emerse forti differenze di opinione tra i membri del board, con il Governatore che ha tentato di trovare una via di mezzo convincente e credibile. 

Negli ultimi giorni i rendimenti dei titoli di Stato sono però tornati a salire, il che segnala che gli investitori sono ora meno convinti che la Bce opterà per una politica ultra accomodante. Il costo di finanziamento del Treasury Usa decennale ha recuperato ancora e segna un rendimento dell'1,733%, dopo essere sceso la scorsa settimana anche a 1,5%.

Intanto segnali positivi stanno arrivando anche riguardo alla guerra commerciale. Il presidente degli Stati Uniti ha annunciato su Twitter che la Casa Bianca rinvierà l'aumento delle tariffe sui 250 miliardi di dollari di beni cinesi che sarebbero dovute entrare in vigore il 1° ottobre. Trump ha evidenziato come la posticipazione dei dazi è un gesto di buona volontà fatto su richiesta del vicepremier cinese, Liu He, in quanto il primo giorno del prossimo mese segnerà il 70° anniversario della fondazione della Repubblica Popolare cinese. Allo stesso modo, ieri mattina Pechino aveva deciso di rinviare l'attuazione di tariffe sui prodotti Usa. Con queste mosse conciliatorie i due Governi sembrano voler fare passi avanti per allentare i toni in vista dell'incontro tra le due delegazioni previsto a inizio ottobre dopo che comunque era scattatata la prima tornata di dazi previsti a partire dal primo settembre scorso.

Seduta densa anche sul fronte macro. In Germania l'inflazione di agosto finale è stata confermata in calo dello 0,2% (+1,4% su base annua), dopo il +0,5% su base mensile del mese precedente (+1,7% su base annua) e questa è una frenata che la Bce terrà sicuramente in considerazione nelle proprie decisioni che comunicherà tra poche ore. In agenda anche l'inflazione di agosto della Francia e a seguire la produzione industriale di luglio della zona euro. Il testimone passerà poi agli Usa, che pubblicheranno le richieste settimanali sussidi disoccupazione (14:30) e il dato sull'inflazione di agosto.

Intanto si riuniscono oggi a Dubai i rappresentanti dell'Opec e dei Paesi alleati e il petrolio tratta in lieve aumento, con rialzi dello 0,67% circa, mentre l'oro resta sempre sotto quota 1.500 dollari e stamani è a 1.496 dollari l'oncia, dopo essere rimasto nel corso dell'ultimo mese sempre sopra 1.500 dollari.

In Italia continua la maratona delle aste e, dopo i Bot a 12 mesi di ieri che sono stati tutti aggiudicati con rendimenti negativi (-0,226%, 33 punti base in meno dell'ultima analoga emissione), oggi è la volta dei Btp. Il Tesoro collocherà titoli a 3 anni per un importo tra 3,5 e 4 miliardi, a sette anni tra 1,75 e 2,25 miliardi e a 30 anni tra 1 e 1,5 miliardi, per un complessivo di 7,75 miliardi. In attesa dell'asta lo spread Btp-Bund è in calo in avvio di giornata. Il differenziale tra i rendimenti dei titoli di Stato decennali italiani e quelli tedeschi si attesta in area 153 punti base, dai 154 punti della chiusura di ieri, con il rendimento a 0,972%.

A Piazza Affari sale Stm (+1,6%), insieme a Pirelli (+1,39%) e Diasorin (+1,37%). Contrastati i bancari: Unicredit +0,15%, Ubi B. +0,08%, Bper +0,06%, Banco Bpm -0,32%, Intesa Sanpaolo -0,28%.

Segno meno nel comparto oil e oil service per Tenaris (-0,78%) e Eni (-0,6%), mentre Saipem segna un +1,04%.ProprioSaipem ha comunicato, prima dell'avvio delle contrattazioni, di aver firmato una lettera intenti per il progetto multi-miliardario Nigeria LNG Train 7, confermando le anticipazioni riportate ieri da milanofinzanza.it (sulla base di indiscrezioni di Upstream).

Intanto Tecnimont (controllata di Maire Tecnimont), sempre in pre-apertura, ha informato di aver ha firmato un contratto preliminare Epc con Egypt Hydrocarbon, controllata del Gruppo Carbon Holdings, relativo allo sviluppo di un nuovo impianto di produzione di ammoniaca situato ad Ain Sokhna, vicino Suez, in Egitto. La società Maire Tecnimont nei primi scambi sale del 3,12%. (riproduzione riservata)